Hai un piano?
Pov Ian:
"Ehi Ian" disse Logan sorridendo.
"Ciao Logan"lo salutai bevendo un sorso di caffè.
Si mise a sedere al tavolo.
"Dove è la mia principessina?" Chiese sognante.
"È dai miei genitori" dissi ridendo.
"Volevo vederla" disse triste.
"Stasera se vuoi tu e Martina potete venire a cena da noi" dissi sorridendo.
Era un ottimo amico e anche un ottimo baby Sitter.
"Certo che sì, Martina ne sarà entusiasta" disse felice.
Lui e Martina erano una coppia molto affiatata.
Stavano davvero bene insieme.
"Hahahah okay" dissi ridendo.
Lui sospirò.
"Jess?" Domandò.
Sospirai anche io.
"Sta meglio, è a casa dei suoi" dissi deglutendo.
"Non viene da te?" Sussurrò per paura che qualcuno lo potesse sentire.
Scossi la testa.
"Non vuole vedere né me né sua figlia da quando è uscita dall'ospedale" ammisi mordendomi il labbro inferiore.
"Non vuole nemmeno vedere Martina e me" disse sbuffando.
"Già, me lo ha detto Martina.Quando porto la bambina a casa sua se ne sta chiusa in camera" dissi stringendo i pugni.
L'amavo però mi stava facendo incazzare.
"Mi dispiace amico, forse ha bisogno di tempo" disse Logan sospirando.
Strinsi la tazzina di caffè in una mano e sussurrai a denti stretti:
"Lo so Logan ma è difficile. Hope ha bisogno di una madre e ora la sta facendo lei la bambina e non io"
"Amico è stata in coma per tanto tempo" sussurrò lui piano.
"Lo so Logan ma noi ci siamo sempre per lei" dissi quasi urlando.
"Lo so, Martina è preoccupata per lei"
"Lo so e anche io lo sono. I suoi genitori hanno detto che non esce da camera sua quasi mai" dissi stringendo le mani al tavolo.
"Dobbiamo farle capire che noi ci siamo ancora" disse.
Lo guardai male.
"E come? Non vuole nemmeno ascoltarci Logan" dissi alzandomi dal tavolo.
Stavo per urlare, avevo bisogno d'aria per calmarmi.
Uscii dal bar cercando di calmarmi.
"Lo so lo so ..." Disse Logan appoggiandomi una mano su una spalla.
"Quindi?" Chiesi sospirando.
"Ci devo pensare" disse sbuffando.
"Ah bene" dissi.
"A dopo Ian" disse Logan.
"A dopo Logan" dissi salutandolo e lui se ne andò.
Erano le 22 di sera e avevo appena finito di cenare insieme a Logan e Martina ed eravamo in macchina.
"Pensi sia una buona idea Logan? Sta diluviando" disse Martina tremando.
Sospirò.
"Non penso sia una buona idea ragazzi, ma è ovvio che ad Ian manca e anche a te e ovviamente anche a me. Non riesco a vedervi infelici" disse Logan dando un bacio a Martina.
"Okay facciamolo" dissi mettendo in moto.
Per lei avrei fatto tutto e non mi sarebbe interessato se l'indomani sarei stato male.
Jess era l'amore della mia vita.
Chiamai i miei genitori per chiedere se Hope sarebbe potuta rimanere lì per la notte e loro erano felici.
Arrivammo davanti a casa di Jess, era da troppo tempo che non la vedevo e mi mancava davvero tanto.
Logan sorrise e anche Martina.
"Pronti?" Domandai sorridendo anche io.
Loro annuirono e scendemmo dalla macchina.
Scoppiai a ridere, ero già mezzo.
Corsi verso la porta di casa di Jess e Martina bussò.
"Che ci fate qui?"
"Può dire a Jess che noi staremo qui fino a quando non si deciderà a parlare con noi?"
"Non mi sembra una buona idea"
"Per favore"
"Non volete entrare?"
"No... Noi stiamo sotto la pioggia"
"Vi ammalerete"
"Non ci importa"
Fissai la stanza di Jess, aveva ancora la luce spenta e io stavo gelando.
Era due ore che eravamo lì sotto è ancora non era scesa.
Stavo morendo di freddo e non me ne importava niente.
"Ian?" Guardai Martina.
"Io non ci riesco a stare qui fuori, posso riposarmi un po in macchina?" Domandò.
Annuii e così Logan e Martina andarono nella mia macchina.
Ero rimasto da solo sotto al diluvio.
Mi strinsi il giacchetto di pelle provando a riscaldarmi.
Accese la luce e il mio cuore perse un battito, ma la spense subito.
Sbuffai fissando ancora quella camera.
Erano le 3 del mattino e non mi importava se i miei occhi e tutto il mio corpo era stanco, volevo che Jess si affacciasse alla finestra.
Aveva acceso le luci tre o quattro volte e l'aveva subito spente.
"Ian?" Mi girai verso Logan.
"Dimmi Logan" dissi sospirando ritornando a fissare la camera.
"Andiamo a casa dai, sei stanco morto" scossi la testa.
"È passata la mezzanotte Logan ... Oggi sono tre anni che io e Jess stiamo insieme ..." Sussurrai sorridendo e andai verso la mia macchina.
Non me ne importava se erano le tre del mattino.
In macchina avevo un lenzuolo bianco e un pennarello.
"Mi hai cambiato e ora ho bisogno di te"scrissi e Martina sorrise.
"È una frase dolce" la ringraziai.
Cercai il suo cd preferito è lo misi.
La musica partii lenta, la alzai.
"Dammi la tua camicia Logan" lui scoppiò a ridere levandosela, mi spogliai anche io.
"Cazzo Ian sei messo bene" disse Martina ridendo.
"Ehi!" Disse Logan sospirando.
Mi misi la sua camicia, mi stava stretta.
Infilai il mio giacchetto di pelle e presi la chitarra che avevo in macchina.
Scesi con il lenzuolo in mano.
Pioveva e dovevo trovare un posto dove non si sarebbe bagnato.
Lo misi sotto al portico di casa sua e cominciai a strimpellare la chitarra.
Era da tanto che non suonavo.
Cantai la sua canzone preferita.
"IMBECILLE TORNATENE A CASA!" Urlò qualcuno tirandomi qualcosa addosso.
Era una scarpa.
"SE LO SCORDI!!! FINCHÉ LA MIA RAGAZZA NON SCENDE IO NON ME NE VADO!!" Urlai a mia volta.
Mi tirò un'altra scarpa che mi arrivò dritta in testa.
"VATTENE!!" Urlò chiudendo le finestre.
"VAFFANCULO VECCHIO DI MERDA!" Urlai.
"Ian stai bene?" Chiese Logan sospirando.
"Mi fa malissimo la testa Logan" dissi sospirando.
Lui annuì.
"Andiamocene" scossi la testa.
"Logan ho bisogno di lei" dissi e lui mi abbracciò.
Sentii la porta di casa di Jess aprirsi e mi girai di scatto.
Sgranai gli occhi vedendola, il mio cuore batteva all'impazzata.
Corse verso di me e mi saltò addosso.
"Ti amo, perdonami" sussurrò appoggiando le labbra finalmente sulle mie.
La strinsi a me approfondendo il bacio, il bacio più bello del mondo.
"Non farlo mai più piccola" dissi ridendo.
Lei scoppiò a piangere scuotendo la testa.
"Mi dispiace tanto Ian" disse baciandomi di nuovo.
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