*NOTA: QUESTO CAPITOLO CONTIENE FORTE TASSO DI INCESTO. oltre a ciò i tempi sono un po' a casaccio perché Seth si ricorda qualcosa ma tutto. Quando parlerà in terza persona di sè stesso vuol dire che non se lo ricorda, invece se parla al passato di sè stesso vuol dire che si ricorda.
Bye.

Seth's pov

Mi sono scontrato contro qualcosa....

Un muro.
Che male...

Mi alzo e cerco di capire dove sono.

Ehi, qui fa caldo...

Sento qualcosa bruciare...

CAZZO, SONO IO!

Mi alzo di fretta e sculaccio il mio sedere più volte per farmi passare la bruciatura.

"Benvenuto"

Questa voce!

"Senti, io non so chi tu cazzo sia, voglio uscire immediatamente"

"Ti sei ricordato quello che devi?"

"Eh? "

"Eh? Senti, patti chiari e amicizia lunga, cerca di ricordare il tuo passato con tuo fratello altrimenti scordati di uscire"

"Non potete dire ad un sordo di ascoltare o a un cieco di vedere! Non ricordo nulla"

"Menti"

"No che non mento!! "

"Tuo fratello ci aveva avvisato della tua testardaggine"

"Mio fratello è un grande imbecille, pensa di conoscermi ma non mi conosce un cazzo, tanto quanto io non conosco lui"

"Lui ha preparato tutto ciò per te, sapeva che prima o poi avresti cercato, anche inconsapevolmente, il suo aiuto, ma prima che accada tutto ciò devi ricordare... "

"Ma come faccio? Come? Lo capite che non mi ricordo nulla?"

"Confermi? "

"Confermo, non mi ricordo nulla"

"Passiamo al secondo piano"

Delle torce illuminano la stanza, me l'aspettavo più grande e invece e un buco.

"Ti faremo rivivere quei giorni"

Cosa? NO!

Davanti a me vedo quello che ho 'visto' fino ad ora nelle visioni.

Io e Sascha a sedici anni.

I miei capelli blu arrivavano a metà collo e erano ancora più ricci.

"Bevi"Dice Sascha piccolo al me del passato.

Sembra liquore...

"Che cos'è? "Chiede il piccolo me a Sascha.

"Liquore, l'ho rubato dalle cucine... "

"Mi fa schifo"Dice il Seth.

Effettivamente non mi è mai piaciuto tanto il liquore.

"Non lamentarti e bevi"

Il giovane Sascha scuote la testa.

"Sto bene così... "Dice Seth.

Sascha si scola mezza bottiglia quasi come se fosse acqua.

È pazzo, lo è sempre stato.

Noto che, però, ha diversi lividi sul braccio.

"Puoi avvicinarti di più se vuoi"

Lo sto già facendo.

Mi avvicino a Sascha per guardare il suo braccio.

Il mio cuore perde un battito.

Sascha veniva continuamente maltrattato da nostro padre.

Quando poteva scappava e veniva a trovarmi.
Si inventava scuse enormi tra cui: ho fatto rissa, sono caduto da cavallo.

Fingevo di credergli, non ha mai voluto apparire debole ai miei occhi.

Una volta mi disse che ero l'unica cosa che lo teneva ancora in vita.
Quando gli chiesi di ripetermelo mi diede dell'imbecille.

"Questo libro mi è stato recapitato qualche mese fa, al nostro compleanno... "Dice Sascha.

"E per questo vuoi suicidarti con quel liquore con chissà che roba al suo interno? "

"L'ho bevuto per quello che andremo a fare, ti pare che bevo perché mi diletta a farlo?"

Sascha apre il libro e mi fa leggere.

"Ma... È la lingua dei vichinghi! Dio che figata! "Dice il Seth del passato.

Mi avvicino a leggere.

Il rito per diventare adulti.

Da secoli le famiglie reali, una volta che i figli, che siano maschi e femmine, li fanno unire per far si che la dinastia rimanga pura.

"Eh? Che diavolo sto leggendo? Pensavo fosse un racconto di guerra "

"Dobbiamo continuare a leggere o va bene così? "

"Hai capito quello che dobbiamo fare? "

"Sì, ma non voglio, ma ti pare che mi metta a fare sesso con te? "

"È un legame che non dobbiamo spezzare... Non mi è stato recapitato a caso questo libro Seth! "

"Probabilmente sì, poi è un assurdità! Siamo fratelli Sascha..."

Sascha legge ad alta voce.

"Due anime quando si uniscono diventano una cosa sola, il loro legame sarà più grande di qualsiasi cosa"

"Siamo fratelli, la cosa non ti basta? "Chiede il giovane me.

Ero già così stronzo?

"Se uscirai da questa stanza senza aver fatto nulla sarai considerato un codardo senza palle e non mi rivolgerai mai più parola"

"Mi stai minacciando? Non puoi farlo! "Dice Il giovane Seth.

"Te esci, poi vedrai"

"Sei uno stronzo, tu lo sai che-"Inizia il Giovane Seth ma si zittisce.

...

Ho capito quello che stavo per dire.

"...Tu lo sai che sono l'unico della famiglia che ti sta accanto? Lo so...proprio per questo con questo patto io ti dimostrerò che ti sarò fedele per sempre"

E questo non lo metto in dubbio.
Mi è sempre stato fedele e quando poteva, mi aiutava.

Guardo negli occhi il giovane Sascha.
Lui è convinto al cento percento di quello che sta dicendo.

Forse è per questo che ha convinto pure me.

"Ma se volevi fare sesso non potevi andare in un bordello qualsiasi? "

"NON-È-QUESTIONE-DI-SESSO"

"A me sembra di sì, e se non fossi pronto? È peccato fare sesso tra uomini"

Rido.

"Tu seriamente ascolti quello che dice la chiesa? HAHAHAHAHAHA"La risata di Sascha mi fa morire dal ridere.

Ma non al giovane me...

Devo essermi sentito una merda.

"Era per sdrammatizzare... "Povero...
Mi faccio pena.

"Non hai mai fatto... Cose? "Chiede Il giovane Sascha più serio.

"Certo! Ieri sera"Dice il Seth giovane.

Che bugiardo.

A momenti non mi toccavo nemmeno.
Avevo il terrore dei bordelli, troppi briganti che avevano problemi con me e a cui avevo fregato soldi.

"E allora? Di che hai paura? "

"Del fatto che tutto ciò sia... Eticamente sbagliato"

"Che parolona"

Rimangono in silenzio a guardarsi le mani.

"Anch'io ho paura Seth... "Dice il giovane Sascha interrompendo il silenzio.

E i sentimenti, tutti i sentimenti che provavo allora, mi ritornano alla mente.

Agitazione, paura e dubbio.

"E se non dovesse andare come sperato?"chiede il giovane Seth.

"Non ci parleremo mai più"

Il giovane Sascha incoraggia il giovane me a togliersi la maglietta.

...

Sarà orrendo, avrò pensato.

Il fatto che Sascha tremasse leggermente in qualche modo mi calmò, ricordo.

Inizio lentamente a ricordare.

Non riuscivo a guardarlo ma lui mi alzò lo sguardo e prese da un cesto che aveva portato con sè della pittura.

Disse delle parole che non capivo mentre disegnava dei segni sul mio viso.

"Fedeltà, Fiducia e rispetto"Mi tradusse le parole che mi disse.

"Tocca a te... "Disse passandomi un foglio con su i simboli.

"Che cos'è questa roba? "Chiesi.
Era un liquido oro.

"Foglia d'oro diluita nell'acqua"

Feci gli stessi simboli e dissi le stesse parole.

Lui fece un respiro profondo, bevve ancora un sorso di Liquore e poi mi guardò negli occhi.

"Pari o dispari? "Lo guardai perplesso.

"Che? "

"Uno dei due dovrà fare il passivo, quindi, sceglierà la sorte"

Sapevo già che avrei perso.

Io decisi dispari e lui pari.

Uscì il tre.

Eppure sapevo che aveva vinto lui.

Io non ero pronto, lo sapevo io, lo capiva lui guardandomi negli occhi.

Iniziò col baciarmi la fronte.

Fu la cosa più tenera che lui fece a me in sedici anni.

Che cosa mi stava succedendo?
Le sue mani fra i miei capelli e poi le sue labbra sul mio collo.

Come una scossa che trapassa tutto il mio corpo.

Come allora.

"Non voglio più guardare... "Dico abbassando lo sguardo.

"Sei sicuro? Eddai che arriva la parte più bella! "

"Non voglio, so come è andata... "

"Quindi? Ti sei ricordato? Come va a finire? "

Sento un gemito.

"Io e Sascha facciamo sesso, e... Non voglio ricordare..."

Rialzo lo sguardo e, come mi aspettavo, rivedo la scena che non avrei mai più voluto rivedere.

"Per favore... "Chiedo quasi sull'orlo di una crisi di nervi.

"Sì? "

"Ho visto quanto dovevo vedere, ti prego, ti scongiuro... "

"Mandiamo in avanti di un pochino? "

Mi siedo per terra mettendomi le mani fra i capelli.

Voleva punirmi?

"No, non voleva punirti, voleva solo darti una lezione... "

Alzo lo sguardo.

Il giovane Seth sta preparando un bagno.

"È pronto"Dice poi.

"Arrivo, così ci leviamo questa merda dalla faccia"Dice il giovane Sascha raggiungendolo.
Entra prima il giovane Sascha e poi il giovane me.

Sono rimasti gli stessi.

Forse il giovane me non ha più la faccia terrorizzata e Sascha è più sicuro di sè.

Mi da questa sensazione...

I due non parlano per un po'.

"Seth... "Dice il giovane Sascha.

Il giovane Seth lo guarda e Sascha accenna ad un sorriso.

"Vieni qui, avanti... Hai paura? "Chiede.

Il giovane Seth scuote la testa sorridendo.

"No che non ho paura, dimmi"dice il giovane Seth.

Il giovane Sascha lo abbraccia e questa scena me la ricordo a tratti.

Ero stupito di tanta dimostrazione di affetto... Effetivamente nell'ultimo giorno mi aveva dimostrato un sacco di affetto.

Dovuto a che cosa esattamente io non lo so.

"Ti voglio bene Seth"Mi sussurrò.
Rimasi fermo a pensare.

"Dii qualcosa, mi fai agitare"Disse.

"Non c'era bisogno di dirmelo"Dissi.

"In che senso?"

"Che lo so che mi vuoi bene... E te ne voglio anch'io... "Sascha sospirò sollevato.

"Non cercare di dimenticare mai nulla, anche se fa male"Mi disse Sascha.

La visione termina.

Mi metto le mani in tasca.

"Non dimenticare, eh... "Ripeto.

" 'Non puoi cancellare il passato come se non fosse nulla, come se io non fossi nulla, hai pensato a quello che avrei provato io quando hai cancellato la memoria? A cosa avrei pensato?' Questo ha detto Sascha arrabbiato dopo aver scoperto il tuo pseudo-tradimento o almeno così lui pensava che fosse tale...
Stava male, però non lo dava a vedere...  'Quante volte avrei voluto chiederti il perché di ciò, tante volte avrei voluto ucciderti, perché sì, tu in quel modo avevi ucciso una parte di me a cui io tenevo particolarmente... E sì, ti sto mostrando la parte più sensibile di me... Mi trovo qui in questa stanza che ho fatto costruire appositamente per farti ricordare e farti soffrire, per farti sentire in colpa! Perché sono morto pensando anche a te e questo, tutto questo l'ho fatto per te... Perché nonostante la tua stupidità e testardaggine io... Io sono tuo fratello, io sono una parte di te che tu lo voglia o no,  io ti voglio bene"

"E lui ai miei di sentimenti ci ha pensato? Anche solo un secondo? Chiedersi il perché l'ho fatto? "

"E tu hai mai provato a spiegarglielo? "

"No, perché non mi avrebbe ascoltato! "

"Le uniche cose che voi due avete di uguale, se posso permettermi, è la stupidità e la faccia, TU VOLEVI BENE A TUO FRATELLO O NO? "

"Sì, cazzo, sì... Più di quanto voglio bene a me stesso, Sascha era la mia vita, era.. Era praticamente quello che mi era rimasto dopo anni, l'unico dopo mia madre che mi abbia mai voluto bene, l'ho deluso? Mi dispiace, l'ho deluso mille volte, lui lo ha fatto altrettante volte con me ma io ci sono sempre passato sopra, se poi lui è sensibile me ne sbatto il cazzo "

"Dici così perché sei confuso e arrabbiato, ma so meglio di chiunque cosa provi"

"Ma tu chi sei a proposito? "

"Una voce della coscienza e della verità astratta, sono stata creata da tuo fratello apposta... Ho sgridato pure lui, quindi non ti preoccupare"

"Sto parlando con una voce..."

"Vuoi darmi un nome? "

"Sascha era bravo in quello"

"Testa di cazzo, così mi ha chiamato, ma poi gli ho fatto notare che non ho una testa"

Scoppio a ridere.

"Voce del sapere può andare?"

"È già più logico"

"Sono il fratello intelligente io tra i due"

La voce ride.

"Ha detto lo stesso anche lui"

"...in che condizioni era quando ti ha creato? "

"Stava male, tossiva un sacco e beveva una pozione che, a suo dire, gli allievava il dolore"

"Ma io sono qui per quale motivo poi? "

"Ahhh giusto! Aspetta... Hai ricordato, okay, fatto, abbiamo parlato, okay va bene... Bene sei pronto"

Una folata di vento fa il suo ingresso.

"Ti ricordi il pavimento infuocato? Ecco, tuo fratello aveva lasciato un regalo per te, dato che tu non hai i poteri"

Cammino coprendomi il viso.

Uno scrigno dorato.

Lo apro con la chiave.

Una luce troppo accecante, per l'appunto, mi acceca.

Poi quando la luce si affievolisce vedo qualcosa di incredibile.

Un uovo grande come una testa.

È ornato con decorazioni d'oro.

Sto per toccarlo.

"FERMO, non toccarlo, si schiude se lo tocchi! "

"Che... Che devi fare? "

"Sapere un paio di cose, la prima, è un uovo di drago"

"Mi prendi in giro spero... "

"Secondo, sei qui da due settimane"

Ma che cazzo?

Continua...

2000 parole per farmi perdonare 💜