Jacques Prévert
IL CONTESTO
Il Covid ci ha recentemente insegnato ad apprezzare ciò che diamo per scontato.
Ancor più, l'essere vicino alla morte credo dia una sorta di super potere di riuscire a centuplicare la nostra capacità di osservare persone, cose e movimenti intorno a noi per apprezzarne i particolari.
A quarantotto anni, Jacques Prévert fu molto vicino alla Signora nera con la falce perché, caduto da una finestra, rimase in coma per diverse settimane.
Nel 1951, tre anni dopo questo incidente, scriverà quella che probabilmente è considerata la sua più grande poesia.
Già eclettico artista, in qualità di autore di testi per teatro, cinema e televisione, non mancherà di regalare tante pagine in cui i versi vivono di una profonda capacità di osservazione.
IL TESTO
"I ragazzi che si amano"
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
CARO TESTO TI RISCRIVO...
"Piccoli gesti"
Tutto ciò che uno dei due sogna approda negli occhi dell'altro.
Chi si vuol perdere non ha remore nel remare nel mare di chi si ama
Gli amanti hanno il talento del sorriso ed è affascinante ammirarli
Lui arriccia una ciocca dei suoi capelli con un dito
Lei si abbandona sempre sulla sua spalle come un rito
Non sarà vero amore nelle grandi irripetibili gesta, ma nelle ripetizione di piccoli gesti.
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