Capitolo 11
" 15/03/2014
Kicca raramente saltava giorni di scuola. Ormai erano passati due giorni e lei non tornava, non rispondeva né ai messaggi né alle telefonate. Mi stavo preoccupando."
" 16/03/2014
Il terzo giorno, non avevo ancora se notizie. Stavo camminando per la strada per andare al mio allenamento di calcio quando vidi sua madre. Erano circa le quattro del pomeriggio. Mi venne incontro e la salutai, ma lei non lo ricambiò. Aveva le occhiaie e sembrava molto stanca. - Hei, ciao!- la guardai e le mossi la mano davanti agli occhi, come uno zombie si girò e iniziò a fissarmi. -Tutto a posto? Stai male?- lei continuava a fissarmi -Vuoi che chiami l'ambulanza? Sei sicura di star bene?- finalmente mi fece un segno, mosse la testa ma non riuscii a capire se voleva dire un sì o un no. Diciamo che stava così-così anche se sembrava veramente malata, stavo iniziando a preoccuparmi per lei. -Kicca come sta?- lei mi guardò e una lacrima le scivolò lenta sulla guancia, poi sussurrò -non...- non capii, perché l'aveva detto troppo piano, allora poi le chiesi di ripetere – non è più tornata a casa...- mi cadde per terra il borsone per sport, rimasi bloccato mentre la donna che avevo davanti mi fissava, ma era come se non mi guardasse davvero, come se non ci fossi, ma in realtà era così che mi sentivo. Sentivo che era successo qualcosa, non era tornata. Mi avvicinai a sua madre e l' abbracciai forte. Poi lei si staccò da me e senza dirmi nulla, mi asciugò la lacrima che mi era scivolata sulla guancia e se ne andò."
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