2.
Siamo qua da quasi due ore, ma a me sembra un'eternità, visto il cattivo umore di Matteo.
Joe è in giro a parlare con chiunque, visto il carattere estremamente socievole è stra pieno di amici, invece io e il mio ragazzo parliamo solo tra noi e con qualche suo amico che si avvicina a salutarci. Mi andrebbe bene tutto questo, visto che solitamente passare del tempo sola con Matteo non mi crea nessun fastidio, ma siccome lui è assente mi sto annoiando a morte.
- Matt, mi dici cosa sta succedendo?- gli giro il viso verso il mio, in modo tale che incroci il mio sguardo, mentre lui sbuffa.
- Non so se ti sei accorta, ma Sfera ha lo sguardo puntato verso qua tutto il tempo!- mi giro leggermente e lo vedo parlare con un ragazzo riccio, che non conosco, mentre il suo sguardo si sposta su di noi costantemente. Sospiro debolmente e mi giro nuovamente verso il mio fidanzato.
- Ignoralo, amore.- suggerisco, accarezzandogli il viso - Lo fa solamente per indispettirti. Non è molto maturo e per questo ti dà fastidio, lo so, però la cosa migliore è lasciarlo stare. L'indifferenza è l'arma migliore.-
I suoi occhi mi scrutano attenti e poi scuote debolmente la testa. - Lo farei, se stesse guardando me in modo derisorio. Ma il problema è che sta fissando te da appena siamo arrivati!-
Il suo tono è a metà tra il nervoso e il triste, mentre io sgrano gli occhi sentendo la sua rivelazione. - Dovrebbe importarci?- chiedo confusa - Non abbiamo mai pensato a quello che la gente facesse o pensasse di noi... È ovvio che lo fa per darti fastidio, e direi che ci sta riuscendo. Sta rovinando la nostra serata, potevamo divertirci, poteva essere un'altra bella esperienza da aggiungere alla nostra storia, invece ti stai preoccupando di quel montato.-
Insomma, non sono nervosa con lui, ma questa situazione mi sta irritando parecchio. È tutta la sera che sento gli occhi brucianti di Sfera su di me, credevo che Matteo non se ne fosse accorto, ma evidentemente mi sbagliavo, in più il mio ragazzo è stra nervoso ed essere trattata così freddamente da lui mi fa stare male.
- Hai ragione, piccola. Ma lo sai quanto tengo a te e anche solo pensare a cosa potrebbe avere in testa quello stronzo mi manda fuori di me.- mi lascia un bacio sui capelli e faccio per ribattere, ma sento una presenza alle mie spalle fare il mio nome.
Matteo la saluta e io mi giro velocemente, incrociando lo sguardo disperato della mia migliore amica. - Fanny, che sta succedendo?-
- Dem, devi venire in bagno, devo chiederti per forza un consiglio- si porta i lunghi capelli scuri all'indietro, con fare nervoso.
Annuisco immediatamente e stampo un bacio sulle labbra di Matteo, raccomandandogli di fare il bravo in mia assenza, poi mi allontano mano nella mano con la mia migliore amica.
Usciamo dalla grande sala e poi percorriamo un lungo corridoio, fino a trovarci davanti a una porta di legno. Fanny la spinge ed essa si apre con facilità, evidente dai suoi gesti che lei è già stata qua. Resto immediatamente meravigliata vedendo l'interno del bagno, sembra quasi quello di un ristorante più che quello di una casa.
- Demetra, ho un problema!- non credo di averla mai vista così agitata. In realtà non sapevo nemmeno che fosse a questa festa, mi aveva detto che non sarebbe venuta.
- Primo stai calma, inspira ed espira!- fa come le ho detto, ma non accenna minimamente a calmarsi. - Cosa sta succedendo?-
- Allora mentre chiacchieravo con Joe e Pamela si è avvicinato a noi un ragazzo carino... ha iniziato a fare il simpatico e poi si è presentato, mi ha detto di chiamarsi Nicolò per gli amici. Mi ha parlato un po' di lui, mi ha detto che canta in un gruppo e che si fa chiamare Tony...- scuoto la testa debolmente, non so quante volte le avrò parlato della Dark Polo Gang, ma non essendo amante della Trap non vuole proprio imparare - E niente... Mi ha chiesto se possiamo andare a prendere una boccata d'aria, ma mentre parlavamo Joe mi ha mandato un messaggio per avvisarmi sulla fama da donnaiolo che Nicolò ha. Dem sembra un ragazzo interessante, ma non voglio essere presa in giro, non voglio soffrire più come in passato.-
I suoi occhi diventano lucidi ricordando vecchi e sgradevoli avvenimenti, così io le accarezzo il viso, dolcemente, cercando di darle un po' di forza. - Fanny, stai un po' con lui, se vedi che ci prova metti in chiaro le cose da subito. Tu vuoi una storia seria e non sei abituata a nessuna avventura. Se capirà potrebbe essere quello giusto, se invece non capirà sarà solo da classificare un deficiente che non ti merita. Sai quanto vali tesoro, sai che ci perderebbe lui e non tu. Là fuori il mondo è pieno di ragazzi che impazzirebbero per te.-
Sorride dolcemente, e mi abbraccia forte, in segno di ringraziamento. - Ho afferrato... come sto?- indica il suo vestito bianco e io le faccio un occhiolino, in segno di approvazione.
- Sei bellissima, fatti valere e sta attenta- lei annuisce entusiasta davanti alle mie parole, e mi stampa un bacio sulla guancia prima di uscire dal bagno.
Fanny è la mia migliore amica dai tempi dell'asilo, l'unica amica che mi è rimasta da allora. È quella persona su cui posso contare la notte tarda, la mattina presto, se sto male, se sono felice, se mi serve un favore, se ho bisogno di ridere, di piangere, con la consapevolezza che mi starebbe accanto con piacere, senza rinfacciarmi mai nulla. È quella sorella che la vita mi ha negato, ma che poi mi ha dato sottoforma di migliore amica.
Sorrido al mio riflesso, mentre mi sistemo i capelli, che sono leggermente in disordine rispetto a quando siamo usciti da casa.
- Mi chiedevo proprio quando avrei avuto l'occasione di potere parlare con te.- mi giro spaventata di scatto sentendo una voce roca alle mie spalle e sgrano gli occhi vedendo Sfera Ebbasta davanti a me.
- Non credo che abbiamo qualcosa da dirci!- gli rivolgo un sorriso falso e faccio per uscire dal bagno, ma lui mi blocca la strada mettendosi davanti a me.
Sorride malizioso mettendo in evidenza i suoi denti bianchi, mentre l'anellino che ha al naso brilla a causa della luce bianca con il quale è illuminata questa stanza. - Oh sì, credo che io e te abbiamo molte cose in comune. La prima è Vegas Jones!-
- Non osare parlare di Matteo. Non abbiamo nulla in comune, perché tu e lui non avete niente da spartire.-
- Come corri in difesa del tuo fidanzatino!- ride di gusto, come se la situazione fosse estremamente esilarante - Ma io e lui abbiamo da spartire più cose di quelle che credi.- alzo immediatamente gli occhi al cielo, sentendolo imitare il mio tono di voce.
- Senti, non mi interessa quello che hai da dire. Vorrei tornare da Matteo, se non ti dispiace!- gli lancio un'occhiata fulminea e lui scuote la testa, per poi alzare le mani in aria in segno di resa e spostarsi da davanti a me per permettermi di uscire.
- Prego signorina, è stato un piacere.- mi fa l'occhiolino, mentre io, senza aggiungere altro, esco velocemente dal bagno.
Devo trovare immediatamente Matteo, dobbiamo andare via al più presto da qua, la piega che sta prendendo questa serata non mi piace per niente.
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