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35-fuoco, tanto fuoco.

Salvatore's pov

È notte fonda ormai e Giuseppe dorme accanto a me.

Non ditegli che russa, non lo ammetterebbe mai.

Il suo braccio mi cinge il fianco verso di sè.

Fisso il soffitto, non ho sonno.

All'improvviso sento bussare alla porta di camera.

Mi metto gli occhiali e mi libero dalla presa di Giuseppe.

Apro la porta e guardo in basso.

Jude in lacrime.

"Piccolino, che c'è? "Lo faccio entrare.

Sono già quattro giorni di fila che si sveglia per colpa di un incubo.

Mi stringe una gamba e piange.

Mi abbasso a suo livello e gli asciugo le lacrime.

"Un incubo? "Chiedo dolcemente.
Annuisce.

Gli accarezzo la guancia.

"Dai, dormi con noi"Dico sollevandolo.

Giuseppe si è svegliato e lascia spazio anche per Jude.

"Che hai sognato sta volta? "

"Fuoco, ancora fuoco papà... "Dice Jude mentre lo metto sotto le coperte.

Giuseppe mi scuote il braccio dicendomi di cercare un fiammifero per accendere la candela.

Accendo la candela del suo comodino e così riusciamo a vederci meglio.

"Sentivo persone gridare, tante persone gridare... "

Una cosa del genere è già successa, l'incendio al villaggio...

"Non ti preoccupare Jude... Sono solo brutti sogni..."Dice Giuseppe accarezzando i capelli biondi di Jude.

"Voglio fare bei sogni"Dice Jude.

"Pensa a qualcosa di bello... "Dice Giuseppe.

"Ai biscotti? "Ridiamo.

"Ecco, sogna ai biscotti che papà ti porta sempre"Dico.

Jude ride.

"Alla mia super spada di legno? "Chiede Jude.

"Anche a quella"Dico.

"A voi due... "Dice.

Sospiro e gli bacio la fronte.

"Siamo qualcosa di felice per te?"

"Siete la cosa più bella che ho"Dice Jude.

Giuseppe guarda Jude e poi guarda me con uno sguardo pieno di dolcezza.

"Sicuro? "Chiedo.

"SÌ! "dice saltando sul letto.

"Ehi, ehi, stai calmo piccolo coniglietto"Giuseppe lo ferma ridendo.

"Quello che ci hai detto è davvero qualcosa di dolce, lo sai? Grazie"Dice Giuseppe.

"Voi siete i miei genitori... Mi educate e mi... All... All... "

"Allevate? "Chiedo.

"Sì! Quella parola lì! "Dice Jude.

"Amore, ma noi non ti alleviamo, non sei una pecorella"Dice Giuseppe ridendo.

"Beeeeee"Dice Jude.

Scuoto la testa ridendo.

"Cresciamo piuttosto"dico.

"Mi fate crescere! "Dice.

"Hai imparato il significato di una nuova parola, bravo"Dice Giuseppe.

"Vi voglio Bene"Dice abbracciando me e poi Giuseppe.
"Anch'io, ma se non mi fai dormire ti do in pasto alle pecorelle"Dice Giuseppe.

"Nuu, okay, dormo, notte"Si mette sotto le coperte e ci fa il solletico.

"Juuude! "Dico.

Lui ride e poi si mette composto per dormire.

Giuseppe sorride, un sorriso meraviglioso.

"Finalmente questa pecorella si è calmata"Dice Giuseppe baciandomi sulle labbra per poi sussurrarmi all'orecchio un "ti amo".

Giuseppe si abbassa per dormire e io rimango lì fermo a guardarli.
Non permetterò a nessuno di farvi del male.

È per voi che combatto, per voi che siete la mia famiglia adesso...




La mattina mentre Giuseppe cerca di lavare Jude in bagno, io esco un attimo per controllare il paesaggio.

Abitare al mare è bellissimo, qualsiasi stagione ci sia.

Adesso siamo in autunno quasi inverno e il mare oggi è abbastanza burrascoso.
Da questo promontorio in cui abitiamo tutto sembra più immenso e infinito.

Raccolgo i giochi di Jude e li metto in una cesta, oggi non riuscirà a venire fuori per giocare.

Rientro in casa e accendo il fuoco nel camino.

Giuseppe esce dal bagno che tiene per mano Jude che indossa una maglietta di Giuseppe.

Sembra un fantasma, è dolcissimo.

"Com'è il tempo là fuori? "Chiede Giuse.

"Non è proprio il massimo... Ho raccolto i tuoi giochi Jude, ricordati di raccoglierli sempre dopo aver finito di giocare"

Jude annuisce mentre si strofina gli occhi.

"Cosa c'è per colazione? "Mi chiede Giuseppe abbracciandomi  da dietro.

"Ci sono delle mele, la torta ai ceci-"

"Buona, e dove la nascondevi? "Chiede Giuseppe.

"Esatto Pa ...cattivo"

"Buu"dice Giuseppe.

"Era in forno, altrimenti voi brutti ingordi l'avreste mangiata tutta ieri!"La tiro fuori e la metto sul tavolo.

"E quando hai imparato a Fare le torte? "

"Ho chiesto la ricetta a Milly dato che ha lavorato in una pasticceria... "

"Bravo"dice giuseppe.
Jude la sta già Mangiando.

"Ingordo!! "Dico.

Jude ride con la bocca piena.

"È bfuona Pafpi"Dice Jude.

Bussano alla porta principale.

Guardo Giuseppe.

"Rimani qui con lui"Dico serio.

Giuseppe annuisce.

"Chi va là? "Chiedo.

"Mi manda il Maestro Federich"Una ragazza.

Apro la porta e la guardo.

Capelli castani, indossa una corazza e ha un arco in mano.

"Non ti aspettavamo... Perdonami... "

Tira fuori una lettera e la leggo.

Il maestro ci chiede di ospitarla per tre giorni.
Ci annuncia anche che ci sarà una riunione tutti assieme al palazzo di Milly in Galles.

Guardo la ragazza.

"Come ti chiami? "Chiedo facendola entrare, effetivamente fuori fa un po' freddo.

"Kimberly... "

La ragazza entra in casa.

Jude e Giuse la osservano.

"Salve"Dice Kimberly facendo la riverenza a Giuseppe.

"Lei è Kimberly, il maestro ci ha chiesto di ospitarla"

"Ne sapevo qualcosa"Dice Giuseppe.

"Vi ringrazio infinitamente"Dice lei.

Le sorrido e passo la lettera a Giuseppe.

"Tu cosa ne sapevi? "Chiedo.

"Federich sta pianificando qualcosa... "

"Io sono un elfo"Dice spostando i capelli mostrandoci le sue orecchie.

Un elfo!

"Santo cielo, siete rarissimi"Dico.

"Direi inesistenti.... "

"Accomodati pure... Jude prendi le armi "jude si alza immediamente e chiede a Kimberly il permesso di poggiare le sue armi accanto alle nostre.

Kimberly si siede e le do una fetta di torta.

"Fai come se fossi a casa tua... È una stagione un po' così, non abbiamo moltissimo ma spero che a te possa andare bene comunque"Dice Giuseppe passandole una tazza di latte caldo.

"Grazie infinite... Non mi siedo davanti ad un fuoco e una tazza di latte da giorni ormai... "Dice.

Mi siedo accanto a Giuseppe e Jude che stanno mangiando.

"Come va lì da voi? "Chiedo.

"Male, siamo rimasti in venti contati... Gli elfi stanno morendo tutti per motivi inspiegabili e questo da quando tutto ciò che il mago Originale ci ha dato in dono per proteggerci è andato in mille pezzi... "

Giuseppe sospira.

"È l'attuale mago Supremo la causa di tutto ciò"Dico.

"Noi elfi non ci sottometteremo mai al suo volere, non siamo oggetti per distruzione... "

"Ci vuoi aiutare quindi? "

"Come posso... So che il maestro aveva detto che avevate bisogno di aiuto"

"Sì... Il nostro gruppo si sta disfando piano piano e una persona come te che ci ricordi che non stiamo solo combattendo solo per noi, ci ridarà la forza e la voglia di combattere di nuovo"

Dalla tasca tira fuori un pezzo dell'amuleto!

"Questo è per voi... La mia gente ve lo dona come segno di alleanza... Siamo pochi ma il maestro ci sta davvero dando una grandissima mano a diffenerci"

Guardo Giuseppe sorridendo.

"Non potevi farci regalo più grande"Le stringo le mani e lei mi sorride arrossendo.

"Contate pure su di noi... Anche le ninfe stanno diminuendo e lo capisco... Non sono un essere magico da molto, ma posso capirti... "Kimberly guarda Jude e gli sorride.

"Una piccola ninfa"Dice Kimberly.

Jude si nasconde dietro Giuseppe.

"È un po' timido... "Dico.

Kimberly ci parla di come il Maestro gli sta aiutando e di come il mago supremo sta distruggendo le lande degli elfi e non solo per renderle campi d'addestramento.

Mi accorgo dopo della sua fasciatura al braccio invecchiata e sporca così gliela cambio.

Siamo sempre troppo occupati a pensare agli affari nostri e mai a quelli degli altri.

La ferita non si è rimarginata del tutto.

Kimberly è una ragazza giovanissima, sarà più piccola di me di due anni, avrà l'età di Gabriele.

Ha due fratellini e una sorellina.

Sua madre è morta in un incendio e da allora si prende cura di suoi fratelli assieme al padre che ora è uno degli "anziani".

Cerchiamo di farle passare dei momenti felici dopo tutto quello che ha dovuto passare.

So bene com'è perdere un un genitore.
È orrendo, e come se il terreno in cui cammini si sgretolasse in un istante.

Di sera sistemo la stanza degli ospiti per Kimberly.

Jude dorme con noi oggi.

"Giuseppe, dove vai? "Gli chiedo.

"Ho una commissione urgentissima da fare"Dice.

Jude mi tiene la maglietta mentre illumino con la candela Giuseppe che si mette il cappotto.

"È tardissimo Giuseppe ed è pericolo uscire! "Dico.

"Non ti preoccupare, tornerò domani mattina..."

"Ma-"

Mi fulmina, non vuole che dica altro.

"Saluta papà Jude"Dico.

Jude corre da Giuseppe e lo abbraccia.

"A domani"Dice Giuseppe uscendo di casa.

Guardo l'orologio a pendolo, sono quasi le 22.

"Dai Jude, prendi il tuo pupazzo, è ora della nanna... "

Jude prende il suo pupazzo.

"Notte Kimberly... "Dico.

"Notte Salvatore, notte piccolo Jude...grazie ancora per tutto"dice.

Le lascio dei fiammiferi e una candela, potrebbero servirle.

"Figurati... "Chiudo la porta e vado con Jude in camera.

Gli rimbocco le coperte e gli accarezzo i capelli.

"Papà era davvero di fretta"Dice.

"Insolito, vabbè dormiamo, se sei fortunato ti porta qualche dono"

"Sìì!!! "Dice.

Gli bacio la guancia e gli racconto una storiella per farlo addormentare.

Ci addormentiamo assieme.




Sento dei rumori provenienti dalla cantina.

Jude sta dormendo tranquillo e fuori è ancora notte.

Accendo una candela e controllo se sta bene Kim.

Dorme tranquilla anche lei.

Mi armo del mio bastone da combattimento e scendo in cantina.

Accendo il candelabro.

Sento come un pianto.

Sono perplesso.

"Chi... Chi va la? "Chiedo.

Un ululato.

Mi avvicino.

Un respiro pesante.

Una folta chioma di pelo.

Un... Un... Un lupo.

Il lupo mi fissa.

È davvero grande.

"Ehi... Cazzo... Ma tu non sei un lupo normale"dico con il bastone.
Mi ringhia addosso.

"Ehi, non volevo farti incazzare... "Si avvicina verso di me mettendomi con la schiena contro il muro.

Il suo fiato e così vicino.

Ho una paura infinita.

Morirò.
Non posso morire..

"O esco vivo io, o tu... "Lo attacco e lui mi ferisce al braccio.

Non urlo, sono sul punto di farlo ma non lo faccio.

Il lupo mi guarda immobile.

Lo fisso negli occhi.

Lo conosco quello sguardo.
Il lupo mi si avvicina nuovamente e mi lecca la ferita.

"Giuseppe? "Chiedo.

Continua...

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