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la lettera e regali

Elio e Bella erano fra i negozi alla ricerca dell'abito perfetto per l'appuntamento. Bella prese degli abiti per Elio e per sé, aveva un bel gusto e li provarono insieme. Facevano le sfilate e anche le faccia buffe, da smorfiosi e da star allo specchio. Si misero a ballare nel negozio e si divertirono molto. Presero anche le scarpe. Poi si fermarono davanti allo specchio e avevano trovato l'abito perfetto.
- Wow! Elio, é... -
- perfetto - terminò Elio guardandosi.
- tra qualche anno, saremo degli artisti di successo negli stati uniti. Tu un musicista e io una dipingitrice famosa. Io avrò tante ragazze e tu invecchierai per il resto dei tuoi giorni con il signor dopo in una villa stile italiana - disse Bella immaginando il loro futuro.
- vieni negli stati uniti? - chiese Elio sorpreso.
- non posso lasciarti. Come faresti senza di me? Ti rispondo subito io: saresti perso - rispose lei con affetto. - ora andiamo a pagare così prendiamo qualcosa da bere ma niente alcolici per te. Devi essere lucido per stasera. Non vorrai vomitare vero? -
- spiritosa - rispose Elio alludendo a quello che le aveva raccontato del viaggio con Oliver.
Si cambiarono e portarono i due abiti alla cassa, Bella usci i soldi e pagò.
- Bella, ma non dovevi pagare anche per me. Avevo i miei... -
- volevo farti un regalo e poi mi ringrazierai con dettagli e una canzone dedicata a me quando sarai famoso - disse Bella dandogli le buste.
- oh ecco cosa miravi - disse Elio finto serio. - approfittatrice -
- scherzavo. Mi basta un tuo sorriso - disse Bella lasciandosi andare al suo lato tenero.
- ooo, Bella la dura fa la sdolcinata - disse Elio sfottendola.
Bella gli diede un pugno.
- ahi - disse Elio toccandosi il braccio. - che violenta -
- te lo sei meritato - disse Bella.
- ti offro un gelato per farmi perdonare - disse Elio subito.
- ti servirà ben altro per farti perdonare, Elio Pelman - disse Bella seria.
Sapeva che Bella gli avrebbe fatto fare chissà quale cosa folle. La conosceva.
Accompagnò Bella a casa e tornò alla villa. Oliver era ' al limitar del paradiso ' e scriveva qualcosa.
- ciao - disse Elio avvicinandosi.
Oliver copri i fogli e lo baciò.
- ciao. Hai fatto un bello shopping? - chiese Oliver vedendo le buste.
- si ma non lo vedrai fino a questa sera - rispose Elio misterioso. - tu a che cosa lavori? -
- non te lo dico - rispose Oliver altrettanto misterioso.
- non te lo dico - ripeté Elio come facevano un tempo a volte. -porto queste buste in camera -
- é arrivata questa lettera per te - disse Oliver tirandola fuori dai fogli. - é passato il postino mentre andavo qui e lo presa io -
Elio posò le buste e si sedette accanto a Oliver. Teneva la lettera e non la apriva. Aveva paura. Lì c'era dentro la risposto sul suo futuro professionale.
Era pervaso dal nervosismo e dall'emozione.
La apri ma gli tremavano le mani e non riusciva a leggere il risultato.
- me la leggeresti. Sono troppo nervoso - disse Elio porgendoglielo.
- certo - disse Oliver prendendo e aprendo il foglio.
Elio guardò Oliver e cercò di capire dal suo sguardo cosa lo aspettava ma l'altro non lasciava trasparire emozioni.
- allora? - chiese Elio ansioso. - non farmi aspettare -
Oliver sorrise e lesse:
' Gentile signor Elio Pelman,
É un piacere comunicarle che la domanda di ammissione alla Julliard School é stata valutata attentamente e lei ha i requisiti richiesti. La aspettiamo giorno 20 gennaio per il provino... -
Si fermò per abbracciarlo.
- Elio, é fantastico. Congratulazioni. Stasera avremo un motivo in più per festeggiare -
- non posso crederci. Ho un provino alla Juilliard - disse Elio felice.
Il futuro sembrava così luminoso e brillante.
Lo comunicarono ai genitori e aprirono una bottiglia per l'occasione. Elio era felice e sali sopra con Oliver. Si mise sul letto della loro camera e portò un grappolo di uva con sé e dei fogli. Non c'era bisogno che dormivano separati, erano una coppia e molto presto sarebbero andati a vivere insieme a New York in un appartamento. Oliver avrebbe lavorato come professore e nel tempo sarebbe andato avanti con i suoi romanzi mentre lui avrebbe studiato alla Juilliard, avrebbe lavorato per contribuire alle spese sia del college e sia dell'appartamento.
Oliver lo guardò mentre mangiava uva e leggeva un brano su Alexander e suo grande amore, Efestone e poi anche su di Adriano e Antinoo. Si toccò la stella di David e gli venne un pensiero.
- ne vuoi? - chiese Elio staccandone uno.
Oliver sorrise e apri la bocca. Elio lo imboccò e poi si mise sul letto con lui. Si imboccavano uva a vicenda e parlavano di quegli amori che capivano alla perfezione.

Sera...

Elio si stava preparando, sua madre bussò e la fece entrare.
- oh, Elio... sei... Bellissimo - disse lei commossa. - sei perfetto -
Elio sorrise e prese il farfallino.
- me lo metti? - chiese Elio nervoso. - sono un po nervoso -
- certo - rispose lei prendendolo. - é normale, tesoro. É una serata importante ma sarà perfetta e bellissima. Devi solo essere te stesso -
Elio abbraccio sua madre dopo la sistemazione del farfallino, mise un po di musica e invito a sua madre a ballare. Sembrava un ballo da madre con il figli ballarono al suo matrimonio. Entrambi lo pensarono.
Oliver si era preparato da un'altra parte e Samuel lo aiutava con il farfallino.
- ho un regalo per te - disse Samuel uscendo un pacchetto.
- un regalo? Non dovevi - disse Oliver sorpreso.
- spero che sia di tuo gusto - disse Samuel.
Oliver prese il pacchetto e lo apri. Era un bel orologio.
- Io... -
- leggi dietro - disse Samuel con emozione.
Oliver lo girò e lesse: 'a Oliver, amato figlio e genero '
- Samuel, io... -
Oliver era commosso e i due uomini si strinsero in un abbraccio di affetto. Quello di un padre e un figlio. Samuel glielo mise e Oliver lo ringraziò.
Poi andò ad aspettare Elio in salotto. Era nervoso come un adolescente. Era uscito altre volte ma non era lo stesso. Elio era un'altra cosa. Voleva che fosse perfetto e nulla andasse storto. Andava avanti e indietro.
- se continui così, fai un buco nel pavimento - disse Samuel entrando.
- hai ragione - disse Oliver sedendosi.
- scherzavo, Oliver - disse lui versandogli da bere. - so che sei nervoso, lo ero anch'io quando sono uscito con Annella. Tranquillo, andrà tutto bene -
- sono uscito andato in giro con Elio altre volte ma questo é diverso. Siamo una coppia adesso - disse Oliver confidandosi. - voglio che abbia un appuntamento da sogno. Voglio dargli tutto quello che merita -
- lo stai facendo figliolo. Il vostro legame é intenso e profondo. Non tutti hanno la fortuna di provare questo tipo di amore - disse il padre di Elio dandogli il bicchiere. - a voi due -
Oliver fece cin cin con lui e stava per bere quando Annella entrò per annunciare l'arrivo di Elio e si avvicinò a lui.
- Sei stupendo, Oliver - disse Annella con un sorriso. - siete una coppia perfetta -
Stava per dire qualcosa quando un Elio con un abito elegante nero fece il suo ingresso.

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