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8- Non è il mio mondo.

Narratore.

Nessuno si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi in quella situazione.
Seth e Gabriele di rivedere due persone che avevano visto morire davanti ai loro occhi e, Sascha e Stefano, di rivedere i loro cari dopo essere quasi sopravvissuti alla morte.

Dopo quella fatidica domanda che Stefano aveva posto al Conte Sascha, non sembrava nemmeno lui tanto convinto e sicuro come dimostrava di esserlo.

Stare lì con loro significava mettere sul serio a rischio le loro vite.

"Rimanete qui"disse Gabriele come per pregarli.

Stefano guardò Seth e Gabriele in silenzio, mentre Sascha ancora decideva il da farsi.
Cosa fare?

"Avete i vostri problemi da risolvere qui"Rispose Sascha con una fermezza calcolata.
Nemmeno lui riuscì a capire da dove derivava.

"Lo sappiamo benissimo, ma voi non potete di certo scomparire come siete comparsi. Vi abbiamo visto, pretendiamo delle spiegazioni. Voi siete morti. Abbiamo sepolto i vostri dannati corpi e ora volete andarvene, così."Seth stava per arrabbiarsi sul serio e in cuor suo sapeva di avere la ragione.

"Seth, tu non puoi capire-"iniziò Stefano stringendo il suo arco.

"Tua figlia, chiede di te ogni giorno-"

"L'ho rivista Diana. Lo so Seth, ma rischierete la vita inutilmente, il supremo ci cerca dappertutto, e se dovesse sapere che voi avete parlato con noi, sareste torturati. Tutti. Non possiamo permetterci che accada, chiaro?"Chiede Stefano ai due.

"No, non capisco. Cosa cambia?-"Gabriele era deciso,

"Ravanello, siamo ufficialmente morti, cosa pensi? Che tornando indietro come se niente fosse mai accaduto risolveremmo qualcosa?"

"Non ho detto questo Sascha, dico solo che ora che siete qui possiamo risolvere i casini più velocemente. Siamo cinque teste pensanti, inclusa quella di Milly. Ci fanno pressioni su tutti i confini, il supremo ha creato una setta di fanatici qui tra gli esseri umani normali al solo scopo di rallentarci, siete qui, non dico di farlo sapere al mondo intero, ma andiamo Sascha, hai sicuramente più esperienza di tutti noi."Dice Gabriele.

Sascha ascoltava e non spiccicava parola, ancora troppo intento a pensare al da farsi.

"Ho un piano, ce l'ho pronto da sempre. Trovatevi... Tra sette giorni alla mia residenza estiva, non dite niente a nessuno."

Seth stava per dire qualcosa, ma i fratelli si scambiarono uno sguardo d'intesa, come se Sascha gli avesse detto e rassicurato che avesse tutto sotto controllo.

"Ma in sette giorni può accadere di tutto... "Dice Gabriele.

"E Che accada quello che deve accedere. Dobbiamo pazientare. Il supremo ha paura e noi gli mostreremo che ha perfettamente ragione. Stefano, andiamo" Seth e Stefano si rivolsero finalmente uno sguardo e dopo di che Stefano creò un portale per andarsene.

Gabriele's pov

Avevo notato subito lo sguardo di Seth a Stefano.
E non ero l'unico a quanto pare.
Sascha teneva stretto l'impugnatura della sua spada e per poco distolse lo sguardo.

Dopo che i due se ne andarono, al primo tentativo di Seth di comunicare con me, lo bloccai immediatamente.

"Torna al tuo castello, posso cercare di arrangiarmi qui"
Lo facevo perché in fondo ero immensamente ferito.

"Quando la smetterai di ignorarmi? Allontanarmi in questo modo? "

Stavo per rispondere, ma no dissi nulla. Camminai diritto verso le mie stanze e mi ci chiusi dentro.

Seth's pov

*tre giorni dopo*

Mi evita da tre giorni. Non esce dalle sue stanze e mi ha perfino dato un invito ufficiale ad andarmene.

"Padre, siete preoccupato? "Diana ha notato il mio turbamento.

"No, non lo sono. Però non siamo più i benvenuti qui."Getto la lettera nel fuoco mentre copro per bene Diana.

"Pensavo Zio Gabriele avesse bisogno di aiuto"Dice Diana.

"Non il mio a quanto pare"guardo le dame e do a loro il permesso di preparare per bene Diana.

"Padre... Non vi preoccupate. Andrà tutto bene"Sorrido a Diana prima di uscire dalle nostre stanze e andare a chiedere spiegazioni a Gabriele ma delle guardie me lo impediscono.

"Il Lord non gradisce ospiti"mi dice una guardia.

"Che me lo dica lui stesso che non gradisce ospiti. Ci perde lui, non io"

La porta si apre e il portavoce di Gabriele mi guarda con sguardo altezzoso.

"Sua eccellenza non vuole parlare con lei, sta lavorando e non vuole essere disturbato"

"Che belle parole usate voi reali per dire che una persona vi sta sul cazzo. Tolgo il disturbo."

Inizio ad incamminarmi per andare fuori a dire agli stallieri di preparare i cavalli per il viaggio e mi dirigo verso la baia, dove è ancora attraccata la nave pirata di Blair.

Mi avvivino alla nave e fanno scendere immediatamente il ponte.

Quando entro nella nave, nella sala comando, Blair è intenta a fissare una mappa sorreggendo in mano un calice di vino rosso.

"Blair, sono venuto per dirti nuovamente arrivederci"Dico guardando la ragazza che mi guarda sospirando.

"Scappi di nuovo? Non è una novità..."Appoggia il calice e si avvicina a me.

"Ricordati che sei un figlio del mare, non dimenticartelo mai"Appoggia una mano sul mio petto.

"Certo, lo so... Ho sentito che Gabriele ti ha offerto un lavoro"

"Mi ha dato le armi che mi occorrevano ad uccidere il mostro che si insidia nei mari... vorrei tu venissi con me"

"Lo sai bene che ho altre faccende da risolvete Blair... Non posso anche se vorrei"

Blair mi guarda e mi bacia sulla guancia.

"Cerca di non morire Seth"

"Certo strega dei mari, fai lo stesso"

Lasciando Blair è come se mi lasciassi alle spalle, per un momento, il mare.

Mi ero arreso al fatto che sarei dovuto rimanere conte... Ma forse per me c'è ancora speranza.

Il viaggio verso il ritorno è stato più difficile, l'aumento dei briganti e di questi fanatici che impiccavano persone, animali... Di tutto, stava andando fuori controllo.

A corte la situazione era più tesa che mai.
Milly, veniva spinta dai suoi consiglieri reali a cercare marito.
Venivano da tutti i regni, casate, pretendenti che cercavano inutilmente di stupire Milly.

"È TORNATO IL CONTE SETH"Annuncia l'annunciatore.

I consiglieri sono stupiti di vedermi, il Barone Giuseppe e Salvatore parevano sollevati.

"Conte Seth"Giuseppe si avvicina a me e mi stringe la mano.

"Ma che sta succedendo? Ho ricevuto la missiva in ritardo a causa delle condizioni climatiche"

"Raggiungiamo Milly"Dice poi Giuseppe e io lo seguo senza fiatare.

Milly era nelle sue stanze, rinchiusa perché i consiglieri, la maggioranza, riteneva fosse un bene per lei e il bambino che porta in grembo.

"Oh Seth... "Appena Milly mi vede mi viene incontro e mi stringe im un forte abbraccio.

"Mi dispiace avervi lasciato in una situazione simile... So che ti stanno pressando."Milly annuisce e si siede sul letto.

"Ritengono che una regina abbia sempre bisogno di un consorte al suo fianco... Ciò mi pare assurdo"

"Anche a me Milly, ma noi non apparteniamo a questo mondo di reali, abiti sontuosi e poi pensavo avessimo fatto capire che siamo fidanzati ufficialmente..."

"A loro serve un matrimonio di convenienza..."

"Non mi importa quello che serve a loro"

Guardo la corona e la indosso.

"Fino a prova contraria comando io e tu... Sei promessa in sposa a me."Non sono mai stato più serio.

Non farei mai sposare Milly a un uomo riprovevole che sta con lei solo per il gusto di sapere che lei è la regina del Galles.

"Tra un giorno si terrà una riunione molto importante...tra di noi. Lì, inizieremo a giocare sul serio"

Continua..

Scusate il super ritardo.

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