Il pavimento della palestra era leggermente sporco a causa della festa del giorno prima, questo era quello che Ender avrebbe notato se avesse usato gli occhi ma era la mente a dominare il corpo della felina.

Era immobile sembrava una statua, diventare boxer o restare inserviente?

Normalmente avrebbe accettato la proposta di Ely senza pensarci ma c'era qualcosa che la tratteneva, qualcosa che le impediva di dire di si, qualcosa che non sapeva, ma di sicuro era qualcosa legato alla House of Boxe.

Ma cosa?

Tanya, Sharka e chissà quanti altri iscritti la trattavano come fosse un gradino sotto di loro, non aveva mai occasioni per usare le attrezzature e il suo sogno era salire sul ring con la folla intorno che l'acclamava e un avversario che la fissava speranzoso di batterla.

"Blake".

Fudgy mise una mano sulla spalla destra dell'inserviente facendola saltare per lo spavento.

"Signora Eller mi scusi pensavo".

Disse velocemente per poi iniziare a pulire.

"Nel mio ufficio subito".

Ender seguì la simile sulle scale grigie per poi oltrepassare la porta marrone, Fudgy si sedette dietro la sua scrivania marrone.

L'inserviente rimase qualche istante in piedi ad osservare le foto del suo capo con sua sorella entrambe con i guantoni.

"Siediti".

La gatta seduta indicò la sedia nera dall'altro lato della scrivania.

"Sei qui da tre anni e in tutto questo tempo non ti sei mai fermata a pensare mentre pulivi...che cosa ti tiene la mente occupata?"

Ender prese un bel respiro e iniziò a raccontare.

"...così ci ha portati nella sua palestra Anatomy's Boxing e ci ha fatto l'offerta di essere suoi pugili".

"Ely...mi è familiare ma allo stesso tempo sconosciuto".

Fudgy si alzò dalla sedia e raggiunse la finestra che dava sulla palestra.

"Pensavo che il tuo obiettivo fosse combattere, perciò mi chiedo perché sei ancora qui?"

"Non lo so io ci sto pensando e...".

Fu in quel momento che la gatta realizzò.

"E?"

"Il motivo è lei signora Eller".

"Pensi che non ti lascierò andare?"

"No no tutt'altro, ma lei è stata l'unica gentile con me qui dentro e se me ne andassi mi sentirei una traditrice".

Fudgy aveva dato un lavoro alla gatta non era come stare in ufficio ma era pur sempre un lavoro pagato.

La proprietaria si sedette sulla scrivania e guardò la gatta nera.

"Ender sei una persona che pensa agli altri forse anche troppo, questa è una tua scelta non farti sviare né da me, né da Tanya o Sharka, né da chiunque altro".

La gatta bicolore fissò la simile.

Pochi minuti dopo Ender aveva preparato la sua borsa e si dirigeva all'uscita.

"Inserviente devi pulire il mio sacco".

Disse Tanya mentre ghignava, Ender la guardò per un attimo e poco dopo afferrò il suo scopettone e si diresse verso l'equina con un sorriso sulle labbra.

"Quante mani hai?"

Chiese la gatta.

"Due, che c'è non sai più contare?"

Chiese Tanya mentre rideva.

"Be allora...pulisci tu".

Ender lanciò lo scopettone addosso il cavallo che lo ricevette sul ventre, poco dopo era inginocchiata e respira affannosamente.

"Ti facevo più veloce".

Disse la gatta per poi voltarsi.

"Quando torni te la faccio pagare".

Disse Tanya mentre tossiva.

"Tranquilla non torno".

"Che c'è? Hai paura?"

La gatta si voltò e si avvicinò alla boxer.

"L'unico motivo per cui non ho mai risposto a te o a chi mi offendeva era solo perché non volevo perdere il posto, ora non ho più questo vincolo perciò ascoltami bene: sei testarda, hai tanti muscoli ma un cervello grande quanto un granello di polvere e sei insopportabile, detto questo ciao".

La gatta si voltò.

"Come osi?"

Ender sbuffò e si rigirò verso Tanya.

"Be vediamo oso perché forse questa è la mia vita e di certo non sei tu a scegliere al posto mio anche perché le tue scelte sarebbero stupide e inutili conoscendoti ora io avrei da fare se vuoi pulisci il sacco...dimenticavo a malapena sai parlare...perciò goditelo sporco".

Ender si voltò e finalmente uscì verso la sua nuova vita.

CIAO A TUTTI spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.