Caro amico, ti scrivo perché mi manchi, ma questo credo fosse ovvio.
Ti scrivo perché mi manchi e mi manchi perché invece di stare a casa a guardare una di quelle serie TV che ti lamentavi sempre di non aver il tempo di vedere, per fare il figo con quello stuzzicadenti con le code bionde, sei uscito di casa quando non dovevi, e ora non sei qui a chetare le mie liti con lui e a consigliarmi una nuova storia.
Caro amico, ti scrivo perché tua mamma mi ha girato uno dei racconti che avevi sul cellulare, perché li abbiamo guardati insieme, scoprendo una rabbia, un ansia e un oppressione che non le avevi lasciato vedere.
Caro amico, ti scrivo per dirti che tua mamma sa. Sa ogni tuo segreto, per la prima volta dopo anni ti conosce. Ora sa che non fumavi davvero, ma che provavi ad attirare la sua attenzione, che adoravi davvero la scuola, e prendevi voti bassi a causa sua, sa che non ascoltavi solo quel Dannato trap da due soldi, ma anche le canzoni vere, quelle belle, che avevi imparato a suonare con la chitarra in camera mia. Sa che eri innamorato e che temevi lei non lo avrebbe accettato.
Ti scrivo per dirti che è scoppiata in lacrime e mi ha chiesto di conoscerlo.
È incazzato, lui, perché per dimostrare qualcosa ad una ragazza antipatica ti sei riempito di merda fino al collo. È incazzato nero, ha distrutto tutto. Poi è entrato in casa tua al mio fianco, e ha visto al donna che ti aveva terrorizzato per secoli, e lei lo ha lasciato stare per un po' in camera tua, e lui è scoppiato a piangere. Ha paura. Ho paura. Tutti ne abbiamo.
Lui sembra aver capito che io e te siamo solo amici, che non deve essere geloso. Si è scusato. Mi ha abbracciato. Ci stiamo vicini a vicenda, come prima facevo con te.
Mi scuso anche io, perché tua mamma dice che stai un po' meglio, ma ci hai messo tre mesi, e mi hai detto, "prima che crepo, dillo a mia mamma" e l'ho fatto, ma forse ora non crepi, e ti prego non farlo. Avevamo capito tutto male.
Tua mamma ti ama davvero, lui ti ama davvero, e io non so sopravvivere senza di te, non siamo solo una stupida alleanza.
Sei la persona a cui mi sono abituata a mandare messaggi a caso, selfie a caso, audio lunghissimi finiti in risate.
Mi sono abituata a prendere il pullman mandandoti un messaggio, e a litigare su quale ship fosse la più importante.
Sei il mio migliore amico.
Quindi si.
Caro amico, ti scrivo perché mi manchi, lui ti ama, mamma ti vuole bene lo stesso, e lei è una stronza.
E quando leggerai questa lettera tu starai bene o sarai morto.
In entrambi i casi, ti amiamo.
Solo, cerca di non morire.
È meglio amarti dal vivo.
Sempre tua,

la Luna.