Raggiungiamo la fabbrica e la esaminiamo. Appena ci intrufuliamo dentro una nebbia. Fumogeno...

Mi risveglio legato dietro di me Giulia.

-Giulia. GIULIA! SVEGLIATI!-

-mm... che succede?-

-fumogeni. Ci hanno ipnotizzati e ora siamo in trappola-

-Non direi-

Sento la corda più lenta e, guardando, noto che è rotta. Giulia mi mostra un coltello

-e quello da dove sbuca!?-

-se te lo dicessi non ti sorprenderesti più-

-spero che me lo dirai-

-vedremo-

La porta è chiusa da una specie di porta-cassaforte.

-e ora qual è la password!?-

-aspetta... tre numeri... tre inserimenti. Non è che...-

-proviamo-

Inserisce i tre numeri.

4 - 8 - 3      password corretta

-

evvai!-

-ora salviamo te e tuo padre. È ancora presto per esultare-

Troviamo la stanza dove erano imprigionati Lisa e Ryan. Inserisce i tre numeri e sblocca la porta. Liberiamo i due colleghi e cerchiamo di scappare da questo inferno. Dopo varie esplorazioni riusciamo a trovare l'uscita. Si apre un enorme atrio e in fondo c'è la sagoma di un uomo.

-RICHARD!?-

Scusate capitolo corto ma volevo creare la suspense così mi avreste uccisa per il prossimo capitolo *faccia da scoiattolo malvagio* ORA ASPETTERETE UN BEL PO' PRIMA DEL PROSSIMO CAPITOLO *risata maligna* *chiamano il manicomio* *la portano via* *la riportano indietro perché se no non può aggiornare* *fugge con Chat Noir*