Evocatore
Giuseppe cerca di circumnavigare il Suv che ha parcheggiato sulle strisce pedonali. Purtroppo senza successo. Recupera dal borsello il suo strumento di vendetta, apre il piccolo astuccio che porta sempre con sé ed estrae un affilato e lungo chiodo. Si piega leggermente verso la ruota del veicolo e con un colpo secco, col martelletto in dotazione nella trousse, regala un piccolo gesto d'amorevole astio verso il guidatore.
Non gli causerà un gran danno, nulla a confronto di quello che dovrà ora fare per poter raggiungere l'ingresso della libreria.
Giuseppe è un atleta di Wheelchair Freestyle, per fortuna sua. Se fosse capitato a qualcun altro sarebbe stato un vero problema. Di certo l'ameba del Suv queste cose non le può comprendere.
Con un abile gesto del braccio, e posizionando correttamente il peso del corpo, riesce ad appoggiare la prima ruota della sedia a rotelle sull'alto marciapiede. Un piccolo salto, un gioco di leve, e voilà!
La porta della libreria si spalanca con un piacevole scampanellio.
«Ecco qui l'attesa celebrità della serata»
Giuseppe sorride ancora prima di voltarsi riconoscendone la voce. Lunghe gambe sinuose avvolte in collant ricamati con piccole foglie, stivali al ginocchio e minigonna in pelle praticamente inesistente. La giovane Maestra dell'Occulto è tanto sexy quanto intelligente.
«Buonasera a te, Carlina» risponde il ragazzo fingendo un inchino.
Giuseppe scosta, a malincuore, il suo sguardo dall'insegnate per posarlo sui due ospiti della serata. Una graziosa fanciulla accompagnata da un signore di nazionalità indiana. Un lieve brivido di freddo, abbinato ad un sapore metallico che si espande sul palato, gli fanno comprendere all'istante che entrambi non sono esseri umani. O almeno non più, e da molto tempo.
«Giuseppe è il nostro promettente Evocatore» Carlina sorride con dolcezza al ragazzo appena maggiorenne, il quale le regala uno sguardo trasognato «La gentil fanciulla è Carmilla e col suo accompagnatore, il signor Yuvraj»
Entrambi salutano con un lieve gesto del capo.
«Vi prego seguitemi in un luogo più appartato» così dicendo Carlina precede i suoi ospiti verso il retro della libreria. Percorre un breve corridoio costellato da quattro porte per poi aprire la quinta, posta esattamente davanti all'ingresso.
Giuseppe si avvicina al tavolo e fissa Carmilla incuriosito, passandole accanto poco prima ha percepito un lieve odore di zolfo.
«Giuseppe caro, non contenerti. I miei amici sono qui per saggiare le tue doti. Quindi esprimi i pensieri che ti frullano nel capo in piena libertà» Carlina sfiora le dita del ragazzo, un lieve rossore appare sulle sue guance per una frazione di secondo.
Giuseppe si muove nervosamente sulla sedia, fa presa con le braccia e si solleva un poco per poi accomodarsi meglio. Socchiude gli occhi e si concentra su Yuvraj.
«Tu un tempo eri umano, ora sei un servo dell'oscurità. Non fai più parte della nostra specie anche se in parte lo sei» Giuseppe sposta la sua attenzione su Carmilla «Voi siete un enigma. Potrei definirvi una vampira ma... cos'è quello strano odore di zolfo che vi accompagna?»
Ragazzo mio, complimenti per le tue doti. Ma non apprezzo il modo con cui hai stortato il naso quando ha parlato di zolfo. Suvvia! Questi sono i modi beceri che usi per rivolgerti ad un Demone della mia levatura?
Carmilla alza gli occhi al cielo prima di parlare.
«Asmodeo preferirebbe che fossi più educato in sua presenza»
Giuseppe spalanca gli occhi «Il...il demone Asmodeo?»
Ah! Ora ci siamo! Il ragazzo è migliore di quanto si pensi! Sarà sicuramente un mio fan!
Carmilla sospira «Sì, lui»
Eh no cara! Presentami come si deve! Con tutti i miei titoli onorifici, con la deferenza che mi spetta. Sono l'unico e ineguagliabile demone della Lussuria! Inchinatemi e regalatemi i vostri gemiti di piacere.
«Bene» Yuvraj interviene cercando di riportare l'attenzione del ragazzo su questioni estremante pratiche «ora che abbiamo valutato le tue capacità, vorremmo farti una proposta»
Giuseppe si riprende all'istante «un Contratto?»
Carmilla rimane stupita dalla preparazione del ragazzo, Carlina deve averlo istruito a dovere sulla burocrazia oscura «Sì, vorremmo firmare con te un Patto»
«Un Patto non è un Contratto» risponde scocciato Giuseppe «il Patto è un accordo tra le parti, tipo io faccio qualcosa per voi e in cambio non mi ammazzate. Sinceramente, non ci guadagno nulla così» Giuseppe fissa sia Yuvraj che Carmilla «Voglio un Contratto, i miei servigi devono pur farmi guadagnare qualcosa. No?»
«Sei consapevole che un Patto non intacca la tua anima, mentre un contratto sì? Resterai legato per la vita con l'Essere con cui l'hai stipulato»
«Lo so, ed è quello che voglio» Giuseppe sorride.
Carmilla scorge un luccichio negli occhi di Carlina.
«Nella mia mente risiede, a causa di un disguido, il demone della Lussuria. Vorremmo porre fine a questa convivenza. E per poterlo fare tu dovresti replicare l'Evocazione di Asmodeo in determinate circostanze» Carmilla sbircia Carlina. Non si era sbagliata, la Strega di Milano trova tutto questo eccitante e divertente.
«Il mio Contratto dovrà prevedere, oltre che non perire nell'Evocazione, un patrimonio finanziario cospicuo e un aumento considerevole delle mie capacità di investitore. Inoltre voglio che mi si assicuri un posto di rilievo all'Inferno per quando saluterò la mia graziosa vita umana» Giuseppe sorride amichevolmente agli ospiti.
Il ragazzo ci sa fare Carmi cara. Per il posto all'Inferno posso provvedere io, non ha specificato il girone per cui posso posizionarlo come direttore di qualche mio locale. Per gli affari ha fiuto. C'è solo un piccolissimo problema, l'Evocatore precedente l'ho disintegrato... non dovrò fare lo stesso con lui? Il Contratto lo firmerà con te, sei sicura di volerti appioppare un'anima? Non mi pare che tu fossi interessata a codeste collezioni. O mi sbaglio? Del resto usufruisci del servitore di Papino e non ne possiedi uno tuo.
«Per non perire nell'Evocazione dovrei trasformarti» a Carmilla quest'opzione non piace. Ama la sua indipendenza e l'idea di dover condividere l'eternità a stretto contatto con un altro essere la preoccupa.
«Un servitore?» Giuseppe pare dubbioso.
«Esatto. Ma non amo condividere i miei spazi. Per cui non aspettarti una convivenza» Carmilla si morde il labbro. Questa situazione proprio non le piace.
«Posso pensarci con calma?» Giuseppe sembra poco convinto.
«Hai tre notti di tempo» Yuvraj si alza suggerendo così la fine delle contrattazioni.
Menomale che ho bruciacchiato solo un Evocatore e gli altri non erano che normali parassiti, altrimenti chissà quante altre richieste assurde avremmo dovuto esaudire. Ci trattano come se fossimo il genio della lampada!
Oº°'¨ Spazio Autrice ¨'°ºO
Wheelchair Freestyle è una disciplina sportiva esistente ( ◠‿◠ ) vi invito a vedere questi spettacolari video:
https://youtu.be/AUUVfPy0UgI
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