Alla fine di ogni secolo, il successivo è alle porte e c’è fremito di attesa: gli esseri umani potranno dire di aver vissuto in due secoli differenti mentre le Nazioni potranno vantarsi di un primo, secondo, terzo o quarto centenario. Così è stato dalle prime civiltà e così sempre sarà, di secolo in secolo, di millennio in millennio. 
Vi starete chiedendo però (o forse no): “Da quando regni, repubbliche, imperi possono parlare, esprimere opinioni?”. Beh, non sto parlando delle nazioni come le intendiamo normalmente, ma parlo di esseri viventi con la bandiera sul volto. Questi portano il nome dello stato a cui appartengono; di esso ne studiano la legge, la storia e l’economia sin dalla tenera età, per poi lavorare al suo servizio in molteplici aspetti e modi. Possono vivere per un numero di anni impensabile, hanno occhi e capelli dai colori stravaganti, alcuni possono volare con ali fatte di morbide piume. Nella media sono più forti, intelligenti e resistenti degli umani ma si considerano alla pari della nostra specie perché anche se hanno scorciatoie e facilitazioni, hanno difetti e sentimenti come noi. Si chiamano “Countryhumans”, ma per non stonare con questo inglesismo userò il termine “Nazioni”. Ma adesso, torniamo all’inizio. 
Siamo nel 1898, alla fine del XIX secolo. Nelle strade c’è innovazione, nei negozi c’è guadagno, nei confini c’è pace, nelle case c’è ricchezza, nelle grandi città c’è prosperità. 
Insomma, tutto va bene qui in Europa. Oltre l’aspetto umano, anche tra le Nazioni c’è un vento di festa, una brezza nuova: per la prima volta, tre generazioni complete si incontrano. La terza generazione che va dai tre ai quattrocento anni, composta da imperi e grandi regni, poi c’è la quarta, formata dai loro figli che stanno vivendo il loro periodo d’oro dopo duecento o cento anni di vita e infine la quinta, diversa, perché è composta da bambini, neonati, Nazioni che sono ancora nella pancia della madre. Quest’ultima parte di creature è composta (a quanto si sa) da Nazioni figlie di Nazioni nate al centro dell’Europa e nel suo Est. Ma chi sono e chi saranno queste repubbliche e questi regni del vecchio mondo? A cosa porteranno? Si odieranno? Saranno amici tra loro? O forse qualcosa di più?