30-Angelo
Seth's pov
Ho ancora l'odore di Sangue addosso.
Sono ancora sporco di Sangue e ferito.
Fisicamente e mentalmente.
Sono stati veloci a portarmi in tribunale.
Nel tribunale entrano anche Gabriele e Sascha che sembra abbiano fatto una corsa.
"Seth Greene, lei è accusato di furto, truffa, navigazione in acque proibite e omicidio"
Alzo gli occhi dritti verso il giudice che sta leggendo i miei capi d'accusa.
"Ho rubato, Ho navigato in acque vietate, Ho truffato, ma lo giuro sulla testa della persona che amo più in questo mondo che non ho ucciso la Contessa Madre"
"Ha delle prove? "
"No che non ce le ho, mi è morta tra le braccia, uccisa da qualcuno che non sono io! "
Confusione tra il pubblico.
"Che ci faceva lei in proprietà non sua? Rubava deduco"
"Ferito, certo... Sono stupido quanto volete ma in condizioni simili l'ultima cosa a cui pensavo era rubare"
"Deduciamo che lei abbia addescato la donna, abbia provato a sedurla e poi l'abbia uccisa con questo pugnale"
Non potevo ascoltare una parola di più.
"ADESCARE QUELLA DONNA? MA MI PRENDETE PER PAZZO SERIAMENTE?"
"Non sta migliorando la sua situazione"
Guardo Sascha che evita di incontrare il mio sguardo.
Dimmi che non pensa sul serio che io abbia...
Ucciso l'unica persona che abbia lottato per tenermi in vita. Mia madre.
Gabriele è disperato e lo so, lo so che lui mi crede.
Stringo forte il medaglione con il ritratto di Gabriele in tasca.
Non ho prove, sono stato fottuto.
"Lei è condannato a morte tra due Settimane"applausi, sento applausi.
Non è la prima volta che mi condannano all'impiccagione però sta volta è diverso, ho un capo d'accusa che è ingiusto.
Le guardie mi prendono di forza e passiamo davanti Gabriele e Sascha.
Gabriele sta piangendo, odio vederlo piangere.
"E TU NON FAI NIENTE?"urla Gabriele a Sascha scuotendolo.
Mi mettono sul carretto trainato dai cavalli.
Non riesco a capire cosa dica Sascha a Gabriele perché mi sto allontanando.
Sascha mi rivolge uno sguardo distrutto e gli leggo il labbiale.
Resisti
Quindi mi crede... Mi crede.
Non volevo altro.
20 anni prima.
Era una giornata come le altre, al borgo erano riusciti a trovare un pallone e abbiamo iniziato tutti insieme a giocarci.
Avevo sette anni, Non avevo un padre né una madre...
Questa è la cosa che mi hanno insegnato fin da piccolo.
Mentire, nascondermi.
"SETH! VIENI! "La mia allevatrice mi stava chiamando.
Mi guardai, ero in condizioni pessime, mi avrebbe sgridato come non mai.
Arrivato a casa, se così si poteva considerare una catapecchia, Gilly mi guardo con uno sguardo di rimprovero ma stranamente non disse nulla.
"Entra in Sala, hai ospiti"
Ospiti? Chi io? Divertente, pensai.
Entrai in sala e vidi una signora bionda seduta che mi guardava.
"Seth"mi disse Gilly svegliandomi dalla mia paralisi temporanea.
Feci la riverenza.
La signora bionda guardò Gilly come per congedarla.
Avevo combinato qualcosa?
Le mele non le avevo più rubate alla fine...
La signora si abbassò a mio livello e mi rivolse un sorriso così dolce che mi ricorderò per sempre.
"Seth... "Iniziò a parlare.
"S-si signora"Mi punirà? Ma cos'ho fatto?
"No, non chiamarmi Signora... Io sono tua madre Seth"Il mio cuore iniziò a battere come non mai.
Sentì una lacrima percorre il mio viso.
Non ci credevo, mia madre.
"Seth, non piangere, piango anch'io "disse tirando fuori un fazzoletto di tessuto per asciugarsi le lacrime.
Mi accarezzò il viso e mi asciugò le lacrime.
"Stai crescendo così bene, hai un colorito meraviglioso... "Poi accarezzò i miei capelli che allora erano molto più chiari di adesso.
"Cercherò di venire a trovarti più spesso piccolo Seth, So che Sascha ti viene a trovare spesso, però non dirgli che lo so altrimenti si offende, okay? "Sorrisi.
"Ma... Mamma... "Mi strinse così forte che mi fece mancare pure il respiro.
"Promettimi delle cose Piccolo mio... "
Annuisco.
"Non odiarti mai, non odiare i tuoi capelli e i tuoi occhi... Sei bellissimo così come ti ho creato... E perdonami Seth, Perdonami per essere stata una madre pessima"
Gilly mi ha sempre detto che se avevo ancora la fortuna di vivere era solo grazie a lei, mia madre.
"Mamma, grazie... "Dico.
Quando aveva tempo veniva a trovarmi, una volta mi beccò perfino a giocare con Sascha.
Quando capitava lei si metteva abiti meno appariscenti e ci guardava giocare.
Ero così felice.
Sono i ricordi più belli che ho con lei e ora, la donna più importante della mia vita è morta.
Mi risveglio com le lacrime agli occhi.
Ieri mi hanno rinchiuso in questa prigione che non so nemmeno dove sia.
Ho freddo e tanta fame.
Hanno medicato la mia ferita ala cazzo di cane.
Seriamente.
Sono tutto dolorante e sono stanco, esausto.
"Ma tu... Tu sei il Pirata dai capelli Blu? "Sento qualcuno chiedere.
"Così pare"Dico.
"WOW, ho sentito parlare di te ma non pensavo tu esistessi davvero! Sei una leggenda"
"Che sta per morire"Dico sedendomi meglio e appoggiando la schiena contro il muro.
"Tutti qua dentro siamo condannati a morte"Il ragazzo si avvicina.
Avrà l'età di Gabriele.
"Sei così Giovane tu, che hai combinato? "
"Ho ucciso due stronzi"dice.
"Sei più pericoloso di me! "Scherzo.
"Davvero?che onore"altri ragazzi si avvicinano.
"Capitan Chioma del mare? "Ho tanti nomi.
"Sì... "
"Ci racconti una delle tue avventure? Allietaci"
"Perché no, tanto moriremo tutti"
Raccontare le mie avventure per un attimo mi fa dimenticare quasi in che razza di situazione mi sono cacciato.
Ormai sono passati 5 giorni e sto passando una permanenza orrenda.
Ci danno la merda da mangiare, vogliono ucciderci prima.
Sto quasi perdendo ogni voglia di vivere.
Morirò da martire.
Alcuni stanno impazzendo e parlano da soli, quei alcuni li uccidono subito.
...
Guardo il medaglione con il ritratto di Gabriele.
Mi manca un sacco.
"Cosa darei per una puttana"Dice un tizio nella cella davanti.
Risate.
Sospiro.
"Non parlare di puttane, tanto il vostro cazzo morirà insieme a voi"dice un altro.
"Un finocchio"Interviene.
Che puzza di merda.
"Chi ha cagato? "Chiedo.
"Scusa, non mi mandano al bagno"dice uno nella cella davanti.
"Cazzo! "Dice uno ancora tappandosi il naso.
"Non sono finocchio"Si difende il tizio di prima.
"Non vuoi una figa? Allora lo sei per forza"
Voglio ammazzarmi adesso.
Parlano troppo.
"Greene hai visite"Dice una guardia.
"Capitano Depressione ha visite, una dama? "
"Tappatevi quelle cazzo di bocche, pensavo di essere un chiacchierone ma poi quando vi ho conosciuto mi sono ricreduto"
Uno mi da una sculacciata 'amichevole' .
Impazzirò qua dentro, tanto morirò in ogni caso.
Non esco, però sono abbastanza lontano da tutti.
"Seth"Quella voce.
Gabriele.
"Gabriele... "Dico avvicinandomi alla cella.
Lui si avvicina e mi stringe le mani.
Non voglio farmi vedere da luo in queste condizioni... "
"Seth... "
"Perdonami, tremo, sono ammalato e ho un pessimo aspetto... "
Mi tocca il viso e la barba che mi sta crescendo.
Poi mi bacia sulle labbra;
il bacio è abbastanza lungo e dolce da farmi venire una tremenda voglia di distruggere questa cazzo di cella per stringerlo a me.
Ci stacchiamo entrambi contro la nostra volontà quando sentiamo una guardia arrivare.
"Ho poco tempo"Dice Gabriele guardandomi fisso negli occhi.
Ha le occhiaie, non dorme sicuramente da giorni.
"Ho del cibo"Dice.
Guarda la Guardia che gli apre la cella.
Dio, posso rivederlo, posso abbracciarlo.
"Lord Gabriele, lei può visitare il condannato in una stanza, non è un posto adatto a lei"Dice il responsabile della prigione.
Ho notato adesso che Gabriele è in vesti ufficiali.
È raro.
Che abbia fatto qualcosa prima di venire a trovarmi.
"Grazie"una guardia mi aiuta ad alzarmi nonostante ne sia perfettamente in grado.
Vogliono farsi belli agli occhi di Gabriele.
Vengo scortato da una guardia fino alla stanza.
Guardo la guardia con odio prima di entrare con Gabriele.
Guardo Gabriele il quale chiude la porta a chiave.
Non posso fuggire in ogni caso, non ha finestre questa stanza.
"Questo è il cibo Seth"Dice stendendo sulla scrivania la tovaglia del fagotto con all'interno Pagnotte, formaggio, prosciutto, frutta e una boraccia di acqua.
Mi butto a capofitto sul cibo.
Stavo morendo di fame.
"...ci stiamo provando in tutti i modi di tirarti fuori da questo posto"Dice Gabriele.
Le torce illuminano meglio il suo viso pallido e dagli occhi contornati da occhiaie.
Lo abbraccio e glo accarezzo i capelli.
Sento il suo respiro sul mio collo.
Merda, mi era mancato, cazzo quanto mi era mancato.
"Seth..."Dice.
"Non parlare... "Gli tolgo la mantella e gli indumenti che ha addosso.
Lui mi lascia fare.
Adesso come adesso sento un grande bisogno di lui.
È la prima volta che lo facciamo ma non ce la faccio più... Oggi potrebbe essere l'ultima volta che lo vedrò.
"Regalami tutto te stesso Gabriele"Gli sussurro mentre tocco i suoi fianchi.
Lui mi toglie la camicia e i pantaloni da prigioniero.
"Perdonami Gabriele, non avrei mai voluto che la nostra prima volta fosse così"
Annuisce mentre ci stendiamo entrambi sul tappeto.
Gli spalanco le gambe quanto basta per potere entrare con due dita dentro di lui..
Il modo in cui si tappa la bocca per evitare di urlare lo rende così fottutamente carino..
Le nostre mani si incrociano nel frattempo e ormai la mia erezione sta implorando.
Verrò troppo in fretta, me lo sento.
Quando penso che sia abbastanza pronto per accogliere la mia erezione lo aiuto a 'sedersi' su di me mentre entro dentro di lui.
Merda, è ancora così stretto.
Lui mi stinge i capelli mentre riesco ad arrivare forse davvero in profondità.
Questa posizione ci permette di guardarci e quello che voglio e che lui si senta bene.
Metto le mani sui suoi fianchi e lo aiuto ad andare su e giù.
All'inizio mi stringe forte, sicuramente per il dolore.
Gli chiedo almeno cinque volte se sta bene e ricevo ogni volta una risposta positiva.
....
Mi bacia il collo e geme il mio nome mentre io non ci vedo più da quanto sto godendo.
Aumento la velocità quando capisco che entrambi abbiamo bisogno di più.
Le nostre lingue, i nostri corpi e le nostre anime sono un tutt'uno.
Non mi stancherò mai di lui.
"Ti amo Seth... Ti amo"Dice guardandomi dritto negli occhi.
"Piccolo mio"sussuro e aumento la velocità delle mie spinte, che bella sensazione.
"Oggi ho avuto la conferma che non sei bello solo fuori"Sussurro con quel poco fiato che mi sta rimanendo.
Inizio a masturbarlo mentre le sue mani affondano tra i miei capelli.
"Sto per venire... Cazzo"Gli dico.
"Hmmm "Dice .
Do delle ultime spinte e esco prima che possa venire dentro di lui.
Mi masturbo quello che basta per venire.
Lui viene pochi secondi dopo di me.
Sono esausto ma felice.
Bacio Gabriele più volte e gli ripeto quando lo amo.
Lui però scoppia a piangere e mi stringe.
...
"Ti libererò Seth.. Te lo prometto... "Dice.
"Non pensarci adesso... "Prendo un fazzoletto e lo pulisco.
"Pensa a noi due quando siamo diventati una cosa sola"Gli dico a pochi millimetri sul collo.
"Lo rifarei per tutta la vita con te"Aggiungo toccandogli i suoi scombinati capelli rossi.
"Seth..."Mi stringe e io sorrido.
"Penso a te ogni istante... Sii forte anche per me la fuori"dico.
Comtiua...
Ahhh 😍
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