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Capitolo X

"Ciao tesoro! Mi puoi aprire? Sto congelando qui d'abbasso!" disse mia madre, con la sua voce carica d'energia.
Oh. Porca. Paletta. Ed ora che facevo? Questa non ci voleva proprio...
"Ehi che sorpresa! Ti apro subito, però prendi le scale perché l'ascensore è fuori uso." Mentii io, per prendere tempo.
"Ok, va bene, arrivo." E detto questo sentii la porta scattare e richiudersi, avevamo cinque minuti scarsi per sistemarci.
"Chi era?" mi domandò Severus, alzandosi dal divano e venendomi incontro.
"Mia madre. Va' a vestirti, muoviti, sta arrivando!" gli risposi io velocemente, spingendolo verso il bagno.
Lui cercò di ribattere, ma non ne ebbe il tempo, dato che sfrecciai in camera mia per vestirmi. Avrei voluto fare con calma per tutti i dolorini che avevo, ma non potevo. Fra poco mia mamma sarebbe arrivata, misi jeans e felpa e tornai in soggiorno, aspettando.
Mi raggiunse anche Severus, borbottando. Forse non era sua intenzione conoscerla... suonò il campanello ed io andai ad aprirle.
"Ciao piccola!" mi salutò lei, abbracciandomi immediatamente, feci appena in tempo a chiudere la porta che me la ritrovai tra le braccia. Si staccò, sorridendomi felice ed incominciò a farmi le solite domande di routine.
"Allora, come stai? Tutto bene al lavoro?" mi domandò infatti, ma poi fece un'espressione interrogativa prima della successiva. "Ma hai cambiato profumo? Sembra menta..."
Io le sorrisi. Cavolo nemmeno le avevo presentato Severus e ormai aveva captato il mio cambio di essenza...
"Tutto ok mamma! Voglio presentarti una persona." Le dissi io, facendomi da parte e lasciandole libera visione di Severus. Lei sorrise, anche se era un po' sorpresa e gli si avvicinò, con i suoi modi affabili.
"Salve sono la madre di Mia, piacere!" fece stringendogli la mano, con un sorriso strano. Sembrava che lo stesse sondando...
"Piacere signora Holmes, Severus Prince." Rispose lui cortese. Se mia mamma si fosse girata verso di me mi avrebbe trovata con la bocca spalancata: non ci avevo nemmeno pensato, lui non poteva dirle il suo vero nome! Aveva avuto una trovata fantastica!
"Oh chiamami pure Sarah... che nome particolare Severus!" aggiunse poi, con curiosità.
"Sì, mia madre aveva una passione per la cultura latina." Le rispose lui, con un accenno di sorriso.
In quel momento mi intromisi, per evitare che facesse ulteriori domande e sviai il discorso.
"Ma mamma, non dovevi chiamare prima di venire?" le dissi, facendola accomodare sul divano. E meno male che aveva trovato la porta chiusa, altrimenti me la sarei trovata direttamente lì!
"L'avevo domandato a papà, ma credo si sia dimenticato, sai com'è fatto lui..." mi rispose lei, ridacchiando.
"Come vi siete conosciuti voi due?" fece poi, con un accenno di maliziosità. Mia madre era un'inguaribile romantica.
"In negozio, ero andato a cercare un regalo per mio nipote." Intervenne allora Severus, togliendomi dai casini, non sapevo mentire...
"Oh, un amante di Harry Potter, Mia ne va pazza. Siete proprio una bellissima coppia!"
In quel momento iniziai a tossicchiare e stranamente Sev se ne stava zitto.
"Mamma, stai correndo troppo, ci siamo appena conosciuti!" ribadii io, mettendo le mani avanti. Lei in risposta alzò un sopracciglio, sembrava scettica.
"Sì, sì, va bene..." disse lei, con un tono che non lasciava dubbi: aveva già capito tutto mia mamma!
"Comunque, dato che domani è Natale, perché non vieni a pranzo da noi insieme a Mia? Sempre se non hai impegni, sia chiaro." Propose poi, battendo le mani entusiasta.
Non era una brutta idea, ma Severus non sembrava un tipo da pranzo in famiglia... lo guardai, stavamo aspettando tutte e due una risposta, ci stava ancora pensando, non doveva essere semplice per uno come lui.
"Va bene, sono libero." Fece con una voce incolore. Mia madre era felice, ma secondo me Severus le aveva risposto affermativamente solo per farle piacere, avrei dovuto faticare parecchio per convincerlo.
"Bene, allora è deciso! Ci vediamo domani, ciao ragazzi!" e detto questo si diresse alla porta, dopo avermi salutato.
~☆~
Severus si era scavato la fossa da solo: aveva accettato uno stupido invito per il pranzo di Natale e probabilmente ci sarebbe stata la famiglia di Mia al completo... avrebbe dovuto inventare molte scuse per mascherare la sua identità, ma il nome anche se strano poteva passare, il cognome proprio no. Prince era perfetto. Avrebbe mentito anche sulla professione, preside di un college privato, invece che della scuola magica più famosa del mondo.
Magari sarebbe riuscito a convincere Mia ad inventare qualche scusa per non andarci, ma era improbabile che ci riuscisse, conoscendola.
~☆~
"Non è stata una mia idea, lo giuro!" mi difesi subito io, dato che il cipiglio di Severus non era molto rassicurante: era seduto sul divano con lo sguardo fisso e sembrava non avesse intenzione di parlare molto.
Lui in risposta mormorò qualcosa che non riuscii a capire, ma sicuramente avrei dovuto passare tutto il pomeriggio, la sera e la notte a cercare di convincerlo totalmente. Mi sistemai di nuovo sulle sue ginocchia, appoggiando le mani sul suo petto e giocherellando nel modo più sensuale possibile con il primo bottone della sua camicia.
"È solo un pranzo..." gli sussurrai all'orecchio, baciandogli poi il collo, assaggiando il sapore della sua pelle.
"Solo un pranzo. Con la tua famiglia. Al completo." Mi rispose lui, appoggiando la testa sullo schienale.
"Dai non sarà così terribile, in fondo i miei genitori sono gentili, non ti sentirai a disagio..." gli risposi io, sbottonandogli il primo bottone della camicia. "Posso fare qualcosa per convincerti?" gli proposi poi, facendo scorrere i palmi sulla pelle pallida delle spalle.
"No." E togliendomi gentilmente le mani dal suo corpo, si alzò, spostandomi di lato, andando verso la finestra.
Perché era tutto così complicato con lui?
Lo raggiunsi, mettendomi davanti e abbracciandolo, prendendo il suo viso e carezzandolo con i pollici.
Non volevo che a causa mia fosse incavolato, volevo vederlo rilassato come mentre dormiva, era talmente dolce e tenero...
"Non essere arrabbiato..." gli dissi, per poi baciarlo dolcemente, cercando di coinvolgerlo e rilassarlo. Ci riuscii, Severus si stava leggermente sciogliendo, magari potevamo continuare quello che avevamo interrotto un'ora prima a letto. Il pranzo poteva anche saltare, ci eravamo svegliati tardi e la colazione lo aveva sostituito.
Lo feci arretrare fino al divano, facendolo sedere ed io mi accoccolai a lui, sbottonandogli lentamente la sua candida camicia.
Quando arrivai ai suoi pantaloni, mi fermò di nuovo, staccandosi dalla mia bocca e inspirando il profumo dei miei capelli.
"Questa volta andiamo in camera." Mormorò lui con voce roca. Era tremendamente sensuale il suo modo di parlare, mi faceva venire i brividi ogni volta.
"Certo." Sussurrai io, aggrappandomi alle sue possenti spalle, e lui mi portò in braccio, posandomi poi lentamente a terra. Pensavo mi facesse distendere sul letto, ma evidentemente aveva altri programmi.
Si tolse la camicia già aperta, e poi mi sfilò la felpa e i jeans, facendomi rimanere con solo gli slip addosso.
La sera precedente quando avevamo fatto l'amore per la prima volta avevo notato quanto fosse stato attento a non farmi male, anche in quel preciso istante mi aveva quasi sfiorato con riverenza nello spogliarmi.
Dopo essersi svestito completamente potei vederlo in tutta la sua bellezza e Severus mi abbracciò, facendosi cadere a peso morto sul letto, trascinandomi sopra di lui. Iniziò a baciarmi con passione, carezzandomi la schiena e i glutei, infilandosi sotto gli slip e togliendoli, sempre con lentezza.
Mi piaceva sentire la sua pelle accaldata sulla mia, era una sensazione diversa, qualcosa di particolarmente intimo. Rotolammo e lui finì sopra di me, facendo scivolare una mano tra i nostri corpi, arrivando alla mia intimità. Cominciò a stuzzicarmi, facendomi spalancare gli occhi dal piacere, era semplicemente sublime. Poi le sue meravigliose dita furono sostituite da qualcosa di più vivo, e a quello emisi un gemito più forte degli altri, afferrandogli i capelli in estasi.
~☆~
Piton stava spingendo dolcemente, per non far sentire ancora dolore a Mia; era deliziosamente stretta e si muoveva sinuosamente sotto di lui. Era fortunato a possederla in quel momento, era così bella, non voleva ammetterlo con sé stesso, ma ormai lo aveva conquistato con la sua semplicità.
~☆~
Stavo passando le mani sulla schiena di Severus, frizionando i suoi muscoli, carezzando l'avvallamento fra le sue scapole e posando lievi baci sul suo viso. Le sue spinte mi mandavano brividi in tutto il corpo, pensavo facesse ancora male, ma l'unica cosa che percepivo era puro piacere. Stranamente dopo un po' si fermò, con un leggero fiatone, poggiando la fronte sulla mia.
"Sei già stanco?" lo presi in giro io, scoccandogli un bacio sulle labbra. Lui sorrise leggermente, scuotendo la testa.
"Vuoi provare a stare sopra?" mi domandò poi, girandosi sulla schiena e uscendo quindi da me.
Rimasi per un momento imbambolata. Non sapevo come fare, era appena la seconda volta, non avevo voglia di fare figuracce...
"Io non so, non sono capace..." gli risposi imbarazzata, mordendomi il labbro.
"Non preoccuparti, vieni qui." Disse lui, allungando le sue braccia verso di me, ed io accettai l'invito, sedendomi sul suo bacino. Mi fece alzare leggermente, rientrando poi in me, facendomi inarcare la schiena dal piacere. Dopo che mi fui abituata, mi prese i fianchi con le sue immense mani, dando un ritmo ai miei movimenti.
"Così, perfetto, brava." Fece lui, carezzandomi la pelle con i pollici, venendomi incontro con il bacino.
Nella stanza risuonavano solamente i nostri gemiti, Severus aveva gli occhi chiusi e la testa gettata all'indietro, in estasi. Mentre continuavo a muovermi, mi abbassai, poggiando le mani sul suo petto e baciandolo sulle labbra.
Il mio cuore stava scoppiando di gioia, non solo perché stavo facendo l'amore con lui, ma il vero motivo della mia felicità era Severus stesso. Mi piaceva ancora prima che lo conoscessi, ma adesso era tutto diverso, me ne stavo innamorando veramente, non solo del suo personaggio.
Era dolce e romantico, anche se manteneva la maggior parte del tempo la sua corazza di freddezza, ma solo io potevo iniziare a scioglierla. Stavo pensando anche di dirgli di essermi innamorata di lui, ma magari non si aspettava nulla di serio da noi due.
Alla fine mi ero decisa a dirglielo proprio in quel momento, ma le sue spinte stavano aumentando d'intensità, e sentivo l'orgasmo sempre più vicino, quindi chiusi gli occhi e mi lasciai andare, accasciandomi poi esausta sul suo corpo.
Lui venne poco dopo, con un gemito roco che soffocò nell'incavo del mio collo. Nonostante fosse uscito subito, io ero rimasta distesa sopra di lui, avevo l'orecchio appoggiato proprio sul cuore, che sentivo battere regolarmente.
~☆~
Piton aveva un dolce peso sopra di lui, e gli piaceva sentirla corpo a corpo; sembrava apprezzare i suoi massaggi sulla schiena, respirava tranquillamente e a volte sospirava di piacere. Non avrebbe mai immaginato che le carezze di Mia sui suoi pettorali lo rilassassero così tanto, era quasi riuscita nell'intento di distrarlo dall'imminente pranzo di Natale, anche se non era ancora convinto. Dopotutto ci sarebbe stata la sua famiglia al completo, sarebbe stato alquanto imbarazzante.
~☆~
"Severus..." feci io all'improvviso, alla fine mi ero decisa a dirgli quello che mi premeva nel cuore. Solo a pensare alla sua partenza mi veniva da piangere, non volevo che mi lasciasse sola. "Devo parlarti." E dicendo questo alzai la testa, guardandolo negli occhi.
"Mi sono innamorata di te."
Lui mi squadrò per un attimo, poi si passò una mano sul viso, non era molto promettente come inizio. Avevo sicuramente rovinato un momento di pura calma e tranquillità, come al mio solito...
"Non dovevo permettere tutto ciò..." mi rispose lui, facendo una smorfia, per la prima volta lo vedevo combattuto.
"Io dovrò andarmene, manca solo un mese ormai. E ti farò soffrire, starai male a causa mia."
"Non te ne andare, possiamo trovare una soluzione." Gli proposi io, sulla soglia delle lacrime. Non poteva lasciarmi lì. Era venuto a letto insieme a me e poi voleva tagliare la corda?
"Devo." Disse lui, distogliendo lo sguardo. Non volevo arrabbiarmi, ma dovevo assolutamente sapere due cose fondamentali.
"Severus, guardami." Feci io, facendogli una carezza sul viso, e lui lo voltò verso di me. "Provi qualcosa per me?"
"Sì." Sussurrò lui, sulle mie labbra, baciandomi delicatamente, finendo sopra di me.
Quel monosillabo era tutto quello che volevo sentirmi dire. Sicuramente saremmo riusciti ad arrivare ad un compromesso.
Dopo il bacio poggiò la testa sul mio petto, abbandonando il suo corpo sul mio, così presi a far scorrere le dita fra le ciocche di capelli corvini, dandogli talvolta qualche bacio sul capo. Non mi pesava tanto, adoravo sentire il suo respiro tranquillo e profondo.
"Sai una cosa?" gli dissi dopo un po' che era sul mio petto.
"Mmhh?"
"Non pensavo ti piacessero le coccole..." ridacchiai, stringendolo a me. Lui in risposta cercò di liberarsi dalla mia presa, mugugnando qualcosa che non riuscii a sentire.
Non avevo intenzione di lasciarlo, mi stavo divertendo un mondo a tenerlo con il viso incollato sul mio petto, ma lui, dopo essersi quietato, iniziò a farmi il solletico sui fianchi, distraendomi, così da farmi allentare la presa.
Cominciai a ridere a crepapelle, mi doleva la pancia dalle risate.
"Severus fermo, n-non ce la faccio più!" continuai io ridendo, cercando di bloccare le sue braccia. Infine riuscii a svignarmela, prendendo al volo la maglietta che avevo lasciato sul comodino e indossandola, correndo in soggiorno con il fiatone. Lui mi seguì, dopo essersi messo i boxer, e mi acchiappò da dietro, baciandomi rumorosamente sul collo. Era peggio di un bambino quando si metteva, ma mi faceva divertire un sacco... mi piaceva vederlo felice, mi dava un senso di serenità.
Mi girai nel suo abbraccio, pressandomi contro il suo corpo e baciandolo dolcemente, fino a rimanere senza fiato. Adoravo le sue labbra, anzi amavo tutto di lui, persino quel suo brutto caratteraccio e quel suo essere lunatico e scorbutico.
"Allora ti ho convinto?" gli domandai poi, facendo tornare a galla il discorso 'pranzo di Natale'.
"Forse sì, forse no..." mi rispose Severus, scoccandomi un ultimo bacio sulle labbra prima di staccarsi.
"Sei impossibile!" sbuffai io divertita, buttandomi a peso morto sul divano. "Cosa devo fare ancora per strapparti un sì?"
"Prendi in considerazione la proposta che ti ho fatto mentre posavo il the sull'isola..."
Ma allora era serio! Anche se non mi dispiaceva tanto fare un bel bagno caldo con lui... forse ci avrei fatto un pensierino, anzi quasi sicuramente.
"Vediamo, se farai il bravo allora forse hai qualche chance." Ribattei io, per poi scoppiare a ridere vedendo il suo sguardo.
~☆~
Piton era attonito: se faceva il bravo? Alla fine ci avrebbero guadagnato entrambi, non capiva perché ci pensasse tanto... comunque bagno o non bagno sensuale domani si sarebbe presentato a quel benedetto pranzo, ma non avrebbe detto nulla a Mia, forse poteva guadagnarsi una serata molto piacevole...

(Immagine elaborata da Serenity452Efp, sua mia richiesta.)

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Spazio autrice
Buonasera a tutte! 😊
Ecco qui un altro capitolo piccante e romantico, spero sia stato di vostro gradimento. Lasciatemi come sempre un commentino, mi fanno molto piacere. Al prossimo capitolo, e vedremo se alla fine Mia sarà riuscita a convincere Severus... bye bye 👋

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