38
⚠
Ares mi bacia mentre tiene l'orlo della mia maglietta.
Il mio respiro diventa più affannoso.
Finiamo entrambi nel letto mentre lui iniza a togliermi la maglietta.
Adesso come adesso to pensando a scopare come se non esistesse un domani.
Mi sento una vera e propria merda in un certo senso.
Ma poi inizio a pensare all'ultimo anno, ai continui litigi con Sascha.
Ares inizia a succhiare la mia erezione e io fisso il soffitto mentre un enorme onda di piacere inizia a farsi strada sul mio corpo.
Sto dire qualcosa e Ares lo ha capito.
"Se stai per chiedermi se sei una persona di merda, non farlo, la risposta la sai già"Dice muovendo la sua mano attorno la mia erezione.
Alzo un attimo lo sguardo per guadarlo male e poi mi stendo sconfitto.
Senza smettetere di masturbarmi si avvicina al mio viso.
Mi racconta delle stupide battute e cerco di non ridere mentre sto ansimando.
"Domani ti pentirai amaramente di tutto ciò... Quindi... "Smette di masturbarmi e tira fuori la sua erezione.
"Oggi ti scopo e domani penserai a come piangere"
Provo a dargli un pugno ma lui mi blocca subito.
"Non ci provare Stefano"Mi gira per poter praticare la posizione a pecorina.
È la sua preferita.
Palpeggia il mio sedere e lo sculaccia.
Mi faccio scappare dei gridolini.
Mi bacia un gluteo e mi sussurra che sono bellissimo.
Non mi penetra immediatamente.
Sento la cappella del suo pene 'accarezzare' la mia apertura.
Il mio respiro e incontrollabile.
Lo voglio dentro di me adesso.
Le sue mani si poggiano sui miei fianchi e entra dentro di me lentamente.
Produco un gemito che non è altro che la durata in cui lui è entrato dentro di me.
Mando la mia testa all'indietro per il piacere.
Mi bacia la spalla e mi accarezza la schiena.
Le sue spinte sono decise e precise dirette verso la mia profondità.
Faccio fatica a reggermi a 'quattro zampe' sul letto.
Stringo le lenzuola e mi mordo il labbro per impedirmi di urlare più del dovuto.
Sento i suoi ansimi e le sue lusinghe verso i miei confronti.
Allungandosi leggermente, tocca le mie labbra.
"Voglio sentirti gemere per me"Dice Ares.
Inizia ad aumentare velocità e io mi ritrovo obbligato a reggermi con i gomiti.
Mi masturbo l'erezione per quella sensazione di sentirmi ancora più appagato già sono.
Voglio superare il limite.
Non riesco nemmeno più a contenermi dal gemere.
È così ogni volta che io e Ares ci incontriamo.
Sì, non è la prima volta.
Non è un rapporto d'amore, lo sappiamo entrambi.
È solo una relazione in chi ci soddisfiamo entrambi.
"Cazzo, sto per... "Dice uscendo da dentro di me.
Viene sulla mia schiena.
Mi aiuta a masturbarmi e vengo nella sua mano.
"Per Zeus "Dice stendendosi sul letto.
Sono accanto a lui stesso con il culo in su.
"Siamo leggermente sporchi"Dice pulendomi la schiena con un asciugamano.
Lo guardo e lui mi accarezza i capelli.
"Stanotte prova a non pensare a nient'altro... "Dice.
Fosse facile.
"Ci provo"Dico.
Mi bacia le labbra e mi stringe a sè.
"Conosco ogni tua espressione Stefano, adesso stai sicuramente pensando che non sai che cazzo hai appena fatto, domani forse piangerai... "
"Ares... "
"Ascoltami Stefano, se vieni da me un motivo c'è e sicuramente non e solo per sesso, dopo quasi un mese che quasi ogni notte finisci nel mio letto sono dovute delle spiegazioni"
"Hai ragione"Mi siedo a gambe incrociate sul letto mentre lui mi osserva cercando di studiarmi.
Con lui le bugie non funzionano, è come me.
Capisce quando mento, lo capisce da come mi muovo o come lo guardo, perfino dal movimento delle mie labbra o da che tipo di parole uso.
"Tu mi capisci senza che debba parlare... Magari è una stronzata ma mi piace quando una persona per aiutarmi nel problema che ho non deve per forza venire a chiedermelo"
"Quindi io ho capito che hai in problema... Il conte non ti soddisfa abbastanza? "Chiede.
"No, non è quello"
"Ti credo... Ma non usarmi troppo Stefano... Sarò uno stronzo ma non sono stupido "
Mi prende delicatamente per il mento.
"Io per te provo di più che una semplice attrazione e questo già lo sai... Per adesso mi accontento, resto la gioco... Per te"Gli prendo la mano e la levo la presa dal mio mento.
"Sono stanco di attirare gli uomini"Gli dico sinceramente.
"Non fare finta di odiare questa cosa, ti piace da impazzire"Dice baciandomi il collo.
"Ha i suoi difetti"Dico.
"Mi considerero fortunato di non essere il conte, sei proprio uno stronzo"Dice.
"Grazie per avermelo ricordato"
Mi lancia in libro.
"Cos'è? "Chiedo aprendolo.
"Venti modi per uccidere un uomo, scritto da me"Dice.
"Ho sempre a che fare con uomini sanguinari, una cosa che ti accomuna a Sascha"
"Dormi, domani è una giornata lunga per te"
Giorno incontro.
Mi vesto di fretta.
Ares non mi ha svegliato.
Cazzo.
"Bastardo"Dico dandogli un calcio sul pacco.
"Ci vediamo domani"Dice mentre si tiene il gingillo.
Esco sbattendo la porta.
Apro un portale che mi porta all'ingresso del castello di Milly.
Corro verso la sala riunioni e infatti stavano già iniziando senza di me.
Lo sguardo di tutti addosso.
"Sei in ritardo Stefano"Dice il maestro.
Sascha mi sta fissando.
Dimmi che non ha capito un cazzo.
Ci sono tutti, mancavo solo io.
Incredibile aha.
Mi siedo accanto a Salvatore.
"Puzzi di pene"Lo guardo malissimo.
"Iniziamo la riunione allora... "Dice Milly sorriendomi.
...
Il barone è in piedi accanto al maestro.
Killian è seduto accanto a Gabriele e Seth che mi fissano tutti un po' troppo.
Che ho di strano?
Mi guardo le mani e mi guardo.
Tutto regolare.
Boh.
"Perché mi fissano tutti? "Chiedo.
"Non ti sta fissando nessuno"Dice Sascha giocando con un coltellino.
Nooo.
Salvatore mi batte una mano sulla spalla.
Nessuno me la sta raccontando giusta.
Continua....
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro