Capitolo 15
• Flashback •
- Saresti dovuta venire alla festa ieri - mi dice Seth mentre camminiamo in corridoio. - È stato uno sballo -
Scrollo le spalle indifferente. - Mi sono divertita ugualmente - mormoro.
- Certo, sai che divertimento studiare - ribatte ironicamente.
Non gli rispondo e non accenno neanche a tutto quello che è successo la sera prima con Harley. Non riesco ancora a credere di aver perso la verginità con lui. Ne ho parlato solo con Evelin stamattina prima di entrare in classe e lei era entusiasta per me.
- Cammini in modo strano - constata Seth. - Che cosa hai combinato? - chiede sospettoso.
- N-niente - balbetto arrossendo di botto e cercando di migliorare il passo.
Stamattina mi sono svegliata con questo dolore tra le gambe e sola nel letto.
Quando ho capito che Harley se ne era andato nel cuore della notte, un senso di delusione mi ha fatto quasi scoppiare a piangere poi però ho pensato che questo è il grande giorno del test e che probabilmente è tornato a casa per prepararsi.
- Farò finta di crederti - risponde guardandomi diffidente.
Ci dirigiamo verso il mio armadietto che è proprio di fianco a quello di Evelin. È così che ci siamo conosciute e siamo diventate amiche.
- La sua lingua non è sempre infilata nella bocca di qualcun altro - borbotta guardandola appoggiata al suo armadietto mentre si scambia 'effusioni' con l'ennesimo ragazzo.
- Seth - lo rimprovero sul suo commento rivolto ad Evelin.
- Cosa? È la verità - si difende. Lo guardo male: Evelin è la tipica ragazza che piace ai ragazzi; fisico perfetto, occhi verdi, lunghi capelli neri e capitano delle squadra delle cheerleader. È anche piuttosto.. espansiva con le persone soprattutto con il sesso maschile e devo ammettere che alle volte mi ritrovo ad essere gelosa di questo. Ma è anche una buona amica.
Accelero il passo sorridente verso di lei che finalmente si è staccata dal ragazzo. Il mio sorriso comincia a scemare e rallento fino a fermarmi in mezzo al corridoio tanto che Seth mi viene addosso spingendomi in avanti.
- Hanna, perché ti sei fermata? - mi chiede ma io lo ignoro tenendo gli occhi fissi su Harley il quale ha ancora le mani intorno ai fianchi della mia migliore amica che invece ridacchia civettuola.
- Harley Colton.. Davvero una bella coppia - dice Seth ironico facendo una smorfia.
Sbatto più volte le palpebre incredula e l'unica cosa che mi viene da fare è girarmi e correre lontano da loro.
• Fine flashback •
- Hanna..- sussurra Ashlyn portando una mano sul mio braccio. Evelin mi sta guardando mentre bacia il mio ragazzo e le sue braccia sono avvinghiate intorno al suo collo. Uno sguardo fiero e trionfante.
Deglutisco e ricaccio indietro le lacrime.
- Ho bisogno di un po' d'aria - mormoro con voce spezzata. Non sono sicura che mi abbia sentito ma non importa, devo andare via di qui. In fretta esco dalla palestra e quando mi ritrovo fuori l'aria fresca mi scompiglia i capelli. Mi fermo sul marciapiede e mi circondo con le braccia in modo da attutire il freddo che sento e non parlo della temperatura ma del gelo che sento dentro.
- Hanna -
Ashlyn mi chiama da dietro e si ferma a pochi passi da me. Non le rispondo e non mi muovo ma mantengo lo sguardo verso un punto indefinito davanti a me.
- Mio fratello è un idiota - esclama arrabbiata. La prima lacrima mi scende sulla guancia e tiro su col naso.
Seth aveva ragione, non avrei dovuto fidarmi. Ma io come una stupida ho voluto credere di nuovo alle sue parole. Ci sono ricascata e ora ne pago le conseguenze.
Sento un urlo strozzato e mi giro verso Ashlyn proprio nel momento in cui cade a terra con un tonfo e dietro di lei appare una figura con in mano una bottiglia.
- Ashl.. -
Non faccio in tempo a completare il nome che qualcuno mi afferra per la vita mettendomi una mano sulla bocca per impedirmi di urlare. Mi solleva con estrema facilità e nonostante cerchi di divincolarmi mi spinge in una macchina.
La mano si sposta coprendomi anche il naso e porto le mani al suo polso per staccarla. Mi ha coperto con un fazzoletto e mi sento mancare l'aria tanto da andare in iperventilazione per riuscire a respirare.
Nonostante tutti i miei sforzi non riesco a liberarmi e lentamente le forze mi abbandonano. Le mie palpebre si fanno pesanti e diventa tutto buio.
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