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17- L'oscurità di Gabriele

Premessa.

Vi chiedo un enorme favore. Commentate.
Non mi interessano le stelline, mi interressa il vostro riscontro che non sto più avendo da mesi.

Prima pubblicavo con una certa costanza perche sapevo che poi qualcuno mi avrebbe cagato, adesso faccio decisamente più fatica.

Se così sarà, prometto che dopo domani droppo un altro capitolo e cercherò di essere costante. Ho tante belle idee,  spin-off su Seth e via dicendo.

Detto ciò ringrazio comunque chi è rimasto dopo anni e anni. Vi voglio bene.

Gabriele's pov

Prima notte di battaglia
Accampamento.

Nero, completamente nero.
Apro gli occhi e mi ritrovo seduto su una sedia con le mani legate. Cerco di muovermi, di provare a liberarmi ma non ci riesco.

"Ehi!"urlo come se qualcuno potesse sentirmi.

"Shh, non sti sente nessuno mio Lord, siamo nella tua testa."dice una voce che rituona nella stanza.

All'improvviso una torcia di fuoco si accende mostrandomi il mio interlocutore.

Il supremo.

Mi pietrifico, non dico una parola mentre l'uomo si avvicina a me e sorride.

"Finalmente possiamo avere un confronto faccia a faccia, non sei contento?" Mi chiede Il supremo. Provo a rispondergli ma per qualche strano motivo non riesco a farlo.

Le parole rimangono bloccate in gola e sono sicuro che lui mi abbia fatto un incantesimo per tenermi zitto .

Guardo il supremo con il massimo del disprezzo, quell'uomo mi ha rovinato la vita, lo aveva fatto con tutti.

Ma con me in particolare.

Ha ucciso mio padre e non lo avrei mai perdonato.

Lo schifavo, il mio sguardo è carico di odio.

"Tu e la tua stupida banda di eroi credete di vincere contro di me. Credete che io non sappia della liberazione di Morgana? Niente nel mondo nascosto accade senza che io lo sappia. E volevo dirti, adesso che sei ancora completamente in te, che non vincerete. Sono l'essere più potente dell'intero universo e voi siete solo dei microscopici scarafaggi che verrete schiacciati uno ad uno nei peggiori dei modi. Pagherete molto caro il vostro affronto, ma con te, si con te, ho deciso di essere clemente, sei giovane e sveglio. E molto potente.  Mi stupisco che quell'allocco di Federich non abbia mai sfruttato appieno il tuo potenziale."

Mi stringe il mento, lo ucciderei se solo potessi.

"Bene, ora che abbiamo messo bene in chiaro chi comanda tu farai quello che ti dico. Sei già morto una volta, l'ultima sarà definitiva e lo sai bene. Ora ti trovi nel tuo cervello, io ti sto parlando grazie ad un incantesimo, quando ti sveglierai non sarai più lo stesso Gabriele di sempre ma ben si un arma. Un arma sotto il mio cospetto. Partiamo dalle cose più semplici. So che tra te e il pirata dalla chioma blu non corre buon sangue. Sarà il primo che dovrai fare fuori. Questo indebolirà il gemello, e tutti gli altri. Deve essere una carneficina, non si deve salvare nessuno. Io ti aiuterò, sei troppo prezioso."

Scuoto la testa, non sarei mai e poi mai riuscito ad uccidere qualcuno, soprattutto qualcuno a cui tengo.

Ma capisco in fretta che non ho alternative.

Durante quella tempesta si era approfittato per prendere il controllo su di me e ci era riuscito.

Mi tocca la testa e recita un incantesimo.

Apro di colpo le mie mano, che prima di all'ora erano chiuse in due pugni e urlo dal dolore, sento come qualcosa entrarmi da dentro, un fuoco che divampa e mi logora poco a poco.

"Da oggi non esiste più Gabriele" dice poi e in quel preciso istante ciò che mi teneva ancorato alla sedia mi lascia andare.

Mi alzo e il supremo mi fa cenno di seguirlo. Mi avvicino a lui che fa apparire uno specchio. I miei capelli sono complemente neri e i miei occhi lo sono altrettanto.

Tremo prendendo in mano quello specchio, intravedo sulla fronte un marchio di controllo, in marchio proibito.

Sul mio palmo vedo una rosa nera che  ha un ramoscello riempito di spine che percorre tutto il mio braccio. Mi tolgo la maglia che porto e quando vedo che le spine finiscono esattamente dove è posizionato il mio cuore mi congelo.

Il supremo mi mette le mani sulle spalle mentre guarda insieme a me il mio riflesso.

"Permetti al tuo cuore di mostrare quello che è..."conclude infine affidandomi il mio scettro, il mio scetro oro che ora è diventato di ossidiana nera.



Mi sveglio improvvisamente con il cuore che brama di uscire dal mio corpo.

Mi tocco la testa e mi strappo un capello per controllarne il colore.
Sono rossi, ma dopo qualche secondo diventano immediatamente neri.

Esco dalla mia tenda, confuso, alla ricerca di uno specchio in cui specchiarmi.
Vedo una fonte di acqua pulita e uso l'ausilio di.un'altra torcia per vedrci meglio.

È ancora notte, alcune guardie stanno facendo a turni per controlare l'accampamento e i confini.

Io mi guardo in quella fonte di acqua, il riflesso inzialmente mi mostra l'immagine di me che sono sempre stato abituato a veder, dopo di che il riflesso cambia e rivedo i capelli neri, il tatuaggio della rosa non completato.

Delle voci mi dicono di avere fame di sangue. Voci persistenti che non mi lasciano via di scelta.

Prendo un ascia, lasciata lì per tagliare la legna.

Mi avvicino lentamente a una guardia  che, ignara di tutto, fischietta un motivetto.

In quell'attimo non ci vedo più nulla, alzò l'ascia e con un colpo secco, che non credevo di essere in grado di dare, giustizio quella guarda decapitandola.

Sento la mano bruciare e il tatuaggio "nutrirsi".

Lascio l'arma giù e guardò tutto quel sangue sgorgare dalla testa mozzata di quella guardia.

Prendo il corpo e lo trascino altrove, dove nessuno potrà vederlo.

Le voci si sono spente ma io divento sempre più spietato e insensibile.

"Sei morto per una causa giusta" Lo getto nel fiume che  se lo porta via, la testa la sepolgo.

Mi guardo le mani sporche di sangue e cerco di lavarmele con insistenza.

Le mie mani inziano a tremare e la mia vera parte, per un attimo riesce a prendere il sopravvento e cado nella disperazione più totale.

La voce del supremo però risuona nele mie orecchie.

"Uccidi quello che del vecchio Gabriele è rimasto" E così faccio.

Smetto di tremare e il tatuaggio magico inizia a prendere il sopravvento su di me.






Continua....

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