POV IAN:
Mio cugino continuava a farmi domande su Jess, continuavo a rispondere a monosillabi.
Non mi piaceva che qualcuno rompesse così tanto.
Avevo paura che Jess avesse accettato solo per farmi capire che per lei non ero più niente e cazzo ... Aveva ragione.
Ero sempre stato un coglione con lei e lo ero ancora, non volevo perderla ma sapevo che lei si sarebbe stufata di me un giorno.
Volevamo cose diverse e lei meritava un tipo come quel coglione di mio cugino.
"Allora la tua lady dove è?" Chiese per l'ennesima volta ridendo.
"Smettila Jhonathan" risposi irritato.
"Secondo me è una cafona come te" strinsi i pugni, non si doveva permettere di chiamare cafona Jess!!!
"Fottiti coglione" risposi.
"Sennò che mi fai cuginetto? Sai che sono molto più forte di te" sbuffai.
"Non offendere la mia ragazza, sennò te ne pentirai" sussurrai.
"Carino appena mi vedrà sarà così eccitata che verrà in camera se le dico di venire" non potevo picchiarlo, non potevo.
"Pensa alla tua ragazza" risposi fulminandolo con lo sguardo.
"La mia ragazza ora non c'è" disse maliziosamente.
"Falla finita Jhonathan" dissi sbuffando.
"La ami?"
"No" dissi.
Lui sorrise.
"Allora me la scopo" disse divertito.
Sospirai.
"Tu non la scopi, lei è solo mia e di nessun altro" dissi irritato.
"Ammetti che la ami"
"Non la amo" dissi sospirando.
"Cuginetto io ti voglio bene e lo sai, ma cazzo non starà sempre con te se non la ami ... Sicuramente non voglio scoparmela e niente, amo la mia ragazza io. Dicevo quelle cose per farti incazzare, ma cazzo amico ... Sei peggio di un cazzo di adolescente" sbottò.
Lo fulminai con lo sguardo e presi il telefono per chiamare Jess, ma proprio in quel momento la vidi entrare mano nella mano con Max e porca puttana!!
Era una dea che emanava sesso da tutti i pori.
Il mio amichetto lì sotto cominciava a tirare.
Indossava un vestito nero che le stava a pennello, non era stretto, le arrivava fino alle cosce e a completare quella bellezza era il fatto che portasse i tacchi neri.
"Wow cuginetto, quella è Jess?" Annuii deglutendo.
Aveva anche il trucco e i capelli biondi mossi, era perfetta.
Mio cugino si alzò andandole davanti e lei sorrise.
Jess era solo mia, cazzo!!
Mi alzai andando vicino a Jess, le accarezzai un fianco.
Lei si girò verso di me e così la baciai su  una guancia.
"Ian ti sei macchiato di fondotinta" sussurrò imbarazzata pulendomi il labbro inferiore con il pollice.
"Non importa piccola" lei mi sorrise teneramente.
"È molto carina cuginetto" lo guardai male e Jess lo ringraziò imbarazzata.
Odiavo quando non ero io a metterla in imbarazzo, lei doveva arrossire solo con me.
"Sei molto carina complimenti" disse di nuovo Jonathan.
"Jonathan abbiamo capito che Jess è carina, ma ora vai" dissi irritato.
"Sei scortese" disse Jess guardandomi male.
"Pure?" Chiesi guardandola male.
Lei sbuffò.
Sbuffai irritato e andai in cucina.
"Ian la smetti?" Mi girai irritato e Jess si fermò di scatto per non cascarmi addosso.
"Non preoccuparti Jess ... Vai pure da mio cigino, così potrete parlare di quanto siate perfetti insieme" lei mi guardò confusa.
Oddio, ero geloso marcio.
"Sei geloso?" Chiese sorridendo.
"No" dissi sbuffando.
Lei si avvicinò piano a me, sospirò.
"Ian vuoi capire che a me piaci solo tu ... Non sarei qui sennò" disse guardandomi negli occhi.
Il mio cuore perse un battito, era colpa di quei die occhi color caramello.
Aveva detto solo che a lei piacevo, si stava già stufando di me ... Non mi amava più.
"Ti stuferai di me Jess ... Tu meriti uno come Jonathan anche se mi costa ammetterlo" dissi sospirando, mi prese le mani e mi diede un bacio sul collo.
"Fino a quel momento starò con te, no?" Domandò ridendo, annuii dandole un bacio sulla fronte.
"Sei molto bella" sussurrai baciandola di nuovo sulla fronte.
Avevo voglia delle sue labbra, ma non potevo baciarla sulle labbra, non era il momento.
Sorrise.
"Grazie" disse imbarazzata.
Sorrisi prendendola per mano e andammo a sederci a tavola.
Jonathan parlava con la sua ragazza che beh ... Era molto figa sinceramente.
Aveva i capelli neri e due occhi color cioccolato e aveva un fisico da urlo.
Sentii una gamba sfiorare la mia, guardai Jess ma non era lei perché non lo faceva mai e poi parlava con i miei.
Vidi Rosy, la ragazza di Jhonathan mentre mi guardava.
Si passò la lingua sulle labbra, Oddio mio.
Sentii l'erezione risalire.
Mia madre portò la pasta al sugo, guardai Rosy che si portava la forchetta alle labbra in un modo davvero sensuale.
Parlammo del più e del meno.
Rosy fece cascare la forchetta, si scusò e andò sotto al tavolo per cercarla.
"Ian .." Mi girai verso Jess.
"Dimmi" sussurrai eccitato, sentii una mano sfiorarmi la patta dei jeans rialzati.
Sgranai gli occhi eccitato.
"Stai bene?" Sussurrò Jess dolcemente, annuii.
Non potevo tradirla di nuovo.
Non stavamo insieme ma potevamo ricominciare.
Rosy si rialzò con la forchetta, sospirai eccitato.
"Mi scuso ma dovrei andare al bagno, qualcuno può dirmi dove si trova? Mi scappa il bisogno e non voglio stare sola, è una casa molto grande" Chiese guardandomi.
"Ti accompagno io" Jess mi guardò confusa, così le baciai la fronte e sussurrai:
"Tranquilla" lei sospirò annuendo.