IL CONTESTO

Tre difficili matrimoni, una variegata ricerca mistica e qualche ricorrente impasse psicologico.

Raggiungere la felicità con questo curriculum non è facile.

Hermann Hesse tentò il suicidio già a quindici anni nel 1892: la pistola si inceppò così come la sua giovinezza, poiché fu rinchiuso per diversi mesi in una clinica per ragazzi affetti da disagi mentali.

Problemi che ritornarono più avanti sotto forma di depressioni varie.

La storia dei suoi amori non furono più facili: primo matrimonio a ventisette anni con una donna più grande di otto che gli diede tre figli.

Unione con immediati alti e bassi che si concluse definitivamente con la separazione cinque anni dopo.

Secondo matrimonio di breve durata con una donna più giovane di lui di vent'anni e ultimo matrimonio a quarantaquattro anni nel 1931.

Anche la sua ricerca non fu semplice: figlio di un missionario, frequentò da bambino un seminario evangelico, da ragazzo fu conquistato dalla spiritualità francescana e da adulto si avvicinò al buddismo e all'induismo.

Una ricerca interiore che non si fece mancare nulla.

IL TESTO
"Felicità"

Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.

Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos'è pace.

Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,

Allora le onde dell'accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.

CARO TESTO TI RISCRIVO...
"Tutto e niente per caso"

Niente avviene per caso perché oriento ogni evento

Cerco in me e intorno ciò che mi succede
A caccia di distanti istanti in vicini astanti
Non voglio aver rimorsi da prendere a morsi

Tutto avviene per caso perché io non so cosa avverrà

Siamo desti senza saper che dista poco la felicità
Chi confina con cuore e anima non ha confini
Nulla faccio in fondo se non infondo gioia in me