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I can't make you love me


Flynn

Ascoltando le sue parole, una parte di me percepì e capì la sua sofferenza, il suo essere distaccata, il dolore segnato nel suo sguardo, e nei piccoli gesti che compiva. Seppur la reticenza, arrivai a comprendere che prima che Michelle riuscisse ad aprirsi, ce ne sarebbe voluto di tempo.

Ed io avrei aspettato, se solo lei mi avesse voluto...


Lei era qui, di fronte a me, neanche un soffio di vento ci separava, e riuscivo a sentirlo, il suo cuore agitato.

Batteva forte per l'emozione, e il mio non poté fare a meno di seguirlo, rincorrendolo, rimbombando impazzito.

Stava parlando di un giovane ragazzo, di come l'abbia colpita, ed io lo vidi come i suoi occhi da spenti, presero a brillare, un po' lucidi viaggiavano indietro nel tempo, dritti attraverso i suoi ricordi.

E in quel momento realizzai una cosa.

Non avevo mai avuto speranza con lei, e forse mai l'avrei avuta.

Questa cosa tra noi due era già finita ancora prima di incominciare, lui aveva vinto, me l'aveva sottratta dalle mani ancora prima che l'avessi notata.

Ed ecco che mi sentii mancare dentro, sostenere il suo sguardo mi fu difficile, e non riuscendoci più chiusi gli occhi respirando profondamente. Una volta riaperti, notai subito che come si erano accessi, erano tornati come prima, opachi.

Facendo un passo indietro, la sua mano dal mio viso tornò al suo fianco sfiorando appena il mio costato.

Aveva pure detto che gli assomigliavo, e forse quello mi ferì di più, perché qualcuno, un mio eguale, l'aveva fatta innamorare e per quanto l'apparenza fosse simile, la sostanza cambiava tutto.

Lo avevo capito io, ed adesso forse ci era arrivata anche lei.

"Che c'è?": la sua, una semplice domanda, per me una pugnalata al cuore.

"Niente, se questo è tutto, vorrei tornare indietro": dissi con voce piatta, incamminandomi verso la sua motocicletta, quando poi sentii la sua mano stringere il mio polso dovetti arrestarmi, adesso ero io quello di spalle.

"Non capisco": sussurrò lei talmente piano che per un attimo pensai di essermelo sognato.

"Cosa non capisci? Mi hai implicitamente fatto intendere che non ti fidi di me, e di questo non te ne do colpa, chi mai farebbe affidamento in uno sconosciuto?  Però per quanto mi dispiaccia, qualsiasi cosa ti sia successa, non posso farci niente. Cosa credevi, che ti stessi a supplicare in ginocchio? Sai ci sono arrivato al perché tu non mi voglia, allora non vedo quale motivo ci sia nell'andare avanti con questa tiritera": intervenni alquanto scocciato,  quando invece, sotto sotto cercavo di mascherare la delusione.

"Sei sempre imprevedibile, passi un momento dall'essere la persona più amorevole di questo mondo, e un secondo dopo ti ritrovo come il più insensibile": controbatté Michelle arrivatami davanti affrontandomi con il solito cipiglio contrariato e le braccia incrociate al petto, facendole risaltare ciò che stava sotto.

"E tu invece continui a darmi segnali contrastanti, e non lo sopporto. Giuro di avere tanta pazienza, ma con te non ci riesco. Mi fai andare in escandescenza, e allo stesso tempo, vorrei...": intervenni io imbestialendomi, mentre finalmente avevo raccolto il coraggio di fissare quei suoi smeraldi, ma mi interruppi notando di essere andato oltre.

Però ormai, le sue orecchie avevano udito ciò che non volevo accadesse, e curiosità dipinse le sue figure delicate, donandole un che di purezza.

"Vorresti?": la sua voce si fece flebile, l'insicurezza prendendo posto.

"Niente": risposi facendo segno di diniego, tanto era inutile, non sarebbe cambiata alcuna cosa.

"Cosa vorresti?": ripeté avvicinandosi di nuovo a me come le avevo lasciato troppe volte fare, e la sua vicinanza mi uccideva, eccome se lo faceva.

Deglutendo faticosamente, la guardai in viso, e potei notare le ciocche ribelli che lo contornavano, i suoi occhi dal taglio un po' allungato, il naso un po' all'insù alla francese, e le sue labbra, carnose, soffici ma al contempo screpolate, le labbra di uno che spesso è impegnato a mordersele e leccarsele tutto il giorno.

Pronunciando un sorrisetto involontario, annullai lo spazio tra di noi, ritornando come prima, naso contro naso, bocche separate da pochi, pochissimi millimetri e sussurrai : "Vorrei mangiarti di baci".

Un lieve sussulto lasciò quelle due tentatrici, e il mio sguardo non resistendo più si fisso contro di esse. Il mio respiro accelerato consumava, pronto a divorarselo il suo viso angelico, e il suo scaldava la mia mascella, mentre ci inseguivamo sfiorando le nostre pelli. La tensione era tanta, ma l'anticipazione di ciò che sarebbe avvenuto mi caricava scatenando l'adrenalina in me, e così spinto dal desiderio chiudendo gli occhi, mi ci fiondai contro di loro.

Le sue labbra vellutate si muovevano lentamente contro le mie, gustando ciò d'inesplorato, e per quanta durezza potesse mostrare, ora potei notare tutta la sua dolcezza che teneva repressa dentro, e la cosa mi faceva impazzire. Cingendo i suoi fianchi, la strinsi a me, imprimendoglielo quello che sentivo dentro, quello che mi aveva tormentato da giorni, quello che stavo aspettando dalla prima volta che l'avevo vista. E le sue di mani, si intrecciarono attorno al mio collo, infrangendosi contro i miei capelli biondo cenere, tirando i ciuffi più lunghi per dirmelo che lei era qui, che questo non era un sogno, che questo era reale e tangibile.

E quel muscolo cardiaco pulsava talmente forte da volermi uscire dal petto, per approdare di fronte a lei e decantarglielo quello che le avrei detto se almeno avessi avuto un pizzico di audacia.

Ma io ero io, e lei era lei, e questa fu una piccola illusione incastonata tra le pieghe del tempo.

Come si suol dire, è stato bello finché è durato.

Michelle come repulsa dal mio innato ardore, si distaccò da me, ponendo le distanze tra di noi.

"I-Io non d-dovevo": balbettò rammaricata, guardando per terra.

"E' così dunque": replicai io rassegnato mentre con una mano le alzai il mento facendo scontrare i nostri occhi, verde dentro al blu, foresta contro mare.

"Non riuscirò mai a farti innamorare di me": dissi nel preciso momento in cui sentii prima affondare e poi spezzarsi il mio cuore.

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Uff...

Questi due non andranno mai d'accordo....

Qualcuno li aiuti ahahahah

CAM.

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