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28-Il regno degli inferi.

Stefano's pov

Oggi siamo passati dal luogo in cui custodiscono il registro delle morti dei maghi e delle creature magiche

Non ci siamo.

"VOI MI STATE DICENDO CHE SONO MORTO MA NON SONO MORTO?! "Urla Sascha.

"Non riusciamo a capire nemmeno noi il perché! Attenda"Dice l'impiegato.

"IO NON ATTENDO UN CAZZOOOO"Urla Sascha facendo quasi tremare l'intero luogo.

"SONO MORTO DA QUASI... CINQUE MESI E ORA MI STATE DICENDO CHE NON DOVEVO MORIRE?!!!!!!!! "

"Sascha, devi darti una calmata"Dico.

"ORA DITEMI IL MODO PER TORNARE LA SOTTO, HO UNA FAMIGLIA, UN REGNO DA GOVERNARE"

"Siamo spiacenti ma-"

"NO, TU NON HAI CAPITO, IO E LUI NON DOVREMMO ESSERE MORTI, TI È CHIARO IL CONCETTO? TU MORTO, IO NOOOO"Okay, ora lo sta facendo apposta.

"Scusi, questo non può essere uno sbaglio che si commette tutti i giorni"Inizio.

"Esattamente, non è mai successa una cosa del genere, cercheremo di risolvere il disguido"

"Nessun disguido, loro sono morti"Una voce che pensavo e volevo non sentire mai più.

Il riflesso malvagio del mago originale nonché L'EX ormai Mago supremo.

"TU"Inizia Sascha.

Apollo e Ares, che erano seduti per aspettarci, si alzano e ci raggiungono.

"Oh, due dei greci, che ci fanno qui? "

"La cosa non ti riguarda vecchio, non piaci ai miei amici quindi smamma"dice Ares.

Guardo l'impiegato che ci scrive un indirizzo che però ci prende il  vecchio strappandocelo.

"Piacuta la sorpresa tra Milly e Seth? "

"Tu...tu meriti di non esistere! "Dice Sascha.

"Qui nessuno vi darà ne vi dirà nulla"Inizia Il vecchio.

"Tu non sei più il supremo, ricordi? Ho fatto vedere a tutti i tuoi loschi piani"

"Vi dico una cosa, è vero, voi non dovevate morire, Sascha sarebbe dovuto sopravvivere e Stefano pure... Però è successo, siete morti... "Lo guardo male.

"Vecchio, non hai il diritto di stare qui, non dovresti stare in una prigione? "Dice Apollo mentre consulta un libro.

"Le regole le faccio io qui, non tu!"Dice lo stronzo.

"Perfetto, noi togliamo il disturbo allora"Ares e Apollo ci spingono fuori.

...

"Andiamo nel nostro regno degli inferi, sono sicuro che lo zio avrà una soluzione per voi"


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Il viaggio per gli inferi greco/romano è già l'inferno di per sé.

Ares con i suoi metodi di trasporto assai discutibili, ci ha portato in questo posto dimenticato da Dio e da chiunque.

È notte e il tutto è ancora più spaventoso.

"Sento qualcosa muoversi sulla mia gamba"Dice Apollo.

"Ah, è normale, sono gli scheletri che accarezzano i vivi-"Apollo grida e con il suo potere da "dio del sole" illumina tutto.

Ares scoppia a ridere.

"Che hai da ridere, eh? "Apollo prende il braccio di ossa che continua a muoversi e lo getta altrove.

"Ma sono così affettuose, ciao ossa"Delle ossa di mani iniziano a girare intorno ad Ares mentre lui continua a ridere per le nostre faccie disgustate.

"Che schizzinosi, che cosa vi aspettavate all'ingresso dell'Ade? Un banchetto di pesce? Levatevi "ci fa spostare e arriva vicino al mare.

Pronuncia delle parole strane e getta in acqua una pietra.

All'improvviso, come per magia, come se nella mia vita non ne avessi già vista abbastanza, si innalza un portale fatto di pietre.
"Andiamo, su"Ci dice entrando nel portale.

Lo seguiamo tutti a ruota.

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L'ade è un posto buio e tetro.
Fa freddo, riesco a percepire che faccia freddo.

...
Che posto strano.

Vediamo delle anime camminare senza meta e sentiamo dei canti talmente strazianti che mi fanno sentire più morto di quello che già sono.

"Ares ama questo posto"Dice Apollo.

"Sì, è fantastico ed è così... Tranquillo, vengo qui per dormire"

"Ah wow, che bello"Dico perplesso.

"Non è poi così spaventoso questo posto"Dice Ares.

"Perché sei un essere immortale e non capisci cosa voglia dire trovarsi con la morte in faccia o temere che ogni giorno possa essere il tuo ultimo giorno di vita"Dice Sascha e ciò mi lascia stupito.

"No, hai ragione, non lo so"Dice Ares per poi rimanere in silenzio.

...

"Ehm, dove si trova il quartier generale di Ade? "Chiedo per diminuire la tensione.

"Si trova là sopra, sopra quel monte, dopo aver attraversato il ponte "

C'è un percorso che seguiamo e per poco non cadevo nella lava.

Questo posto è spaventoso...

È tutto nero, rocce, acqua...

Inquietante.

Ci manca da attraversare un ponte lungo un chilometro, sospeso in aria, con sotto della lava e, se cadiamo, mortali e non, siamo spacciati.

"Chi va per primo? "Chiede Apollo.

"Non io"dico mettendo le mano avanti.

"Vado io, fannulloni "dice Ares iniziando a camminare sul ponte.
Sembra abbastanza stabile. 

Soffia un po' di vento ma, nonostante ciò, Ares continua a procedere senza girarsi indietro.

"Forza, il prossimo..."Ci urla senza girarsi.

"Secondo me non è abbastanza stabile per sostenere più persone..."Dico.

"Anche secondo me..."Concorda Apollo toccando le corde che tengono unito il ponte.

"Vado io"Dice Sascha poi.

Pazzo.

"Sascha, non puoi aspettare che almeno finisca il tratto che gli rimane?"Gli chiedo.

"No, non abbiamo tempo, lo capisci?"Alzo le mani.

Faccia quello che vuole.

Cammina e il ponte sembra ancora abbastanza stabile finché il vento non inizia a soffiare davvero forte facendo tremare il ponte molto di più.

"CORRETE!"Grido coprendomi il viso perché stanno volando anche dei detriti e della sabbia.

Ares e Sascha iniziano a correre sul ponte dondola talmente tanto che a certi tratti sono obbligati a fermarsi.

A loro manca poco e aspettiamo che finiscano il tratto loro prima di iniziare noi.

Corro sul ponte veramente instabile, una pietra mi colpisce il braccio ma, nonostante ciò, non mi devo fermare.

Apollo è dietro di me e all'improvviso sentiamo un brutto, un bruttissimo rumore.

Le corde che reggevano il ponte iniziano a spezzarsi e, in un istante ci ritroviamo a dover reggerci per non cadere di sotto.

Sascha e Ares reggono il ponte dall'altra parte in modo tale che ora il ponte ci funga da scala.

Ci manca poco.

Scaliamo quel breve tratto che ci rimane e finalmente raggiungiamo gli altri.

Sospiro.

"Ci è mancato poco"Dico.

Una freccia mi colpisce sulla gamba e ciò mi fa perdere l'equilibrio.

"STEFANO"Urla Sascha prendendomi per il braccio.

"Non riuscirete mai a tornare indietro"

Quella voce, ANCORA.

Il vecchio.

"Ma che cazzo è stato?"Si chiede Ares girandosi intorno.

Sascha cerca di tirarmi su con l'aiuto di Apollo ma è come se il mio cervello si stesse spegnendo.

Lascio il braccio di Sascha ma lui mi regge con l'altro braccio.

"Aiutaci Ares!"Urla Apollo.

Mi sollevano.

Estraggono la freccia dalla mia gamba.

"Stefano? Ci sei?"Mi chiedono.

Mi ritornano in mente i miei istanti prima di morire, attaccato da frecce di ogni genere...

Ho i brividi, sento freddo...

"Una freccia avvelenata, merda, veloce, portiamolo dallo zio"Dice Ares.

Sento gli occhi sempre più pesanti.

"Non farlo addormentare Sascha, se lo fa adesso lo farà per sempre"

Mi da degli schiaffetti mentre mi porta all'interno della dimora di Ade.

Ares suona una campana.

"Stefano, non dormire, non ti azzardare nemmeno"dice Sascha.

Mi stringo a lui.

"Mi ricordo come sono morto"Dico poi.

Mi sento debole, come se qualcosa mi stesse succhiando l'energia.

"Voi non siete dei morti normali, questo è sicuro"Dice Apollo.


Continua...


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