Non riesco a credere ai miei occhi. Un Paese apparentemente come quello di prima, ma osservando i dettagli si resta senza fiato. Wow. Non me lo sarei mai aspettata.

Alzo gli occhi: ci sono cinque soli. Assurdo. Allora siamo veramente in un'altra dimensione. Mi guardo intorno: tutto sembra abbastanza normale, se non si contano le piastrelle della strada d'oro e strani omini rossi che camminano per le strade.

Attorno alla città si scorge come una recinzione, una specie di barriera protettiva.

Sono senza parole. Guardo Luke: è a bocca aperta. Guardo Lizz: è pallida.
-Ragazzi funziona!!!- Esclamo tutta felice. -E ora che facciamo?- chiede Lizz.

Bella domanda. E ora?

Camminiamo per le strade della città, le persone sono molto strane: hanno lo sguardo perso, senza espressione. Nessuno sorride. Eppure questo posto è fantastico.

Continuiamo le ricerce. Abbiamo fame. Entriamo in un bar. -Vorremmo tre pacchetti di questi biscotti qui- chiedo. -Ecco a voi- risponde la barista.

Non mi chiede soldi. Strano. Neanche sugli oggetti non ci sono i prezzi. Questo posto mi piace sempre di più.

Mentre stiamo uscendo colpisce la mia attenzione un giornale; sulla prima pagina mi sembra di vedere qualcuno di familiare...

O mamma! Sono loro!! I miei genitori! Allora non sono morti. Sullo sfondo della copertina c'è un castello: è il nostro castello!!

Ma come? Abitano lì e non ce ne siamo neanche accorti? Forse perché quando siamo arrivati qui siamo usciti subito dal castello.

Dico a Lizz: -Guarda questo giornale- Lizz lo prende in mano. All'inizio non si accorge di niente, ma poi diventa bianca e il giornale le cade di mano.
-Il castello!- esclama. Luke ha la stessa reazione.

Usciamo dal negozio e percorriamo di corsa le strane vie di questo strano luogo.

Ci fermiamo davanti all'imponente portone del castello.

Lo apro: non ci posso credere!! Sono proprio i miei genitori naturali! Mi fiondo verso di loro.