Bevo un sorso d'acqua per schiarirmi un po' la voce, guardo il pubblico e chiedo, scendendo dal palco con il microfono in mano.

<<Allora, come avrete sicuramente notato, la nostra Kicca sembra molto contenta, con un po' di preoccupazioni adolescenziali ma sembra tutto a posto, è normale fare alla sue età pensieri un po' stravaganti, giusto?>> una donna che è seduta davanti al punto dove mi sono fermata, dice annuendo:

<<Certo, è normale negli adolescenti>>

Continuo a camminare tra le file di posti a sedere e proseguo il mio discorso:

<<Ma se vi dicessi che tutte quelle sue preoccupazioni sono vere?>> con ciò ammutolisco tutto l'Auditorium.

Torno sul palco e spiego cosa andrò a raccontare:

<<Qua ho una lettera, di un suo compagno di classe, di un suo vicino di banco. Sono andata da lui e gli ho fatto qualche domanda. Lui però non ha voluto rispondere e io me ne sono tornata a casa senza una risposta. Poi però, mi è arrivata una lettera firmata da lui. Ora non vi dirò il nome solo per privacy. Comunque, lui mi ha raccontato tutto quello che succedeva in classe e tutti i comportamenti di Kicca.>> sospiro riguardando quella lunga lettera, quel ragazzo mi aveva aiutato molto a capire veramente chi era Kicca << Ora non vi leggerò tutta la lettera perché sarebbe troppo lunga, quindi l'ho riassunta e vi leggerò soltanto le parti più significative.>>