QUEEN MARY

È venerdì, adoro il venerdì. Si avvicina la domenica che tanto amo, si avvicina un'altro tuffo nella mia meravigliosa Londra, sono quasi due mesi che sono qua e mi sento ufficialmente a casa, Londra mi ha adottata ed io nelle sue braccia ci sto così volentieri. Diego mi manca sempre infinitamente e un velo di tristezza è sempre pronto ad attraversarmi quando qualunque ricordo di noi affiora nella mia mente.
L'altra domenica ho accettato l'invito di Sophie e siamo state insieme praticamente tutto il giorno, anche a lei piacciono i musei e soprattutto le gallerie d'arte. Siamo state sia alla National che alla Tate Gallery e abbiamo passato ore a discutere su quale fosse la tela più bella o quella più d'effetto. Quando l'ho raccontato a Diego nella nostra consueta videochiamata serale ci siamo fatti una risata, lui non ci sarebbe mai venuto o tutt'al più le avrebbe visitate in mezz'ora ciascuna.
L'ho sentito sollevato dal fatto che non fossi da sola in giro per Londra e contento per la scelta di Sophie che reputa tranquilla e con la testa sulle spalle.
Nel finire delle nostre videochiamate devo dire che mi sembra di essere in una hot line, siamo sempre più disinibiti e ci lasciamo andare ad eccitanti effusioni, ho sempre paura che arrivino la mamma o la sorella e lui mi prende in giro per quello.
Stasera invece.. si balla! E sono al settimo cielo, ho sempre adorato andare in discoteca e sfogarmi ballando. Sophie mi ha invitata ad una festa alla Queen Mary, una nave sul Tamigi, all'altezza del Tower Bridge dove c'è una discoteca sull'acqua. Sophie me n'ha parlato benissimo, mi sono fatta promettere che mi sarebbe sempre stata accanto e soprattutto che non ci sarebbe stata né Steff né tantomeno Albert. Neanche a dirlo Diego non è contento, gelosissimo ha voluto partecipare alla scelta del vestito e si è fatto promettere di fare una videochiamata prima dell'uscita per controllare che non fossi a detta sua 'troppo appetibile'. Ah è pur sempre il mio macho spagnolo e senza arrabbiarmi più di tanto sono stata accondiscendente.
Finalmente scendo e le due veline mi stanno aspettando in soggiorno, come sempre la mia cara famiglia inglese è ben schierata vicino all'entrata per non perdersi neanche un dettaglio.
- Ma dove pensi di andare? Ad una serata di beneficenza? Andiamo in discoteca Cami! -
Nadine non perde l'occasione di stare zitta e mi sembra una ballerina di lap dance con minigonna inguinale e scollatura profondissima, spero mi stia alla larga per tutta la sera. Sophie mi accenna un sorriso e con una smorfia la liquida, si avvicina - Cami sei bellissima! Il vestitino con paillettes ti sta benissimo ed hai messo anche i tacchi! -
Per fortuna lei è più sobria con un vestitino verde che fa risultare i suoi bellissimi occhi smeraldo. I tacchi non sono stati notati da Diego, ho tenuto appositamente la videocamera del cellulare in alto, chi lo sentiva sennò.
- Su su andiamo, mi avete già fatto perdere troppo tempo con le vostre smancerie. Sam ci sta aspettando in macchina e sicuramente sarà fighissimo, come sempre -
Chi è Sam? Sophie mi ha parlato della loro compagnia e che ci sarebbero venuti a prendere ma non mi aveva fatto nomi.
Usciamo e una macchina sportiva rossa fiammante è parcheggiata lì davanti. Nadine si tira ancora più giù la scollatura e si sistema davanti, io e Sophie strettine ci dobbiamo accontentare di stare dietro tutte di traverso.
La simpaticona monopolizza la conversazione che verte esclusivamente tra lei e il bellimbusto. Niente che dire tra l'altro, un ragazzo biondo, aitante, con lo sguardo magnetico, lo scopro spesso ad osservarmi dallo specchietto retrovisore, annoiato dai discorsi poco filosofici della velina bionda - Ragazzi stasera fiumi di champagne! -
Ma che dice? Io con le mie 100 sterile settimanali a malapena mi pagherò l'entrata e una birra.
Finalmente arriviamo e riesco a sgranchirmi le gambe, con Sophie al mio fianco entro nella nave ed è veramente accogliente. C'è già tantissima gente e la musica mi fa venir voglia di ballare lì all'entrata.
- Vieni ti presento il resto della compagnia e poi ci potremo scatenare, ti va? -
Ci avviamo vicino ai divanetti e i ragazzi sono piuttosto su di giri, spero che non girino droghe o cose del genere altrimenti Sophie non mi vedrà più.
Vengo osservata, anzi esaminata dalla testa ai piedi dalle simpatiche tre ragazze sedute sui divanetti sono Audry, Nancy e Karen. Mentre i tre ragazzi sono Steve, David e Tommy e i loro sguardi sono molto languidi mi mettono parecchio a disagio, per fortuna c'è Sam che devo ammettere è proprio carino, lui mi sorride senza malizia.
Prendo coraggio e porto via correndo Sophie, la pista ci attende. Le canzoni di David Guetta mi fanno scatenare e ne ballo almeno dieci, ad un certo punto sudatissima mi dirigo verso il bar, Sophie si avvia ai divanetti ma io non ho voglia di rivedere quelle facce, ordino una semplice coca cola al barista che mi guarda un po' stranito, non voglio ubriacarmi è un problema?
- Ehi quanto tempo è che non mettevi piede in discoteca? Ti sei scatenata eh? -
È Sam ed è a un soffio dal mio viso, mi perdo nei suoi occhi, non riesco a capirne il colore, non sono azzurri forse grigi, molto belli devo dire. Mi accorgo di essermi imbambolata e mi schiarisco la voce - Sono a Londra da quasi due mesi ed è la mia prima volta in discoteca, il mio ragazzo è tornato in Spagna e per fortuna Sophie è un'ottima compagnia e mi sta facendo passare la malinconia -
- È proprio fortunato questo tuo ragazzo spagnolo - Mi fa l'occhiolino e girandosi se ne va.
Non posso fare a meno di ammirare la sua andatura sinuosa e il suo bel fondoschiena, mannaggia se mi sentisse Diego! Non ho neanche la scusa dell'alcol, ho bevuto una semplice coca cola.
Tra l'altro ho bevuto così tanto che ho un urgente bisogno del bagno, chiedo al barista dove posso trovare la toilette e mi avvio verso il primo piano dove ci sono tante porte.
Mentre sto per aprirne una mi sento afferrare bruscamente da dietro e nel giro di pochi secondi sono dentro ad una stanza buia e qualcuno mi tappa la bocca con la mano, la paura si impossessa di me e la mordo con forza.
In un attimo la mia testa viene scaraventata sul muro ed è buio, non sento più niente.

Chi sarà l'aggressore? Cami è in trappola 🙈