Quando gli animali sono migliori degli esseri umani.

Questa è una storia dolcissima, di quelle che, nonostante le premesse poco promettenti, sono in grado di scaldare i cuori e far scendere qualche lacrima. 

Ci troviamo a Obninsk, nella regione della Kaluga in Russia, un luogo in cui le temperature a gennaio di aggirano tra i -5 e i -10 gradi centigradi. Quel 10 gennaio, la neve era scesa copiosamente e il freddo si faceva sentire, ma nonostante ciò, qualcuno di cui ancora non conosciamo il nome, decise di abbandonare il proprio bambino all'interno di uno scatolone. 

Il neonato, che aveva all'incirca due mesi, fu lasciato abbastanza vicino all'entrata di un condominio, ma gli sarebbe bastato passare inosservato per qualche ora per morire congelato, soprattutto perché il giorno stava per finire e con il buio, le temperature sarebbero precipitate. 

Fortunatamente però, qualcuno passò di lì. Non si trattava di un signore distinto, né di un operaio, una maestra o una gran dama, ma di una povera gatta randagia di nome Masha. 

L'animale, di grandi dimensioni e dotata di caldo pelo lungo, stava girovagando tra le palazzine del suo quartiere, quando il suo udito sopraffino intercettò i vagiti del piccolo. Senza pensarci un secondo, Masha corse nella sua direzione e, vedendo lo scatolone, si introdusse al suo interno, accoccolandosi attorno al bambino per tenerlo al caldo. 

Di per sé questo gesto sarebbe abbastanza per lodare l'eroismo e l'altruismo di Masha, ma la gattona non si limitò a offrire il proprio calore corporeo, bensì fece tutto quanto fosse in suo potere per permettere al bambino di salvarsi. Iniziò infatti a miagolare con tutte le sue forze, nel disperato tentativo di attirare l'attenzione di qualcuno che potesse mettere definitivamente al sicuro quella creaturina indifesa. 

Fortunatamente il grido d'aiuto giunse alle attente orecchie di Nadezhda Makhovikova, una delle inquiline della palazzina davanti alla quale era stato abbandonato lo scatolone. Pensando che la gatta, a cui tutti gli abitanti del quartiere erano affezionati nonostante non avesse un padrone, fosse in pericolo si precipitò all'esterno e aprì lo scatolone, rimanendo sconcertata da ciò che vide. La donna chiamò subito la polizia e i soccorsi, per far sì che l'infante venisse curato adeguatamente, e vista l'urgenza, il loro arrivo fu tempestivo. 

Il rapporto della polizia riferì che il bambino era stato abbandonato con un cuccio, un biberon, dei pannolini e che era vestito con abiti pesanti, che però non erano sufficientemente caldi da garantire al bambino di superare indenne la notte, pertanto l'intervento di Masha era stato decisivo.

Quando i medici portarono via il bambino poi, la gatta fece capire piuttosto chiaramente che sarebbe voluta salire con lui sull'ambulanza, e come darle torto?  Secondo i residenti Masha sembrava davvero interessata alle sorti del frugoletto che aveva appena salvato, voleva essere sicura che stesse bene, e infine le fu possibile visitarlo qualche tempo dopo, quando venne portata all'ospedale per ricongiungersi con il suo piccolo amico.

 
Ad oggi, le sorti del bambino non sono note, per motivi di privacy non si conosce il suo nome e non si sa se sia stato riconsegnato ai genitori (cosa che nessuno si augura) o se abbia trovato una nuova famiglia che lo ami davvero.
Ciò che è certo è che è vivo soltanto grazie a Masha e alla sua inaspettata prontezza. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.