un regalo molto speciale - seconda parte
Oliver e sua madre entrarono nel negozio di musica, era molto grazioso e lei cercò subito il commesso o il proprietario ma Il bancone era vuoto.
- strano che qualcuno fa rimanere incustodito un negozio - disse lei guardandosi intorno.
- forse é nel retro. C'è un campanello - disse Oliver notandolo. - sembra quello nelle hall degli alberghi -
Lei stava per suonare quando sentì la melodia di un pianoforte all'improvviso insieme a lui. Entrambi si avvicinò al piano e seduta a suonarlo c'era una giovane bellissima ragazza con i capelli biondi lunghi e gli occhi azzurri.
La ascoltarono finché non arrivò il proprietario che era un vecchio compagno di scuola di sua madre.
- Henry - disse lei abbracciandolo felice.
- Helen, che sorpresa. Non ti vedevo da tempo - disse lui felice.
Gli offri subito una bella tazza di tè mentre ascoltavano da sopra la ragazza suonare.
- é una studentessa molto promettente - disse Henry ad Helen. - ha un gran talento proprio come l'avevi tu -
Oliver vide l'uomo alzandosi un attimo e prendendo una cartella.
- ho conservato questa come un tesoro sperando che un giorno ci saremo rincontrati e te li avrei restituiti -
Sua madre la apri e c'erano i suoi spartiti.
- ecco il regalo perfetto per il tuo elio - disse lei illuminandosi. - i miei spartiti. Potrebbe completarli lui -
- mamma, é un... Regalo bellissimo... Lui apprezzerà molto anzi lo farai commuovere - disse Oliver immaginandosi la scena di elio che apre il regalo e la sua espressione. - me lo sto immaginando -
- si vede. Sorridi in un modo incredibile. Sembra che sei già con lui di nuovo - disse lei alla sua espressione di gioia.
Ricordò che sua madre prese dei spartiti di famosi musicisti e cercava anche una bella cartella.
- che ne pensa di questa? - disse la ragazza del piano di prima.
La ragazza le mostrò una cartella molto colorata con un albero con note musicale.
- veramente particolare. Ma non é per me, é per il compagno di mio figlio - rispose lei e poi si girò verso di lui.
- Oliver, che ne pensi? -
Oliver si avvicinò e notò anche una pesca sull'albero.
- é perfetta per lui - rispose lui sorridendo.
- ti ringrazio per l'aiuto - disse lei alla ragazza molto grata.
- si, figuri. É sempre un piacere aiutare una bella donna - disse la ragazza con un bel sorriso. - io sono Francesca -
- io sono Helen e lui é mio figlio, Oliver - disse lei. - ti siamo grati del tuo aiuto -
- se le serve altro aiuto, mi trova qui nel pomeriggio oppure potremo andare a prendere qualcosa insieme Conosco una squisita caffetteria - disse Francesca diretta.
- sei gentile, Francesca - disse lei dell'invito.
Qualche minuto dopo...
- sono soddisfatta del regalo - disse sua madre felice. - ora devo trovare una bella scatola. Quella ragazza é stata gentile -
- sai che Francesca stava flirtando con te vero? - chiese Oliver mentre camminavano.
- ma che dici, Oliver? Potrei essere sua madre - disse lei sconvolta.
- sei una bella donna. É normale che gli altri ti corteggiano - disse Oliver facendoglielo notare.
- andiamo a trovare la scatola per Elio - disse lei cambiando argomento.
- hai diritto di essere felice. Non importa con chi - disse Oliver fermandola.
- la mia felicità é la tua - disse lei accarezzandogli il viso.
Fine flashback
- che storia. Noi giovani siamo così... - disse Elio alla parte di Francesca.
- impulsivi? Sfacciati? - chiese Oliver tentando.
- io sfacciato? Ma cosa dici? Ma se ero innocente - disse Elio con la faccia da angioletto.
- finto innocente. Ti ricordo che mi ha messo la mano sul pene dopo il nostro primo bacio - disse Oliver ricordandolo. - e ti sei masturbato con una pesca -
- che ricordi - disse Elio con un sorrisetto. - ma adesso chiamiamo tua madre
Oliver fece il numero verso gli stati uniti e Elio ripensò alla cartella.
- lei non sa della pesca vero? - chiese Elio a quel dettaglio della pesca nell'albero delle note.
- no. Non vado certo a raccontare i momenti intimi a mia madre - rispose Oliver rassicurandolo. - ora tieni. Sta squillando -
Elio ebbe il telefono nelle mani e si agitò.
- cosa le dico? Dovresti essere tu a parlare per primo - disse elio mentre l'altro si allontanava. - Oliver! Oliver! -
Poi cambio tattica.- Elio, torna qui -
Oliver usci la testa e gli sorrise per scomparire di nuovo.
Lo avrebbe strozzato dopo.
- pronto? Chi é? - chiese una voce femminile adulta. - pronto? C'è qualcuno in linea? -
- sono Elio - rispose lui con coraggio. - il fidanzato di suo figlio -
Era giusto che si definiva il fidanzato?
Non era l'amante di Oliver. Stavano insieme quindi era giusto quel termine. Anche se era riduttivo. Oliver era l'amore della sua vita.
- Elio! Che sorpresa. Sono felice di sentirti. Non me lo aspettavo di ricevere una telefonata. Non vedevo l'ora di conoscerti - disse lei stupita ma felice. - ciao, come stai? Ti é piaciuto il regalo?
Più passava il tempo più adorava la madre di Oliver.
- é per questo che vi ho chiamato. Volevo ringraziarla. É un regalo fantastico e le sue parole mi hanno commosso. Farò di tutto per rendere omaggio ai suoi spartiti - disse Elio con la voce rotta dall'emozione.
- che caro ragazzo. Hai voluto subito ringraziarmi ma sono io a ringraziare te per quello che hai fatto per il mio Oliver - disse lei con affetto.
Oliver vedeva da lontano Elio parlare con la madre e sorrideva. Ebbero una bella conversazione e poi lo chiamò per passargliela. Lei li aspettava per il capodanno negli stati uniti. Elio non vedeva l'ora e ovviamente lei aveva esteso l'invito a tutta la famiglia Pelman.
Dopo la telefonata, Elio voleva provare uno spartito di Helen al pianoforte. Oliver lo ascoltava sulla poltrona. Era estasiato da come suonava e dalla melodia. Ricordava come sua madre suonava il piano e le parole che gli disse quando era piccolo.
' lotta per quello che ami sempre '
Lui si avvicinò ad Elio, si chinò e gli bacio il collo.
Elio si girò e gli disse: - portami nel nostro paradiso -
Oliver lo portò nel loro paradiso e fu di nuovo felice. Erano di nuovo loro.
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