Confronti mortali
-wow. Non pensavo avessi un passato così difficile-
-da quel giorno ho imparato che... Non devi mai mostrare il tuo lato debole se non vuoi che ti si rivolti contro... come è successo a me-
Sentiamo bussare alla porta. Giulia va ad aprire e troviamo davanti la signora della reception insieme ad un uomo che sembra essere il fratello
-beccati-
-che cosa volete? Non abbiamo fatto niente-
Entrano nella nostra stanza chiudendosi la porta alle spalle
-i libri agenti. Ora-
-mai. E perché poi? Chi siete di così importante?-
-forse così andremo d'accordo-
Anche lui estrae un libretto che poi apre mostrandolo
-Ryan Carter. Della CIA-
-voi... brutti, insipidi, sporchi, luridi, traditori della CIA!-
-che abbiamo fatto?-
-Ci avete lasciati da soli e noi abbiamo dovuto risolvere tutti i vostri casi. Dov'eravate negli ultimi 3 anni?-
-abbiamo avuto parecchi riscontri e ammettiamo che agivamo indirettamente-
-NO. Voi NON AGIVATE PROPRIO! Abbiamo sempre fatto tutto noi. E voi? Dov'eravate?-
-abbiamo bisogno di parlare con Richard-
-Non avete neanche il diritto di chiamarlo per nome. Figuriamoci per incontrarlo-
-dobbiamo parlare seriamente. Questa è una faccenda seria e potrebbe anche sfuggire di mano persino a voi-
-va bene. Reggetevi forte-
Attiva un telecomando aprendo una botola sul pavimento. L'ultima cosa che ricordo di aver visto era io che scendevo in un tunnel. Appena ci fermammo eravamo nell'ufficio di Richard.
-G-Giulia! Siete tornata prima del previsto-
Rivolse lo sguardo a Ryan
-chi sono loro?-
-agente Ryan Carter-
-agente Lisa Carter-
-sono della CIA-
-capisco. Agente, cosa avete trovato di così pericoloso?-
-questi-
Prese il libro e lo mise davanti al capo.
-e allora?-
-hanno monitorato ogni nostra mossa. Guardi. Profili, passato, missioni, fallimenti... è tutto scritto qui. Compresa... La posizione della base segreta dell'FBI-
-cosa!?-
-a quanto pare hanno messo un microchip nella tasca dei pantaloni della nostra recluta e poi hanno calcolato il tutto-
-allora dobbiamo fare il possibile per nascondervi-
-volete graziarci? Dopo tutto quello che abbiamo fatto al vostro posto? Non se ne parla-
Sbatte la mano sulla scrivania lasciando la chiavetta USB ed esce dalla stanza. Alla fine della riunione Ryan si dirige nella stessa direzione di Giulia e raggiunge la palestra dove lei si stava allenando.
-che diamine volete?-
-solo parlare-
-perché non vi Siete assunti i vostri casi lasciandoli a noi?-
-abbiamo perso molti dei nostri uomini migliori e abbiamo dovuto addestrarne altri ma voi vi siete impadroniti di tutti i migliori-
Storce il braccio a Ryan
-bugia-
-no! È la verità!-
-sapete che se mi mentite non la passerete liscia vero!?-
-ne sono consapevole ora che ho testato la vostra forza...-
-e forse tenterete anche la mia pistola se non mi lasciate in pace-
Si zittisce e lei si allontana allenandosi con lo sparo.
-mai... e dico MAI... abbassare la guardia ma soprattutto MAI fidarsi di me-
E detto questo colpisce il punto rosso nonché il centro di tutti i manichini stendendoli. Appena finisce l'allenamento va nell'osservatorio. Si mette davanti al telescopio. Sospira guardando le stelle.
-Non crediamo mai a ciò che ci succede. Vero mamma? Vero papà?-
Sposta il telescopio e io ho la possibilità di ammirare il suo lato oscuro
-mi dicevate di non smettere di sognare... di credere in me stessa... di seguire i miei sogni fino alla fine. Dov'è adesso questa fiducia? Dove siete adesso voi?-
Si alza e raggiunge l'enorme finestra affacciata su New York
-quanto vorrei che foste ancora qui... che lavorassimo insieme... che fossimo ancora una famiglia-
Sento qualcosa ringhiare e girandomi vedo un husky ringhiarmi contro. Impaurito cado a terra attirando l'attenzione di Giulia che, spaventata, su gira verso di me
-Non sai che è molto maleducato spiare le persone?-
-voi finora non avete fatto così anche con me?-
-touché-
Mi aiuta ad alzarmi per poi prendere il cane che ancora ringhia e accarezzarlo
-ti presento Frisk-
-il cane della tua adolescenza-
-esatto e lì c'è Bast-
Un gatto si avvicina e fa le fusa ai miei piedi
-penso che Bast pensi che tu sia carino-
-ne sono lusingato Bast-
Le scappa una risatina che io noto. Sorrido di nascosto arrossendo.
-forse siete entrambe d'accordo-
Lei diventa rosso pomodoro. Passiamo fino alle 2:56 di mattina a chiacchierare, ridere e accarezzare i nostri amici. Alla fine la accompagno in camera che a mia sorpresa è quella accanto alla mia. Ecco come aveva fatto a svegliarmi così presto.
-buonanotte Angelo!-
-notte Giulia!-
Bast si infiltra nella mia stanza
-stasera dorme con me-
-permesso accordato-
Dice imitando la voce di Richard. Ridiamo entrambi per poi andare in camera e dormire.
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