Scappo da una cosa non ben definita, è tutto scuro e la cosa mi impaurisce ancora di più, sembra di stare nel nulla ma in realtà in quel nulla sembra ci siano tutte le mie paure più profonde. Cerco di non girarmi ma la tentazione è forte quasi quanto la mia curiosità di sapere che mi sta inseguendo. Cerco di correre il più veloce possibile, ma sembra che la cosa velocizzi sempre di più fino a quando non sento il suo fiato sulla spalla. Ho paura e sto sudando freddo, la mia fronte è completamente bagnata, quasi quanto la mia schiena e le mie mani sempre più sudate e le mie gambe sempre più pesanti e doloranti, cado e mi giro di scatto per vedere cosa mi sta inseguendo, un uomo sui cinquanta mi salta addosso ed emanava una puzza fastidiosa. Urlo.
"Che cazzo è successo!?" Damon entra di scatto aprendo la porta e io mi ritrovo per terra, sudata e lacrimante.
"Niente...niente, ho solo avuto un incubo" balbetto, lo guardo e lui mi da una mano ad alzarmi "scusa se ti ho svegliato" mi metto sotto le coperte e lui si mette vicino a me "tranquilla, non dormivo" dice a bassa voce, si mette sotto lo coperte con me ed io chiudo gli occhi cercando di dormire, ma avere i suoi occhi su di me non è d'aiuto.
Dormire tra le braccia di un uomo che ho appena conosciuto non è la miglior cosa, ma Damon mi ispira sicurezza e mi sento al sicuro vicino a lui, penso che lui non potrà mai farmi del male.
"Starò qui fino a quando non ti addormenti" lo ringrazio e sento il suo braccio stringermi sulla vita, i suoi movimenti sono ben pensati e lenti, e mi abbraccia come se dovesse chiedere il permesso.
Cerco di non ripensare al sogno di prima e mi addormento.
6.40
Oggi non ho lezione, ma mi sveglio comunque presto. Mi giro dall'altra parte del letto e guardo Damon dormire, ha un viso angelico quando dorme. Sembra un adulto bambino.
"Non fissarmi in quel modo, so di essere sexy ma non devi farmelo pesare" sorrido e mi chiedo come faccia ad accorgersi di tutto!
"Come fai a sapere che ti sto fissando?" Chiedo sorridendo e lui apre gli occhi "beh, sento i tuoi occhi su di me" sorride e mi mette una ciocca di capelli dietro all'orecchio "non voglio alzarmi" dico con un sorrisetto che io ritengo divertente "Non siamo obbligati a farlo" dice girandosi dall'altra parte. Ci rimango male, per mia sorpresa ci rimango male, non voglio che si giri, voglio vedere i suoi occhi. Mi giro anche io e guardo il cellulare, mi ricordo che Jack sarebbe dovuto arrivare questo venerdì sera, e non so se farlo venire o chiedergli se può darmi un po' di tempo, non mi va di raccontargli la storia di Klaus, perché per come è fatto mollerebbe tutto e verrebbe qui ad ammazzarlo.
Jack! Non è che potresti venire la prossima settimana? Ho tantissimo da studiare e voglio passare al meglio questo giorni con te...rispondi al più presto. Ti voglio bene.
Poso il telefono sul comodino e guardo il soffitto aspettando che Damon si giri per parlare di qualcosa o per fare qualcosa. Mi sembra assurdo aver dormito nel letto con lui...con una persona che non conosco benissimo, ma che mi sembra di conoscere da una vita. Penso che lui sappia tutto di me, perché basta guardare i miei occhi...cerco sempre di nascondere tutto, come dire, di creare un muro ma in realtà i miei occhi dicono altro e sento di essere un libro aperto. Non sono come lui, lui riesce a nascondere i suoi pensieri e non riesco a decifrare bene la sua persona.
Decido di alzarmi e vado a lavarmi, mi faccio una doccia e mi lavo i denti.
Damon sta seduto sul letto senza maglietta e con un paio di pantaloni neri aderenti, lo fisso per un secondo e lui se ne accorge ma non dice niente per non mettermi in imbarazzo.
Esco dalla camera e incontro Stefan che mi guarda con una faccia sbalordita "Ei, come stai?" Dico di stare bene, ma in realtà ho ancora paura paura di tornare a casa, lui sorride ma subito dopo si incupisce.
"Buongiorno fratellino" dice Damon con aria sensuale uscendo dalla mia camera, non voglio nemmeno sapere che cosa possa aver pensato Stefan quando Damon è uscito dalla stanza.
"Come mai già in piedi? Sono solo le 7:30..." Guardo Damon che in conseguenza guarda Stefan con aria stranita e sexy "Camera tua non è quella" dice Stefan avvicinandosi a Damon con aria infastidita, scendo le scale velocemente e mi metto seduta sul divano, non voglio essere motivo di litigio tra loro due e se devo creare problemi sono pronta ad andarmene.
Damon e Stefan scendono insieme le scale e si vede che non si sopportano, io mi alzo e li guardo.
"Ho deciso di togliere il disturbo, non voglio essere motivo di litigio tra voi due e poi non voglio disturbare...posso cambiare la serratura o trovare un nuovo appartamento, non voglio creare nessun tipo di problema" sorrido "no, tu non vai da nessuna parte!" Mi dice Stefan abbracciandomi, Damon se ne va in cucina.
"Posso farti una domanda un po' diretta?" Mi chiede Stefan mentre ci sediamo sul divano, io annuisco è già capisco cosa vuole chiedermi.
"Cosa ci faceva Damon nella tua stanza?" Abbasso lo sguardo sorridendo è noto che l'espressione di Stefan si trasforma come se mi volesse dire: che cazzo ti sorridi!
"Stanotte ho avuto un incubo e mi sono messa ad urlare, Damon mi ha sentito ed è venuto da me poi si è addormentato, ma non è successo assolutamente niente!" Sembra rilassarsi "come mai questa domanda?" Chiedo a Stefan cercando di capire per qualche motivo voglia sapere che cosa faccio la notte con Damon, sembra geloso ma non capisco perché dovrebbe esserlo "no niente, era per sapere" sorride e mi guarda negli occhi "cosa hai sognato?" Mi dice prendendomi le spalle e facendomi sdraiare sulle sue gambe "non il capito bene il sogno, ma faceva paura. Qualcuno o qualcosa mi seguiva e io correvo, ma le gambe erano sempre più lente fino a quando quel mostro non mi ha preso. Era un uomo sulla cinquantina, ma sembrava avesse una faccia familiare" non mi piace molto ricordare i sogni brutti che faccio, ma avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
"Forse è dovuto a quello che è successo con il tuo ex l'altra sera. Quando ti ho vista ieri mi è preso un colpo, ucciderei un uomo così! Hai pensato di denunciarlo alla polizia?" Non avevo pensato di denunciarlo, ma forse era la cosa migliore da fare anche se lui potrebbe vendicarsi "Si sarebbe la cosa migliore da fare, ma lui potrebbe vendicarsi e ho paura...è successo altre volte ma mai così, puzzava di vino e aveva gli occhi rossi..." Dico ripensando a quella sera, i lividi mi fanno ancora molto male e mettermi seduta mi fa ancora più male "Damon mi ha controllato e dice che non sono gravi per fortuna" Stefan mi sorride e mi dà un bacio sulla guancia "sei al sicuro qui con noi, Damon ed io faremo di tutto per proteggerti" sorrido "nessuno si è mai comportato così con me, siete delle persone veramente gentili calcolando che mi conoscete da così poco!" Stefan mi abbraccia e lui ha un buon profumo, è una delle cose che noto per prima e lui ha veramente un profumo buonissimo.
Anche Stefan è molto sexy, ma sembra molto più dolce di Damon ed effettivamente la mia prima impressione è quella, Damon sembra una persona incapace di amare o forse ha solo paura di farlo, non lo so. So poco sul suo conto e mi piacerebbe scoprire di più, mi piacerebbe scoprire perché Stefan è Damon si odiano o perché Damon ha quel l'opinione sulla medicina.
"Avete tantissimi libri, la maggior parte sembrano vecchi...di chi sono" giro per casa a guardo quasi tutte le librerie piene seppe di libri "la maggior parte sono dei nostri nonni, dei nostri genitori oppure di alcuni antenati. Alla nostra famiglia piace molto tenere le cose da parte, molte di questi libri sono originali e hanno più di cento anni...a me e a Damon piace molto leggere e averli in bella vista" tocco la copertina di ogni singolo libro è noto che non c'è neanche un filo di polvere.
Sembrano così uguale eppure sono così diversi.
Fine capitolo.

Scusate se non è un gran che questo capitolo, ho avuto un problema a casa e l'ho scritto velocemente. Mi dispiace tanto e vi giuro che non succederà più.
Vi ringrazio di nuovo per i messaggi sia in privato che sulla bacheca, siete così gentili! Vi adoro!!!
❤️❤️