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Capitolo XIX

“Io lo crucio.” Ringhiò Severus, con una scatola in mano.
Era il giorno dopo il compleanno di Sev e Sirius gli aveva fatto un regalo, in ritardo, però pur sempre un regalo. Non riuscivo a vedere cosa avesse in mano, ma mi sporsi oltre la sua spalla mettendomi in punta di piedi. Non appena misi a fuoco cosa stesse stringendo fra le mani scoppiai a ridere, e mi dovetti tenere una mano sulla pancia per le troppe risate.
“Ti diverte così tanto?” mi domandò poi irritato, guardandomi mentre mi asciugavo le lacrime agli occhi.
“Ammettilo che è stato divertente…” gli dissi allora, calmandomi.
“Tu ritieni divertente regalare una scatola di… preservativi?” sbottò infine, buttandola sul letto, ma appena me lo ebbe ricordato, tornai a sghignazzare, cercando di trattenermi.
“Staresti bene con quel buffone…” fece poi, passandosi una mano nei capelli, spazientito. Da quando era tornato Sirius, i suoi nervi erano a fior di pelle, e sembrava molto geloso, anzi lo era proprio. Era inutile esserlo a parer mio, ma Severus non riusciva a digerire la presenza di Felpato.
Mi alzai appena sentii cosa aveva detto ed andai ad abbracciarlo da dietro, posandogli un bacio sulla schiena coperta solo dalla camicia.
“Sei un adorabile gelosone.” Iniziai allora, ma non avevo ancora finito. “Sei dolcissimo, pucciosissimo, carinissimo…” e nel frattempo cercavo di fargli il solletico, per rendere il suo umore più leggero, ma con scarsi risultati.
“Smettila.”
“No.” Gli risposi io a tono, mettendomi di fronte a lui. Dovevo rassicurarlo in qualche modo.
“Ti amo. Mettitelo bene in testa. E sei tu quello che deve smetterla! Io non ti tradirei per nulla al mondo!”
“Non è di te che mi preoccupo… pensi che non me ne sia accorto? Ti osserva sempre!” disse avvicinando il volto al mio, in modo minaccioso.
“È felice con Belle. Lo fa solo per farti innervosire. Siete come due bambini!” feci infine, puntandogli il dito sul petto.
Lui roteò gli occhi, e mentre continuavo a dirgli quanto fossero infantili, mi baciò, con talmente tanta irruenza da far scontrare i denti.
Continuava ad intrecciare la lingua con la mia e mi aveva preso il volto tra le mani, schiacciandolo contro il suo. Facevo fatica a respirare e dopo diverso tempo si staccò; avevo il fiatone e le labbra gonfie per quel bacio appassionato.
“Se lui continua con il suo comportamento, io lo schianterò. Sono stato abbastanza chiaro?”
Io annuii sconsolata: erano impossibili da controllare quei due. Per fortuna questa sera si sarebbero trasferiti, così Severus si sarebbe rilassato.
“Io ora esco con Belle. Bada bene che voglio trovare ancora l’appartamento integro al mio ritorno.” Lo avvertii allora, mentre prendevo la borsa e il cellulare. Gli diedi un bacio veloce sulla guancia e lui andò a distendersi sul letto, sbuffando.
~☆~
Piton era decisamente stufo di condividere i suoi spazi con quel cagnaccio. Continuava ad infastidirlo e quel regalo era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Dopo quasi un’ora dall’uscita di Mia decise di andare a restituirglielo, di certo non aveva intenzione di usarli.
Prese quella scatola e appena aprì la porta della camera lo vide uscire dalla stanza di Belle. Camminò velocemente verso di lui e gli sbattè la confezione sul petto. Doveva mantenere la calma...
Pulcioso ghignò e lo guardò con uno sguardo furbo.
“Piaciuto il mio regalo?”
“Molto. Sfortunatamente non mi servono.” Gli rispose Piton sarcastico, girandosi per andarsene.
“Cos’è… Mia ti manda in bianco?”
“Hai mai sentito parlare di incantesimi contraccettivi?” lo rimbeccò, chiudendogli il becco.
“Perché la ami? Perché ami Mia?” gli domandò poi, costringendolo a fermarsi.
Non erano assolutamente affari suoi, ma si prendeva la libertà di dire quello che voleva, senza pensarci.
“Perché il sole che sorge sull’oceano dona felicità alle persone? Non lo so, e fatti gli affari tuoi, Black.”
“Mi raccomando, proteggila e tienitela stretta come hai fatto con Lily.” Ghignò infine sprezzante, sfidandolo.
La sua faccia era una maschera impenetrabile, ma aveva voglia di ucciderlo su due piedi: come si era permesso di paragonare Mia a Lily? Stupido di un Grifondoro… era stato doloroso rendersene conto a suo tempo, ma Lily non lo aveva mai amato. Mia invece sì, e tralasciando qualche piccolo bisticcio, la loro relazione andava avanti serenamente. Per un momento gli era balenata in mente un’immagine raccapricciante: la sua donna stesa a terra morta, come la madre di Harry.
Per scacciare quei pensieri terribili chiuse gli occhi, facendo un respiro profondo. Poi prese la bacchetta e la puntò verso Black.
“Vuoi duellare?” gli domandò Pulcioso, estraendo a sua volta il legno magico.
Piton annuì e Black aprì la porta della camera, entrando, e Severus lo seguì. Non c’era quasi nulla, dato che si stavano per trasferire, quindi avevano tutto lo spazio necessario. Si misero in posizione e Severus lo attaccò subito, ma Black deviò l’incantesimo che si spense sul muro. Continuarono così in perfetta parità per molto tempo, ma Piton non era intenzionato a mollare, e cercava sempre di trovare un suo punto debole.
“Sectumsempra!”
“Impedimento!”
“Expelliarmus!” e infine con quell’incantesimo elementare lo schiantò contro la parete, e si avvicinò velocemente, puntandogli la bacchetta alla gola.
“Dammi un buon motivo per non ucciderti…” ringhiò poi, facendolo alzare. Lui non gli rispose e gli diede un pugno in pieno viso, che lo fece barcollare.
~☆~
“Sono sicura che tutto stia filando liscio a casa.” Disse Belle, mentre eravamo sulla strada del ritorno. “Non si uccideranno quei due! Almeno... Sirius lo istiga un po’, ma Severus ha la testa sulle spalle.”
“Lo spero…” sospirai io. Sev non mi era sembrato molto tranquillo quando me n’ero andata. “È molto geloso. E ultimamente ha i nervi a fior di pelle.”
“Tranquilla. Altrimenti li prendiamo per le orecchie.” Rise infine, ed io mi rilassai, godendomi l’aria fredda sul mio viso.
Parlammo e scherzammo per il resto del tragitto, ma quando entrammo nell’appartamento sentimmo un rumore, come se qualcuno avesse sbattuto una porta.
“Ho un brutto presentimento.” Feci subito, correndo nel corridoio delle camere, seguita da Belle.
“I rumori vengono dalla mia camera…”
“Io entro.” Affermai allora, mettendo la mano sulla maniglia.
Aprii la porta e rimasi a bocca aperta, come d’altronde Belle al mio fianco: stava filando tutto liscio eh? Si stavano azzuffando quegli immaturi! Severus aveva un labbro sanguinante, Sirius un occhio nero e anche il naso non era messo bene, ed ora quell’intelligentone del mio fidanzato stava puntandogli la bacchetta sul collo. Aveva uno sguardo furibondo.
“Che cazzo, Severus!” sbottai infine, svegliandomi e andando a strattonarlo. E appena lo smossi un po’, Sirius lo prese per il bavero, per continuare la lotta, ma la mia migliore amica per fortuna mi aiutò.
“Noi andiamo, devo scambiare due parole con questo zuccone… ti chiamo dopo.”
“Anche io. Ciao.”
Aspettai che Belle trascinasse via Sirius e poi mi girai verso Severus, che stava riprendendo fiato.
“Pensavo avessi un po’ di sale in zucca, almeno tu. Mi hai deluso… dimmi solo perché. Illuminami.” Gli dissi allora, guardandolo dritto negli occhi.
Lui mi osservò per un momento, e poi se ne andò dalla stanza. Ma che palle! Questa volta volevo delle spiegazioni, quindi lo seguii.
“Severus, fermati! Smettila di scappare!” gli urlai dietro, e lui si fermò di colpo, così andai a sbattergli addosso.
“Non sono affari che ti riguardano.” Sibilò Sev, tenendosi una mano sul labbro, che aveva ripreso a sanguinare copiosamente, sporcandogli anche la camicia.
“Non sono affari miei!? Mi spieghi perché è così segreto il motivo del vostro litigio?”
“Ho le mie ragioni per non dirtelo.” Sbottò infine. “Finiscila di fare domande.”
Io lo guardai spazientita, e alla fine annuii, prendendolo per la manica.
“Vieni, che ti disinfetto il labbro.”
~☆~
Piton si era seduto sullo sgabello della cucina e stava sbollendo la rabbia: con Mia che continuava a sottoporlo ad un interrogatorio di terzo grado era più difficile del previsto.
In quel momento lo stava medicando e il suo cipiglio non era dei più sereni. Chissà per quanto tempo avrebbe tenuto il broncio… e aveva anche voglia di baciarla o abbracciarla: dopo quello che aveva immaginato su Lily e Mia doveva avere un qualsiasi contatto con lei, anche solo una carezza.
Aveva appena finito di pulire tutto il sangue e stava rimettendo al suo posto il disinfettante, e lui la prese per i fianchi, avvicinando il viso al suo.
“Stop.” Fece lei subito, mettendogli due dita davanti alle labbra. “I miei baci devi meritarteli. Considerati in punizione.”
“Stai scherzando?” le domandò subito, comunque approfittando del momento per sentire il calore del suo corpo e il suo profumo.
“No.” E dicendo questo si staccò definitivamente.
Mia era la solita: quando si arrabbiava con lui lo metteva in punizione, come se fosse un ragazzino, e queste consistevano sempre nell’assenza di baci e contatti di ogni genere.
~☆~
Severus non aveva voluto dirmi nulla di cosa avesse scatenato la sua ira, e quindi l’avevo messo in castigo. E avevo evitato di sfiorargli le mani e di posargli baci sulle labbra, non mi ero nemmeno avvicinata per le coccole serali. Poi, mentre lui era a farsi una doccia ed io lo stavo aspettando a letto, chiamai Belle, magari a lei Sirius aveva detto qualcosina in più.
“Ciao. È un po’ tardi… ma volevo domandarti un favore. Mi passi un attimo Sirius?”
“Certo. Tranquilla gli ho dato una bella strigliata, e scommetto che anche Severus non l’ha passata liscia.” Fece Belle, ed io le risposi affermativamente. Con quello che era successo! Se non fossimo arrivate in tempo, non sapevo che sarebbe successo, forse qualcuno ci sarebbe rimasto secco.
“Ciao Mia. Scusa per oggi pomeriggio…” disse subito lui. Almeno Felpato si era pentito, Sev no ovviamente, doveva essere l’uomo tutto d’un pezzo.
“Scuse accettate. Però devi essere sincero sulla domanda che sto per farti. Hai detto qualcosa a Severus per farlo imbestialire o è colpa sua?”
“Vorrei dirti che è stata colpa sua, ma forse ho detto una frase che non avrei dovuto dirgli.” Disse allora, dopo un po’ di silenzio.
“E sarebbe…?”
“Ho nominato Lily. Gli ho suggerito di tenerti stretta come aveva fatto con lei.”
E ci credevo che non ci aveva visto più! Ma in quel momento non sapevo se si fosse incavolato per ‘vendicare’ me o Lily.
“Va bene. Certo che siete stati due zucconi… ci sentiamo.”
“Già… ciao Mia.”
E mentre chiudevo la telefonata, Severus entrò in camera e si distese vicino a me. Continuavo a pensare a Lily: che ne fosse ancora innamorato? Nel frattempo spensi le luci, e mi girai su un fianco, dandogli le spalle.
Passò un po’ di tempo, poi lo sentii sbuffare e il materasso traballò. Il suo braccio mi avvolse la vita, Severus mi attirò contro il suo corpo e affondò il viso nei miei capelli, riuscendo a baciarmi il collo.
“Non riesci a dormire senza abbracciarmi?” gli dissi girandomi nel suo abbraccio, comunque non concedendogli un bacio sulle labbra.
Lui aprì bocca per dire qualcosa, ma alla fine mi guardò solamente, cercando poi le mie labbra. Io lo schiavai e appoggiai la testa sulla sua spalla: ero ancora arrabbiata, poco, però non dovevo cedere. E poi quel tarlo che aveva nome Lily non aiutava…
“Buonanotte Severus.” Sussurrai infine, facendogli una carezza sui capelli e dandogli un piccolo bacio sulla guancia.
~☆~
Piton stava aspettando con impazienza che l’ultima ora di lezione si concludesse. Doveva incontrare la sua fidanzata, nel parco dov’era solito giocare con Lily da bambino. Sul biglietto aveva scritto che doveva comunicargli un’importante notizia: infatti, appena poté, si smaterializzò nel luogo designato. Solo che rimase sconvolto da quello vide: Voldemort era vicino a Mia e lui non riusciva a correre per raggiungerla, sembrava che i piedi fossero incollati al suolo.
“Salve Severus… molto affascinante la tua donna…” sibilò il Signore Oscuro, schiacciando la bacchetta nella gola di lei, la quale aveva uno sguardo terrorizzato e piangeva.
“Ti meriti una punizione per avermi tradito, Severus.” E detto questo lanciò l’anatema che uccide su Mia, smaterializzandosi subito dopo, con un ghigno malefico.
Riuscì a raggiungerla e si gettò in ginocchio, prendendola fra le sue braccia, mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi. Era da molto che non piangeva, ma davanti a quell’orrore non poteva che far scorrere le lacrime: i suoi occhi avevano perso la luce che li animava, anche se il suo corpo era ancora caldo e i capelli emanavano quel loro profumo delicato e dolce. La strinse forte, con il cuore in mille pezzi, lacerato da un dolore lancinante.
~☆~
Mi svegliai per mancanza d’aria: non sapevo da quanto stessi dormendo, ma probabilmente era notte fonda. Mi mancava l’ossigeno, infatti Severus mi stava stringendo a sé fortissimo e mi faceva male anche! Cercai di vedere il suo volto, e notai che anche se non stava singhiozzando, aveva le guance bagnate dalle lacrime.
“Sshh, sshh…” bisbigliai, carezzandogli la testa, soffermando la mano sul suo viso, e dopo un po’ allentò la presa, così riuscii a scivolare fuori dal suo abbraccio possessivo, riprendendo fiato e distendendomi sulla schiena.
Chissà che incubo stava facendo… magari stava sognando Lily: a quel pensiero feci una smorfia, ma Severus mi smentì subito. Stava biascicando il mio nome, ed era molto agitato. Tutto ad un tratto si alzò di scatto, ed io chiusi gli occhi, facendo finta di dormire.
~☆~
Piton si destò improvvisamente, ancora ansimante. Si sentiva nauseato per l’incubo, e fece alcuni respiri profondi per calmarsi: voltò subito la testa verso Mia, e vide che stava dormendo. Era stato tremendo, tutta colpa di quello che gli aveva detto quel Grifondoro nel pomeriggio… si avvicinò a lei lentamente, carezzandole con tocco molto leggero la guancia, e le posò un bacio sulla fronte, respirando a pieni polmoni il suo profumo.
“Severus…” sussurrò poi Mia, e quando la guardò si ritrovò due occhi che lo osservavano con sguardo dolce.
Non ce la fece più, quindi la baciò delicatamente, e si staccò solamente quando ebbe bisogno di prendere aria, appoggiando la testa sul suo petto.
“Un incubo?” gli domandò poi, facendo scorrere le dita fra le ciocche dei suoi capelli. Non aveva assolutamente voglia di parlarne, ma lei era una donna testarda: voleva sempre risolvere tutto…
Annuì, ma stranamente lo stupì con quello che disse in seguito.
“Se non te la senti di parlarne, va bene. Spero non sia colpa mia… ti amo ancora. Ero solo arrabbiata oggi pomeriggio, lo sai vero?”
“Lo so. Non è colpa tua.” La rassicurò Piton, stancamente, sistemandosi meglio e abbracciandola.
“Mi ami ancora Severus?”
~☆~
Dopo che Sev mi aveva abbracciato i dubbi mi avevano assalito: che fosse tutta colpa mia? Una punizione troppo dura? Con quello che gli aveva detto Sirius!
Quando gli domandai se mi amasse ancora, lui non rispose subito, solo dopo un po’ alzò la testa, per guardarmi negli occhi.
“Credo che la risposta, Mia, tu la sappia già.” Fece poi, alzando un angolo della bocca.
“Anche se la so… me la puoi dire?”
Severus si mise sopra di me, delicatamente, e mi sfiorò le labbra con le sue.
“Ti amo.” Sussurrò, per poi baciarmi con passione. Era sempre bello sentirselo dire…
Infine mi distesi molto vicino a lui, letteralmente sopra il suo corpo quasi.
“Ora dormi, Sev.” Gli sussurrai all’orecchio, dandogli un bacio sulla mascella. “Buonanotte.”
La mattina successiva mi svegliai con mezzo corpo addormentato: sembrava che fosse sotto l’effetto dell’anestesia… infatti durante la notte avevamo cambiato posizione e Severus stava dormendo sopra di me, schiacciandomi: aveva la gamba attorcigliata alla mia, un braccio a peso morto sulla mia pancia e la testa sul mio petto. Non era propriamente leggero…
Cercai di stiracchiarmi, senza muovermi troppo, ma lui respirò profondamente e aprì lentamente gli occhi.
“Buongiorno.” Mi salutò allora con la voce roca, strusciando il dorso del naso sulla mia guancia, per poi baciarmela. Non mi aveva mai dato un bacio lì: era troppo romantico per lui…
“Hei amore, mi stai schiacciando.” Ridacchiai poi, così si spostò, sedendosi e dopo mettendosi in piedi.
“Dove vai?” gli domandai subito, guardandolo interrogativa.
“A fare una doccia.”
“Posso venire anch’io?” dissi allora, e Severus mi guardò con un leggero ghigno.
“Va bene.”
~☆~
Dopo l’incubo che aveva fatto e la conseguente consolazione di Mia, Piton aveva dormito serenamente. E svegliarsi alla mattina vedendola felice, era speciale. Tutto quello che voleva era abbracciarla e vederla sorridere. Gli sembrava di essersi rimbambito: non aveva mai avuto così tanti pensieri sdolcinati in una volta.
Entrò nella doccia, seguito da Mia, ed aprì l’acqua, e lei subito si schiacciò contro il suo corpo.
“Fa f-freddo…” disse infatti, battendo i denti. Poi, quando il getto fu abbastanza caldo, ci si misero sotto, e Mia cominciò a baciargli le goccioline che scorrevano sui suoi pettorali.
La fece girare e dopo essersi insaponato le mani, iniziò a massaggiarle la schiena e a lavarla.
“Sai Severus, sei stato più dolce in questi dieci minuti, che in un mese che stiamo insieme.” Rise lei, voltandosi improvvisamente e allacciando le braccia al suo collo.
“Ah davvero?” le rispose Piton con un ghigno. “È una cosa momentanea. Non preoccuparti, tornerò il solito bastardo a breve.”
~☆~
Severus era il solito: non si poteva fargli un complimento che subito smontava tutto, con le sue battute.
Però era divertente ed era uno dei tanti aspetti che amavo di lui.
Poi mi venne un illuminazione: era il nostro anniversario,  esattamente tre mesi addietro ci eravamo conosciuti.
“Sai che giorno è oggi?” gli domandai, dandogli un veloce bacio sulle labbra. “Se non te lo ricordi…”
“No…” fece lui cautamente, guardandomi interrogativo.
“Tre mesi fa… novembre… ti dice qualcosa?”
“No.”
Io sbuffai: forse gli uomini in fatto di ricorrenze erano tutti uguali.
“Sei stato catapultato nel seminterrato del negozio in cui lavoro.” Gli rinfrescai allora io la memoria.
“Già… il seguito non è stato così malvagio.”
Lo baciai subito, appena mi disse questo: voleva dire che ci teneva veramente a me ed era felice della nostra vita.
“Ti amo.” Gli dissi infine, guardandolo intensamente negli occhi. Severus mi diede un bacio sulla fronte ed io lo abbracciai, con tutta la forza che avevo.
Tutto sarebbe proseguito per il meglio, e nessuno ci avrebbe diviso. Infine avevo trovato il mio principe azzurro, anzi, il principe mezzosangue.

THE END ⚡

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Spazio autrice
Ciao a tutte! Eccoci arrivate alla fine! *sad sad sad time* spero che come sempre questo capitolo sia stato di vostro gradimento. 😊
Che ne dite del regalo di Sirius, della lotta, dell'incubo di Severus e del finale romantico? Io vi saluto, e per un po' non pubblicherò, però ho molte storie in porto... un seguito sia per Mia e Severus che per l'altra storia, Un nuovo amore per Severus.
Lasciatemi una recensione con i fiocchi dato che è l'ultimo capitolo... alla prossima! 😊

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