Seth's pov
Ci sono pochissime nuvole in cielo.

Guardo Stefano mentre lancia un sassolino nel laghetto.

"Tutto apposto Seth? "Mi chiede prendendomi la mano.

"...cosa? Certo, stavo solo... Vabbè, lascia stare, hahahah"

Pensando a come e cosa farei senza di te...

Un mesetto fa, prima che accadesse tutto questo casino, dopo anni di assoluta segretezza,
Il gran maestro ha deciso di dirmi la verità su Stefano.

Ricordo solo di essere uscito dalla bottega e aver bevuto fino a star male davvero.

Quando feci quel viaggio con Sascha ero particolarmente distrutto e affranto da tutti ciò che mi era successo...
Pensavo a Gabriele e cercavo di farmi uscire dalla testa il pensiero di Stefano.

Non era affare mio, quella frase continuava a ronzarmi in testa quand ero in prigione.

Poi vedere il viso affranto di Sascha che continuava a chiedersi dove sbagliava con Stefano.

Decisi che era l'ora di dirgli tutto quello che sapevo, tutto quello che avevo tenuto dentro per troppo tempo.

Gli raccontai tutto, come ci eravamo conosciuti io e Stefano, gli raccontai tutto per segno e lui mi ascoltò.

"Ho sempre cercato di stargli lontano... Mi scriveva lettere per perdonarlo di qualcosa che non aveva mai fatto, io lo amavo e pensavo fossi io il problema, doveva vivere felice senza di me, ma il destino ci ha fatto rincontrare mille volte, quasi come se fosse una tortura"Dissi a Sascha che reggeva una tazza di tè con sguardo perso.

"Sei tu la ragione del perché Stefano voleva andarsene... "Disse guardandomi sconsolato na con il tono di qualcuno che ha capito tutto.

Annuii e non riuscii a sostenere il suo sguardo.

"Ci siamo innamorati dello stesso ragazzo... Ma lui ama te"Dice Sascha.

"Non doveva andare così Sa-"Sascha batté una mano sul tavolo e mi guardò serio.

"Non doveva andare così... Hai il coraggio di dirmi che non doveva andare così? Guardami Seth"Sascha mi prese con una mano il mento obbligandomi a guardarlo.

"Tu sei sempre stato così, soffrire come un imbecille e non fare un cazzo, COMPORTATI DA UOMO"

Mi lasciò il viso e, dandomi ancora dell'imbecille, riprese a bere il tè fissadomi.

Inquietante...

"Sascha, io non -"

"E LO FA ANCORA, Seth, stai zitto"

Ma fare cosa?

"E purtroppo non è nemmeno finita qui... "gli dico.

"Sentiamo, oggi sento in procinto di essere un fratello maggiore"

"Il maestro mi ha detto che Stefano ha sempre avuto il destino segnato, Stefano morirà per salvare il mondo"

"Assurdo, mi stai prendendo per il culo... Okay no, dal tuo viso non sembra"

Non ero mai stato più sincero di quel giorno, non volevo ci fossero segreti tra me e lui, non più.

"Non so cosa fare Sascha, Stefano dovrà Ammazzarsi per questo mondo che non ha fatto altro che farlo soffrire, cosa faresti tu al posto mio? "

Sascha che mi stava ascoltando attentamente mente poggiò la tazza, ormai vuota, e fece apparire tre bicchieri.

"Seth, ti risponderò solo se riesci a trovare la pallina"

Lo guardai male.

Che cazzo significava?

"Forza Seth, veloce"

"Non voglio giocarci"dico.

"Capisco... Bene"fece apparire un catena attorno ai miei piedi, legati alla sedia.

"Mettiamola più sul difficile, se non trovi la pallina ti stupro davvero"disse guardandomi con impassibilà assoluta.

"Se mi tocchi ti ammazzo"

"Gioca dai"

Fissai i tre bicchieri rivolti al contrario.

Okay, avevo una possibilità su tre di trovare la pallina.
...

"Non la troverò mai"pensai

Gabriele mi ha insegnato che se sai che ciò che devi affrontare è più grande di te, piuttosto di farti ammazzare riponi le armi e sventola la bandiera bianca.

Però...

Però se per una volta invece di giocare pulito...

Guardai Sascha che aveva il braccio che sorreggeva la sua testa e mi guarda alzando di continuo le sopraciglio.

"Prima di domani"Disse.

Alzai la mano e, con un colpo secco, buttai a terra i 3 bicchieri.

"Hai scelto la strada più semplice, l'infamata..."disse.

"Stavo ragionando di impulso"

"Avevi varie possibilità... La prima, giocare normalmente, la seconda, arrenderti subito, la terza, chiedere un aiuto, la quarta, l'infamia"

"E con ciò? "

"Puoi lasciare che Stefano segua il suo destino, puoi aiutarlo a morire, chiedere aiuto, oppure, impedire che lui muoia facendo l'infame... "

"Non fa per me"

"Non sarò io a scegliere al posto tuo"

Sascha mi aveva detto che, in poche parole, dovevo scegliere io cosa fare...

Come se la vita di Stefano mi appartenesse.

Vederlo sorridere e pensare che tra un mese non ci sarà più mi fa fermare il cuore.

Non potete capirmi, nessuno mi capisce.

Lo amo da morire. Morirei per lui.

Sono stato così stupido, stupido, stupido.

Ho perso tempo e adesso conto le ore.
Ho paura.
Ho una paura immensa.

"Stefano... "Dico.

"Dimmi"Dice sorridendo.

"Promettimi che sorriderai sempre... "Gli dico accarezzando il viso.

"Che musone"Dice baciandomi.

"Pensavo a... Noi...a Sascha e non lo so"

"Okay, inizia con calma"

Sto per parlare quando Sascha ci raggiunge.

"Bello il fulmine là in fondo, sbrigatevi, Riflesso ha aperto la tomba"

La tomba, finalmente.

Si dice che all'interno di essa sia contenuta uno dei pezzi dell'amuleto.

Riflesso invece è nostro prigioniero e ci sta 'aiutando'.
Quello stronzo ancora farnetica su Milly.

Poverino, mio fratello lo sta ammazzando a parole.

"Muovi il culo, schiappa di merda"Lo attacca Sascha mentre spinge via.

Stefano sorregge Riflesso tristemente.

Io e Sascha spingiamo la Lapide sopra la tomba.

Sentiamo un grido assordante stordirci i timpani.

Silenzio.