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15.

Respiro con fatica, mentre l'ansia mi divora subito, pensando ai più brutti scenari.

Appoggio la maglia che avevo in mano e corro verso il mio fidanzato, in modo tale che non agisca d'impulso, come ultimamente fa.

- Amore, che ci fai qua?- cerco di attirare la sua attenzione, ma lui continua a guardare verso il rosso, con il fuoco nello sguardo e il corpo carico di nervoso, non mi sta minimamente ascoltando. Mi giro anche io verso Sfera e vedo che sta sorridendo come suo solito, in modo straffotente e provocatorio.

- Che cosa diavolo ci fa lui qua, caso mai.- sbraita Matteo, indicando il suo nemico con un cenno del capo. - È più normale che ci sia io qua, ero venuto a farti una sorpresa.-

Faccio per ribattere, in modo tale da calmare le acque, ma il rosso si avvicina a noi, con il suo solito modo di fare, interrompendomi ancora prima di iniziare.

- Ecco qua l'eterno secondo, da quanto tempo?- rivolge un finto sorriso innocente al mio ragazzo, mentre lui stringe la mia mano, come per scaricare la tensione, capisco che ci sta mettendo tutto se stesso per non scattare.

- Perché le stai ancora intorno, Sfera? Lei è mia, mettitelo in testa!- si libera dalla mia presa e dà una spinta forte al rosso, il quale indietreggia e ridacchia, con fare snervante.

- Matteo!- lo richiamo io, immediatamente, per evitare che scoppi una rissa. Non è il caso che arrivino alle mani e, soprattutto, non è il caso accada proprio qua, perderei subito il lavoro. - Basta, ti prego.-

Lui si gira verso di me e mi lancia un'occhiata malefica. - Stanne fuori, Demetra. Sono stufo di 'sto stronzo.-

Faccio per ribattere, ma ancora una volta Sfera interviene al mio posto. - Ma come? Sei geloso?- sorride maliziosamente, sistemandosi la giacca - Perché? Hai paura che il passato si possa replicare? Paura che Demetra si renda conto che io sono meglio di te e ti molli anche lei?-

Mi acciglio immediatamente, sentendo le sue parole, non capendo cosa intenda. Sono davvero confusa. Replicare il passato? Di cosa sta parlando?

- Brutto stronzo, fatti da parte. Amo Demetra, non ti permetterò di portarmela via.- gli dà un'altra spinta e, questa volta, Sfera reagisce, dandogliene una a sua volta, ma senza scomporsi. Anzi, il rosso sta continuando a ridere, come se per lui tutto questo fosse un gioco estremamente esilarante.

- Ma come Matteo? Davvero sei arrivato a questo punto? Questi scenari così romantici mi fanno morire, tu che cerchi di tenerti stretto la donna che ami.- si morde il labbro inferiore, trattenendo un'altra risata - Ma cerca di capire che la tua donna ormai pensa a me.-

Fa spallucce e Matteo stringe forte i pugni, segno che sta per scattare, ma stavolta mi metto in mezzo, nonostante lui mi abbia detto di starne fuori. Non posso, visto che sono completamente coinvolta in questa storia.

- Basta. Smettetela. Ora. Io non sono un giocattolo, hai capito Sfera?- serro la mascella con rabbia, guardando il rosso in modo nervoso. - Matteo, aspettami in macchina. Lo faccio pagare e poi ti raggiungo.-

Il mio ragazzo scuote la testa, mentre si passa la mano sul viso, in maniera nervosa e frustrata. - Scordatelo Demetra, non ti lascio assolutamente con questo qui.-

- Ti prego, farò il prima possibile. Non voglio che tu ti metta nei casini, non ne vale la pena. Sai che voglio stare con te.- gli lascio una carezza sul viso, ma lui non accenna a calmarsi e/o a voler andare fuori, ad aspettarmi.

- Di cosa hai paura? Vai pure, non è ancora arrivato il momento di rubartela, lei crede ancora di essere innamorata di te, ci vuole ancora un po' a farle capire con chi deve stare. Finché non fa il mio nome mentre siete insieme puoi stare tranquillo.- sussulto davanti alle parole del rosso, mentre lui schiocca la lingua con fare teatrale.

È palese che stia facendo di tutto per stuzzicare il mio ragazzo, ed è altrettanto palese che lui stia per cedere. Credo che si stia trattenendo solo per non mettere nei casini me.

Lancio un'occhiata malefica a Sfera e poi mi avvicino al mio ragazzo. Ha il respiro pesante, tanto che il suo petto si abbassa e si alza irregolarmente. Mi alzo sulle punte e afferro il suo viso tra le mie mani, per poi accarezzarlo dolcemente. - Amore, sono qua con te, quello che dice lui non ha valore. Ti amo, lo sai. Sta solo cercando di farti innervosire. Non voglio che tu finisca nei guai per colpa sua. Non lo merita. Amore ascoltami, aspettami in macchina, me ne libero subito e ti raggiungo. Mi prendo il pomeriggio libero e stiamo insieme. Ok?-

Lui si inumidisce le labbra e vedo dai suoi occhi che sta combattendo contro se stesso, per prendere una decisione veloce. Certo che sarebbe più semplice convincerlo se il rosso smettesse di ridere.

- Va bene...- butta fuori tutta l'aria, trattenuta per il nervoso. - Ti aspetto fuori piccola, perché mi fido di te. Fai il più fretta possibile.-

Annuisco, ma prima che possa ribattere, mi attira a sè e dà vita a un bacio nervoso e possessivo. Capisco immediatamente che lo sta facendo solo per marcare il territorio e un po' mi dà fastidio, ma stavolta lascio perdere, perché capisco che ha bisogno di sentirmi sua e di dimostrare che sono sua, dopo tutte le cattiverie che il rosso gli ha sputato contro.

Ci allontaniamo lentamente e gli lascio una carezza, prima che lui esca fuori, dando una spallata a Sfera, il quale continua ad avere quel sorriso snervante sulle labbra.

Appena il mio ragazzo esce mi giro verso Sfera. Mi avvicino a lui e gli stampo la mia mano sul viso, con nervoso. - Sei proprio uno stronzo. Capisci che io con te non mi metterò mai? Nemmeno se non stessi con Matteo, non potrei mai stare con uno che si comporta in questo modo. Non è bello che tu faccia del male gratuito alla gente, per divertimento. E ora sei pregato di pagare e andare via, ne ho abbastanza di te.-

Gli volto le spalle e mi metto dietro al bancone, mentre lui mi segue, senza dire nulla. Non capisco cosa stia pensando, non sembra che le mie parole l'abbiano colpito realmente.

Gli faccio il conto e glielo porgo senza nemmeno parlare. Non gli voglio più rivolgere la parola.

- Cadrai ai miei piedi. Sei già sul punto giusto. Tutto quello che ti ho detto ti ha colpito, altrimenti non avresti reagito così.- mi lascia i soldi sul bancone, più di quelli dovuti, ed esce dal negozio, dopo avermi mandato un bacio volante.

Rimango un attimo sconvolta e paralizzata, non aspettandomi questa sua reazione. È una persona davvero impossibile, ed è così in basso che è impossibile spiegarlo.

Sospiro e vado nell'ufficio del mio datore di lavoro, per chiedergli il permesso di assentarmi questo pomeriggio.

Ho bisogno di sapere cosa intendesse Sfera con "replicare il passato" e ho bisogno di stare vicino a Matteo, per fargli capire che sono completamente innamorata di lui e che nulla potrà mai cambiare finché staremmo vicini.

Nota: scusate l'assenza, ma questa storia la amo e non la mollerò mai!
Ne approfitto per dirvi di passare a leggere le storie di Alx_sixx soprattutto questa, scrive davvero in maniera divina e merita tutto:

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