Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

How can you mend a broken heart


Due giorni.

Due giorni erano passati, e niente di ciò che provavo era cambiato.

Ero ancora scombussolato, e non riuscivo ancora a capire perché la vita, ce l'avesse così tanto con me.

Quando sembrava che io avessi finalmente incontrato un mio simile, qualcuno che riuscisse a capirmi a pieno, e poi me l'ero visto svanire davanti agli occhi.

Perché le persone devono mentire?

Sentiamolo, qualcuno me lo dica...

Penserete che io stia esagerando, eppure io me lo sentivo... Lo sentivo dentro, nel profondo, un sentimento di tradimento...

Sì, mi sentivo tradito, preso in giro...

Era trascorsa una mezz'ora da quando avevo ordinato un bicchiere di whiskey. Continuavo a rigirare il contenuto ambrato senza berne una goccia. Chissà perché, forse avevo solamente bisogno della sua presenza, dato che non avevo neanche il coraggio di ubriacarmi per bene.

"A quanto pare, te la stai spassando...": intervenne una voce baritonale riportandomi alla realtà.

"Ma cosa avete tutti in questo buco di città? Un uomo non può neanche rilassarsi che qualcuno gli deve rompere proprio le palle": borbottai fissando il drink tra le mie mani, mentre il mio didietro si stava per assopire del tutto a forza di stare seduto su uno sgabello alquanto scomodo.

"Senti mammoletta, ovviamente qualcosa non va, sei lì da chissà quanto, e non hai ancora bevuto, dunque mi sembra logico che sia andata veramente male...": disse lui sedendosi vicino a me, la camicia a quadri blu un po' stretta gli fasciava il torso e un paio di stivaletti da cowboy risaltavano la sua figura.

"Non ho voglia di parlarne, lasciami qui a crogiolarmi nella mia autocommiserazione e siamo tutti felici": mormorai stanco poggiando la testa sopra alla mia mano sinistra, passandomi i capelli un po' troppo lunghi all'indietro con l'altra.

"Ma dimmi un po', la voglia di vivere te l'hanno strappata alla nascita?": chiese l'uomo a me di fianco mentre si prese una birra, offrendomi uno sguardo divertito quando stappò la bottiglia con una forchetta.

"Spiritoso": sbuffai per poi alzarmi e spostarmi da un'altra parte, ma la sua mano afferrò la mia spalla bloccandomi.

"Siediti e parla con me": diede una pacca allo sgabello persuadendomi a risiedermi.

"Ma se neanche ci conosciamo": intervenni io contrariato incrociando le braccia al petto.

"Bene, allora io sono Rafe, piacere di conoscerti, e tu?": si presentò lui porgendomi la mano che mi prestai ad afferrare. "Flynn": dissi laconico.

"Ecco adesso che abbiamo passato i convenevoli, sputa il rospo... Com'era? Mora, bionda o una rossa focosa?": chiese finendo per ridere talmente tanto che non resistendo mi unii a lui.

"Sempre così diretto? Comunque una bella mora con due occhioni così-": dissi ma poi mi interruppe con un sorriso sbieco : "-Oh mai sei proprio cotto... Bevi che ti conviene, sennò come la passi la notte? In bianco?".

"Continua che sono curioso": mi incitò avvicinandomi il bicchiere verso di me, bicchiere che alla fine mi decisi di scolare fino all'ultima goccia. E il liquido bruciava, eccome se bruciava, ma allo stesso tempo mi scaldava, scaldava quell'organo che a poco a poco si stava rimpicciolendo, e scioglieva la mia lingua liberandomi dal peso che mi aveva oppresso tutto il giorno.

"In poche parole, l'ho incontrata ieri, mi ha portato a casa sua, penso di avere il via libera con lei, e cosa succede?": cominciai quando lui poi finì per me guardandomi con uno sguardo di compassione : "-E' già occupata".

"Esatto": esclamai fuori di me afferrando la bottiglia di whiskey, versando il liquido dentro a quel maledetto bicchiere.

Trangugiandone il contenuto come se non ci fosse un domani, con un gesto secco lo sbattei contro il bancone.

"Ehi vacci piano": mi intimò lui allontanandolo da me e dalle mie iperattive mani.

"Senti amico, dovrei farci proprio un film, donne traditrici sarà il titolo, mi sembra perfetto": cominciai a parlare come un logorroico senza mai fermarmi.

"Se avessi saputo che ti bastava un po' d'alcool per scioglierti, l'avrei fatto molto prima. Però, bella fregatura la tua, non c'è che dire... Ma lo sai, il mare è un posto molto vasto, prima o poi, troverai pesci più grossi, capisci?": disse Rafe dandomi una pacca sulla spalla per poi continuare : " Ehi, guarda là alle tue ore dieci, c'è una brunetta niente male, e ti sta pure mangiando con gli occhi da tutta la sera, chissà, magari ti aiuterà a dimenticarla".

Mi girai guardando dietro di me ed effettivamente Rafe non stava scherzando per quanto riguardava la ragazza.

"Mhhh... non so": mugugnai scettico, pur essendo bella, l'idea di passarci la nottata assieme non mi interessava più di tanto.

"Eddai, secondo me ti divertirai": esclamò lui incitandomi a farmi avanti, facendomi alzare dallo sgabello.

Dirigendomi verso di lei, ad un certo punto dovetti fermarmi. Il mio recente incubo mi si presentò davanti agli occhi. Con la sua giacca di pelle borchiata, i jeans blu scuro aderenti ai punti giusti e un paio di stivali di pelle nera abbinati al chiodo poggiato sulle spalle larghe, un bel'esemplare di scocciatura mi bloccò la strada.

"Michelle": sospirai scocciato, proprio quello di cui avevo bisogno.

"Io e te dobbiamo parlare": dichiarò sicura di sé avvicinandosi a me.

"Io e te non abbiamo più niente da dirci, dopotutto l'hai detto tu, hai un ragazzo": ribattei io sorpassandola con una lieve spallata fregandomene delle buone maniere.

"Visto che non hai le palle per chiedere spiegazioni, dovevo venire io da te a spiegarti come stanno le cose, dunque se mi fai la cortesia di muovere quel tuo bel sederino, capirai perché ti ho rifiutato": disse lei afferrandomi un polso fermandomi.

"E sentiamo, dopo le tue dolci paroline, mi implorerai di tornare indietro come hai fatto in quella misera lettera?": domandai acido strattonando il mio braccio dalla sua presa, per non parlare di come i suoi occhi si sgranarono all'udire delle mie parole.

"C-come hai fatto a riceverla?": chiese sconvolta della notizia appena appresa.

"Oh quindi non me l'hai spedita tu? Beh...Chiunque l'abbia fatto, non è riuscito a ricavarci niente e adesso con permesso": sputai sarcastico per poi andare verso la brunetta che per tutto questo tempo aveva assistito al nostro scambio di battute.

Michelle afferrò di nuovo la mia mano e guardandomi dritto negli occhi con i suoi muschiati mi pregò di seguirla e non riuscendo a dirle di no, feci come supplicatomi.

Fuori dal locale, la sua Honda 500 four presente mi salutò con il suo manto dorato.

"Che cosa vuoi ancora?": chiesi esasperato incrociando le braccia al petto.

"Monta": ordinò lei sedendosi sopra alla sella di pelle nera, appoggiando le mani sopra al manubrio.

"Senza offesa, ma ne ho abbastanza di giri in moto e quant'altro. Se hai da dirmi qualcosa sbrigati che ho fretta": sbottai alquanto annoiato restando fermo dov'ero.

"Monta": ripeté lei con noncuranza delle mie parole.

"Ascolta, io no-": continuai ma lei mi batté sul tempo dandomi uno sguardo scocciato : "Monta".

Feci come detto, tanto non mi avrebbe dato retta.

________________________________________________________________________________

Salve!

Allora buone feste a tutti, spero vi siate divertite/i durante questi giorni...

POI.... Mhhh.... che dire? La nostra Michelle è partita all'attacco e non si fermerà di certo ahahahahahahahah.....

CAM.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro