Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 20

- L'altro braccio(*) funziona, sai? -

Gli faccio la linguaccia e poggio il bicchiere sul vassoio accanto al letto. Ripete questa stupida frase ogni volta che cerco di imboccarlo o di dargli da bere.

L'intervento per estrarre i proiettili è andato bene ma non di è ancora rimesso del tutto e anche il dottore gli hanno detto che dovrà sforzarsi il meno possibile. Ovviamente, lui insiste nel dire che non ha bisogno della balia e che può fare tutto da solo nonostante lo contraddicano le smorfie sul suo volto ogni volta che tenta di muoversi. Maschi.

- Sei pazzo, figliolo? -

La voce dura e roca di suo padre ci fa sobbalzare entrambi. Ci giriamo entrambi verso la porta dove sono comparse le figure dei genitori di Harley. Mi alzo frettolosamente lasciando il posto vicino al letto per far spazio ai signori Colton e mi piazzo in un angolino.

- Papà, mamma - li saluta il figlio raddrizzandosi meglio sul letto . La donna si lancia subito verso il mio ragazzo stritolandolo in un abbraccio talmente forte che sento soffocare per lui.

- Mamma, così non respiro e mi stai facendo male - dice Harley con voce strozzata ma con una nota di divertimento.

- Chiudi il becco, sono quasi morta sl pensiero che non avrei più potuto riabbracciarti -

Lo stringe, per quanto sia possibile, ancora di più a sé e Harley ricambia nonostante il dolore. La donna si lascia sfuggire un singhiozzo e il figlio la rassicura sussurrandole che sta bene.

- Mi dispiace averti fatto preoccupare - dice rivolgendosi anche al padre il quale risponde con un leggero cenno del capo e un sorriso.

Sorrido malinconica di fronte a quella scena e penso alla mia famiglia che non è minimamente paragonabile alla sua: i signori Colton si sono precipitati non appena hanno preso ciò che era successo al figlio mentre, benché io non abbia niente di grave, non c'è nessuna traccia dei miei. Cavolo, sono stata rapita e minacciata, conterà pur qualcosa!

All'improvviso mi sento di troppo e penso che sia meglio uscire e lasciarli soli.

- Hanna -

Prima che possa girare la maniglia Harley mi chiama costringendomi a voltarmi verso di loro.

- Vi lascio soli. Torno dopo, magari - spiego indicando la porta.

- Aspetta prima.. Mamma, papà lei è.. -

- Una delle allieve più brillanti della nostra università. È un piacere rivederla signorina Winter - finisce il padre per lui.

- E la mia ragazza - aggiunge fiero il figlio.

- Salve, preside Colton. Signora Colton -

- Abituati a darmi pure del tu e chiamarmi Marianne, cara. Ho l'impressione che ci vedremo molto spesso - dice la signora Colton sorridendomi dolcemente e alludendo alla mia relazione con suo figlio.

- Immagino che sia lei la causa per cui ti trovi qui -

Il padre prende di nuovo parola rivolgendosi al figlio e io arrossisco per la vergogna sentendomi in colpa. Probabilmente non appena i suoi sapranno come sono andate realmente le cosa mi impediranno di frequentarlo ancora.

- Non è stata colpa sua - spiega Harley. - Semmai il problema è la mia impulsività. Hanna non centra, papà -

L'aggressività e la prontezza con cui ha preso le mie difese sembrano stupire non solo me ma anche i suoi genitori che per un attimo lo guardano a bocca aperta.

La prima a riscuoterai è la madre che si gira di nuovo verso di me rivolgendomi un altro sorriso. Quella donna sorride in continuazione, sta seriamente cominciando a spaventarmi.

- Potremmo invitarla a qualche cena di famiglia. Per esempio questa domenica. Che ne dici, cara? - chiede piegando la testa di lato ma non mi da il tempo per rispondere che aggiunge: - Per allora Harley dovrebbe essere già uscito, giusto? Avevo intenzione di preparare qualcosa di orientale. Ma se a te non piace dimmelo pure, cara, sei tu l'ospite! -

Oh mio Dio, questa donna è un uragano.

Sgrano gli occhi allarmata e mi guardo intorno in cerca dell'aiuto di qualcuno.

- Dalle tregua mamma - interviene Harley con aria divertita. Marianne si porta una mano alla bocca rendendosi conto di aver esagerato.

- Oh, scusa cara, mi sono lasciata prendere la mano. È solo che Harley non ci ha mai presentato nessuna come la sua ragazza, le uniche che vedevo con lui erano quelle che entravano la sera e uscivano la mattina dalla sua stanza -

- Mamma - .Harley geme frustrato. - Non credo che ad Hanna interessi -

- Cosa? Era ora che ti trovassi una ragazza per bene e la smettessi di frequentare quelle poco di buono - risponde ammonendolo. - Trattala bene. Si vede che lei è speciale -

-Lo so -

Marianne mi sorride ancora una volta e io sento salire nuovamente quella sensazione di disagio e inadeguatezza. Vorrei avere anche io il legame che hanno loro con la mia famiglia. E invece probabilmente non sono neanche a conoscenza di ciò che mi è successo.

- Ci penserò, signora Colton - rispondo all'improvviso all'invito a cena. - Ora vado a prendere qualcosa da bere -

Mi affretto ad uscire e a chiudere la porta dietro di me. Quella di prendere qualcosa da bere era solo una scusa ma penso che lo farò davvero.

- Oh, tesoro! -

Fermo i miei passi all'udire quelle parole che credo siano riferite proprio a me visto che nel corridoio ci sono solo io a parte qualche infermiere.

Dopo tutti i 'cara' della madre di Harley ne ho abbastanza di nomignoli o appellativi e mi giro sbuffando verso la persona che mi ha chiamato.

- Mamma? -

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro

Tags: