Capitolo 10
<<Dalle dichiarazioni del nostro amico intuiamo che Kicca era una ragazza sveglia, solare e sempre a disposizione degli altri. Voi avete recepito qualche altro aspetto del carattere di Kicca?>> scendo dal palco per la seconda volta.
<<Alzi la mano chi vuole farci partecipi dei suoi pensieri. Allora, chi vuole dirmi, secondo voi, chi era Kicca?>> chiesi.
Una bambina alza la mano dalla prima fila dell'Auditorium. Vado da lei e le porgo il microfono.
<<Secondo me era una brava e bella bambina e voleva bene a tutti.>> dice con una vocina tenerissima. Mi restituisce il microfono.
<<Bravissima, anch'io credo la stessa cosa.>> le sorrido e lei ricambia. Intanto un ragazzo in piedi al lato del salone alza la mano. Quasi corro da lui e gli passo il microfono.
<<Era una ragazza sveglia che capiva gli altri e li aiutava. Non era una che voleva stare al centro dell'attenzione. Tutti le volevano bene e aveva un cuore d'oro.>> dice un po' imbarazzato. Annuisco convinta. Una donna anziana dal fondo dell'Auditorium alza la mano e mi incammino verso di lei.
<<Ho apprezzato molto il fatto che è riuscita ad andare contro-corrente, che è riuscita ad aiutare il suo compagno e a difendere le sue idee non avendo paura di cosa sarebbe successo dopo. È una che potrebbe sacrificare se stessa per salvare un'altra persona. E questa è una qualità rara, non si vede da tutte le parti e stimo molto le persone così, sono persone forti che si sorreggono e sorreggono chi hanno attorno. Questa è la cosa che mi è piaciuta di più, poi da quello che ci ha letto, ho capito che è una ragazza, educata, rispettosa, che si fa voler bene come diceva il ragazzo là davanti. Mi sa di una intelligente e piena di intelletto, che con uno sguardo riesce a leggerti dentro, una su cui puoi fare affidamento senza che lei ti chieda niente in cambio. >> la signora è arrivata al punto, la qualità migliore, la più rara, quella che la caratterizzava, quello per cui chi le stava attorno se la ricorda ancora era proprio questo.
<<Perfetto, signora ha centrato l'obbiettivo. La penso esattamente come lei. Ora se nessuno ha ancora qualche considerazione da fare, io tornerei sul palco e continuerei la mia storia.>>
Vedendo che nessuno alza la mano, mi incammino sul palco e riprendo il mio racconto.
<<Ora ripartirò da dove mi ero fermata, vi leggerò ancora qualche parte della lettera che mi ha inviato l'amico di Kicca così che ci racconti bene cosa è successo. Ora il compagno, o l'amico, come preferite chiamarlo, ha ricopiato nella lettera delle pagine del suo diario e con esse racconta quello che provava e cosa era accaduto anche abbastanza dettagliatamente.>>
mi riposiziono al mio posto e vedendo che il mio pubblico era interessato, continuai...
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