Guardai il soffitto della mia camera con il sorriso sulle labbra.
Ian era cambiato molto nelle ultime due settimane, mi aveva lasciato il mio spazio.
Lavorava per diventare adulto e mi piaceva.
Logan e Martina erano sempre più shipposi e Sam era molto carino con me, una sera aveva cercato di baciarmi ma gli avevo detto che per me era solo un buon amico ed era vero.
Volevo credere che Ian stesse cambiando, ma non ci riuscivo.
Stava succedendo tutto a me, mi alzai di scatto per andare in bagno a vomitare.
Mi sentivo un straccio delle sere, appoggiai la mano sulla mia pancia e sussurrai:
"Non so nemmeno se vedrai mai tuo padre" quella verità faceva male.
Faceva più male di un coltello conficcato nel petto.
Appena mi sentii meglio me ne andai di nuovo in camera mia e chiusi la porta.
Accesi il pc e andai su Fb, Ian aveva pubblicato un post:
"Non dirò il tuo nome ... Ma capirai ❤️ mi manchi da morire e forse non so nemmeno se potrò accettare questo cazzo di bambino ... Non sono perfetto e nemmeno giusto per te, tu meriti una persona migliore ma non riesco nemmeno a lasciarti andare da quanto sono disperato ... Pensavo che sarebbe stato figo scoparmi un sacco di ragazze senza avere rapporti seri con nessuna ragazza, ti ho tradita molte volte e me ne pento ... Non dirò quelle cose sdolcinate per cui voi ragazze ne andate matte, ma ti voglio nella mia fottuta vita perché la mia vita sei tu ❤️" scoppiai a piangere e presi il cellulare.
Lo chiamai.
"Ehi piccola ... Cosa c'è?" Chiese confuso.
Scoppiai a ridere:
"Questa dichiarazione è la più strana che io abbia mai sentito" ammisi ridendo, ma era la cosa più dolce che in due anni mi avesse mai detto.
"Cerca di accontentarti piccola" disse ridendo.
"Ah sì?" Chiesi seria.
Volevo farlo un pò agitare, era bella come dichiarazione e mi piaceva.
"Si" disse sorridendo.
"Non è bella come dichiarazione" dissi.
Lui sospirò.
"È la prima che faccio Jess ..." Disse piano.
Era imbarazzato e mi piaceva così tanto.
"Vieni a casa mia" dissi sorridendo.
"Arrivo subito piccola" staccai con il sorriso sulle labbra.

Andai ad aprire la porta e mi ritrovai Ian tutto sorridente.
"Ciao" lo salutai timidamente.
"Ciao" ricambiò sorridendomi.
Si guardò intorno e mi prese per mano.
Mi accarezzò le nocche con il pollice.
"Ti voglio nella mia vita Jess" disse sospirando.
"E io ti voglio nella mia Ian" mi sorrise e così lo presi per mano.
Morivo di freddo là fuori, entrammo in casa e gli dissi di fare piano.
Salimmo le scale e andammo in camera mia.
Chiusi la porta a chiave.
"Mi sei mancata Jess, mi è mancato stringerti" disse stringendomi a se.
Stavo così bene in quelle braccia.

"Posso baciarti?" Domandò sospirando.
Scossi la testa.
"Non mi sembra una buona idea Ian .. Almeno per adesso .."ammisi deglutendo.
"Fermami allora" sussurrò avvicinandosi di più alle mie labbra.
Il mio cuore lottava contro il mio cervello.
Era una tortura, ogni secondo che passava era come se il mondo si fermasse.
"Fermami" sussurrò rocamente.
"Fermati" sussurrai piano.
"Vuoi che mi fermi davvero?"Chiese piano avvicinandosi.
"Si, fermati Ian" odiavo i suoi giochetti mentali.
Scosse piano la testa e appoggiò le labbra sulle mie.
Mi strinse a se cominciando a baciarmi dolcemente sulle labbra.
Mi erano mancate così tanto quelle labbra.
Strinsi la sua camicia tra le mie mani attirandolo di più a me.
Si appoggiò al muro con me sopra di lui.
"Mi sei mancata" sussurrò torturandomi il labbro inferiore con i denti.
Si sbottonò i jeans.
"Ian non penso sia una buona ..." Non riuscii a finire la frase che le labbra di Ian si appoggiarono di nuovo sulle mie lasciandomi senza parole.
Mi strinse a se approfondendo il bacio, la sua lingua sfiorava delicatamente la mia.
Cercai di respingerlo, ma non potevo.
Io volevo quel bacio, io desideravo quelle labbra sulle mie.
Affondai le mani tra i suoi capelli tirandoli appena per approfondire di più il bacio.
Le sue mani sul mio sedere che mi facevano strusciare su di lui erano una sensazione magnifica.
Mi attirò di più a se sedendosi con me su una sedia.
Ero a cavalcioni su di lui.
"Oddio" disse ansimando, ansimai con lui.
Adoravo vederlo eccitato.
Mi fece muovere su di se.
"Oddio Jess ... Mi sei mancata così tanto" lo baciai.
Mi prese per i fianchi e cominciò a farmi muovere su di lui.
Appoggiai la testa nell'incavo del suo collo per trattenere i gemiti.
Sentivo le sue mani stringere i miei fianchi, la sua erezione che spingeva contro di me.
"Oh cazzo ..." Ansimò rocamente appoggiando le mani sul mio sedere e attirandomi di più a se.
Lo baciai sul mento.
"Piccola se non la smettiamo ti scopo fino a farti urlare" disse divertito.
"Ne hai il coraggio?" Sorrise.
"Non sottovalutare il campione" disse ridendo.
Risi anche io.
"Jess ..." Sussurrò piano.
"Mhm ..." Sussurrai confusa aspirando il suo odore.
"Cosa provi per me?" Sussurrò accarezzandomi una guancia.
"Io ... Ti amo" dissi sospirando.
"Davvero?" Annuii alzandomi da sopra di lui.
Si alzò anche lui abbottonandosi i jeans.
Ian mi prese per un polso.
"Ti prego Jess ... Devi ascoltarmi"
"Ian che vuoi?" Chiesi deglutendo.
Lui abbassò il viso e intrecciò le nostre mani.
"Io ..." Sospirai, lui mi strinse di nuovo a se e cercò di baciarmi.
Gli tirai uno schiaffo e sussurrai irritata:
"Mi metto ad urlare se mi tocchi di nuovo"
"Urla cazzo!!! Mi manchi da morire porca puttana!" Disse irritato.
"Che cosa hai detto?" Chiesi confusa,
Mi aveva detto che gli mancavo o me lo ero solo sognata?
Me lo aveva già detto prima, ma se urlava era vero.
Era incazzato perché non credevo alle sue parole.
"Hai sentito Jess, mi manchi da morire e forse non so nemmeno se potrò accettare questo bambino ma ti voglio nella mia vita"
Scoppiai a ridere.
"Le tue dichiarazioni sono strane" mi sorrise.
"Accontentati" disse baciandomi di nuovo.
"Sei solo mia" disse approfondendo il bacio.