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Parte 5

Era ancora seduto su quel tetto a rimuginare sul suo passato quando quella piccola ombra dove si era rifugiato improvvisamente era diventata più estesa e solo quando alzò lo sguardo si accorse della figura ferma in piedi d'avanti a lui.

-Nerd.

Non una parola uscì dalla sua bocca, non un suono, solo uno sguardo che dal basso si alzava fino ad arrivare a due occhi rossi più delle fiamme.

-Cosa significa tutto questo?

La sua testa si riabbassava fissando quel cemento bollente colpito dai raggi del sole.

-Kacchan, come mi hai trovato?

-Non ha importanza, non è questa la risposta che volevo.

-Non so di cosa tu stia parlando.

Il silenzio che calò in quei secondi fu pesante come sostenere un sasso di un peso troppo eccessivo. La sua testa si abbassò ulteriormente e le sue palpebre si chiusero.

-Sono due giorni che sei sparito senza dare almeno un cenno che stavi bene.

-bhe ora ti sei accertato che sono ancora vivo. Puoi tornare a casa Kacchan, fra qualche giorno tornerò tranquillo, la missione è quasi conclusa.

Aveva ancora gli occhi chiusi per riuscire a vedere lo sguardo del ragazzo di fronte a lui e non si accorse che un velo di rabbia si percepiva in esso.

Le sue narici cominciarono a pizzicare sentendo odore di nitroglicerina e non fece in tempo ad alzare la testa che un potente colpo seguito da un enorme boato lo scaraventatò verso la porta delle scale, sfondandola.

Si ritrovò in mezzo a ferro e polvere che si alzava per via del muro sfondato e ancora stava sputando granelli di cemento quando lo vide piazzarsi di fronte con gli occhi incandescente più che mai.

-K - Kacchan ma cos..

-Non hai risposto alla mia domanda.
Cosa significa tutto questo?

E quel quaderno gli fu lanciato senza delicatezza vicino ai piedi.

I suoi occhi si sgranarono mentre si alternavano fra il ragazzo e l'oggetto lanciato a terra.
Quella sera a causa del suo stato d'animo l'aveva dimenticato sul tavolino e ora era lì d'avanti a lui e ora lui sapeva.

-Kacchan I-io.

-io un cazzo nerd.

Le sue mani erano piene di scintille pronte ad esplodere mentre quella nitroglicerina si accumulava.

Guardava il ragazzo a terra fra le macerie e una forte e dolorosa stretta al cuore gli fece diventare gli occhi lucidi e il caramello bruciato si sprigionò come non mai in quel luogo.

Era così devastante quell'odore.

-Kacchan ti prego, no-non

-Voglio la verità nerd, parla. È tutto vero?

Si era a malappena alzato e cercava di tapparsi il naso per non essere sopraffatto da quei feromoni. Lui non poteva arrendersi e farsi sottomettere da quell'aroma o le conseguenze sarebbero state gravi, ma era così difficile.

-T-ti prego fermati. B-blocca il t-tuo istinto Kacchan, a-altrimenti....

-Altrimenti cosa? Farai uscire la bestia che nascondi da anni? Mi hai mentito per tutto questo tempo senza nemmeno chiedere un mio parere e per cosa? Per il mio bene? O per il tuo?

L'odore di caramello bruciato si astese a tal punto che tapparsi il naso era inutile e fece appello a tutto il suo autocontrollo per non cedere ma era così intenso che non poté fare a meno che respirarne l'essenza. Lui doveva resistere non poteva desiderare di sottomettere la persona più importante della sua vita.

Un 'altra ondata di feromoni gli arrivò dritto alle narici e fu in quell' istante.....

Menta.

Un forte odore di menta si mischiò al caramello arrivando al biondo come una scarica elettrica e le gambe gli cedettero finendo in ginocchio.

-OMEGA!

Era la prima volta che pronunciava quella parola direttamente all'oggetto dei suoi desideri e si era sentito soddisfatto e pieno. Il vederlo così, gli provocava piacere, si lui desiderava la sua sottomissione.

-OMEGAAA.

Un 'altra scarica elettrica attraversò la schiena di quel biondo è una strana sensazione nel sentirsi chiamare in quel modo lo fece involontariamente gemere, cosa che fu notata dal verdino che si sentí soddisfatto.

Si avvicinò lentamente senza staccare lo sguardo da quegl'occhi fiammeggianti e quando gli si piazzò d'avanti, la sua mano andò a sfiorare quei capelli sparati che tanto aveva desiderato toccare ed erano così morbidi e a quel tocco un altro gemito uscì da quella bocca e un senso di dominio si fece strada nell'alpha.

-Omega, cosa vuoi?

-A- alpha. Il mio al...

Il dito del verdino si posizionò fra quelle labbra carnose fermando quella parola cercando di avere ancora un briciolo di buon senso.

-Ti prego Kacchan, fermarmi.

E quelle lacrime cominciarono a scendere senza ritegno.

-Non voglio farti del male. Ferma i tuoi feromoni ti p-prego, io farò lo stesso. Non resisterò per molto.

Quelle parole arrivarono dritte al cuore del biondo che non sapeva se essergli grato o mandarlo a quel paese e quando il peso di quei feromoni si affievolí, si alzò voltandosi ed incamminandosi verso l'uscita, una sensazione di vuoto affiancata da angoscia gli fece salire un groppo alla gola e dovette fermarsi mentre asciugava le lacrime che scendevano senza premura col braccio.

Sentí due forti braccia circondarlo e stringersi a lui da dietro e quel respiro affannato che batteva sul suo collo perché quel volto gli si era appoggiato così vicino.

Lacrime.

Calde lacrime sentí scivolare sul suo collo e parole sussurrate gli arrivarono alle orecchie.

-Kacchan, perdonami, non volevo. Ho tentato di proteggerti sapendo che tu non mi sopportavi, e sapevo anche che il solo fatto che tu fossi omega ti aveva devastato e non ci sono riuscito a dirtelo. Non ce l'ho fatta.

-Alpha, omega. Tsz. Mi sono rotto il cazzo di questi geni.
Dimmi nerd se non fossi il tuo soulmate, se non esistessero questi secondi geni, saresti attratto da me?

Un volto ancora stupito a quella domanda era ancora appoggiato nell'incavo del suo collo.

-Cosa mi stai chiedendo Kacchan?

-N-nulla lascia stare, me ne vado.

Ma non un passo riuscì a fare poiché la stretta si fece più intensa.

-Non voglio lasciare stare. Vuoi una risposta?

Restò in mobile col fiato sospeso aspettando quelle parole con un nodo in gola.

-Anche se fos....

-Si!

Spalancò gli occhi sperando di non essersi sbagliato.

-Cosa mi rappresenta? Un si può significare tante cose.

-Vero. Ma il mio "SI" sta per questo.

E morbide labbra si posarono su quel collo incominciando a dare piccoli e dolci baci che non erano indifferenti al biondo che inarcò la testa di lato per assaporare di più quella sensazione e una mano risaliva alla ricerca di un altra mano che si intrecciò ad essa.

Non un odore si espanse nell'aria, in quel momento erano solo loro, nessun Alpha e nessun omega.

Piano piano quei baci risalirono dal collo fino ad arrivare al mento mentre il biondo si voltava per guardare quegl'occhi che conosceva alla perfezione e quei piccoli baci non smettevano e si sovrapponevano a quel nome sussurrato con desiderio.

Una delle mani che lo cingeva risalí fino al accarezzargli la guancia e bloccarlo mentre la bocca del verdino era ad un soffio dalle sue labbra e solo una frase uscì dalla bocca del nerd.

-Kacchan, se avessi dato retta solo al mio gene, saresti stato mio da tanto ma il rispetto e l'amore che provo per te da quando eravamo bambini, mi ha fatto sorvolare anche il bullismo che mi hai fatto. Ti ho sempre amato.

E non aspettò risposta.

Le loro labbra si unirono e un bacio profondo e pieno di passione fece battere i loro cuori.

Rimasero senza fiato prima di staccarsi ansimando ed erano ancora stretti l'uno all'altro quando il biondo poggiò la sua fronte a quella del nerd.

-anch'io.

-cosa?

-anch'io ti ho sempre amato, ma....

Un sorriso sbucò sul volto del verdino mentre gli occhi brillarono di una luce nuova.

-shhhhh, lo so, non serve.

Un odore dolce di caramello mischiato alla menta si fece strada intorno a loro, ma stavolta niente bruciato, niente fondente solo quei dolci aromi che riempirono i loro cuori.

-Ora che si fa nerd?

-Direi di andare a casa, farci una doccia e risolvere una questione sospesa da tempo.

-sarebbe?

Un grosso ringhio uscì dalla gola del verdino e due canini si piazzarono d'avanti ai suoi occhi e una voce decisa e possessiva pronunciò quelle parole con tale fermezza da farlo sentire così bene per la prima volta in vita sua.

-Non ho più alcuna intenzione di temere che qualcuno possa portarti via da me, sai che ho dovuto terrorizzare un bel po' di gente per causa tua. Ora farò in modo che tutti sappiano a chi appartiene dinamight.
Quindi preparati a sentirti addosso anche l'odore di menta e soprattutto preparati a darmi minimo una decina di cuccioli tutti splendidi come te, perché non ne avrò mai abbastanza di farti mio.

il biondo lo afferro per il colletto della divisa e lo attirò a se in un bacio così pieno di passione che una risposta sarebbe stata superflua.

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