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Parte 5


POV JIMIN

Sento Lisa entrare in casa e mi precipito da lei

-Hey!-

-Hey!-la vedo disfare la valigia

-Com'è andata...?- chiedo curioso

-Bene..- dice, sistemando i panni nell'armadio, non accenna altro

-Tutto qui..?- chiedo

-Emh...- non riesco a decifrare il suo comportamento, in genere mi racconta ogni cosa, anzi devo farla stare zitta, ma ora la vedo silenziosa

-Sicuro tutto bene?!-chiedo, cercando di farla parlare

-Jimin, ti prego! Ho detto che è tutto ok!- risponde con un tono alto

-Volevo solo sapere!- ribatto

-Vado a farmi una doccia!- dice per poi sparire in bagno.

Decido di uscire dal suo appartamento, mi fa incazzare quando fa così.

Entro in casa e mi preparo qualcosa da mangiare, anche se mi è passata la fame, sento digitare il codice e la vedo entrare, decido di ignorarla

-Oppa...- si avvicina, mentre sto impiattando la mia cena.

Sento le sue mani accingersi al mio bacino e la sua testa appoggiarsi alla mia schiena

-Mi dispiace..- dice, mentre le sue braccia mi stringo forte, mi blocco, alzo il capo fissando il mio soffitto

-Posso dormire con te?- a quelle parole, sento il mio cuore pompare velocemente

-Non è una buona idea!- dico, mentre la sento lamentarsi

-Ti pregoooo...- dice, facendo una vocina da bimba.

....So già che sarà una nottata difficile per me!

Sciolgo la presa e la invito a mangiare, ci sediamo e la vedo ingurgitare tutta la cena, mi soffermo a guardarla: il più delle volte mi sembra ancora una bambina, abbasso il capo quando si accorge che la sto guardando.

La vedo precipitarsi nel mio letto, gattonandoci sopra, i miei occhi si posano sui pantaloncini che ha addosso

...Che cazzo fai Jimin!!

-Oppa! Vieni!?- dice, facendomi spazio sul letto.

Accende la tv, mentre mi stendo accanto a lei, parte il film e cerco di concentrarmi, ma le sue gambe finiscono sopra le mie, destabilizzandomi.

Mi sento scoppiare, credevo di poter resistere a questo, ma penso che andando avanti i sentimenti che provo per lei, non siano solo di amicizia o fratellanza

-Che hai?- chiede, voltandosi verso di me, mi volto a guardarla è a pochi centimetri dal mio viso, sono tentato nel baciarla, sono tentato a farla mia sul mio letto, scuoto la testa e mi alzo di scatto dal letto, mentre i suoi occhi si spalancano alla mia reazione

-Lisa devi tornare a casa tua!-

-Perchè!?-

-Perchè non puoi dormire qui!- la vedo sedersi

-Che significa?! Abbiamo sempre dormito insieme!?-

-Si! Ma non adesso!-

-Che significa Jimin!? Non riesco a capirti!-

-Nulla! Devi andartene!-

-No!!-

-Si!!-

-Dammi un motivo e allora lo farò!- dice, incrociando le braccia

-Vuoi un motivo?!-annuisce

-Va bene!- le dico, per poi salire sul letto, gli afferro entrambi i polsi e la stendo sul letto, salgo sopra di lei, mentre i suoi occhi si spalancano alla mia reazione, mi avvicino alle sue labbra, appoggio le mie alle sue, senza fare nulla, sono pronto ad una sua reazione, ma vedo che non fa nulla, non si muove, né si dimena.

Spingo le mie labbra alle sue e inizio a mordere delicatamente il labbro inferiore, lo faccio ancora una volta per poi e introdurre la lingua, appena apre leggermente la bocca, sento le sue braccia appoggiarsi alle mie spalle e toccare i miei capelli.

Decido di approfondire il bacio e lei ci sta, iniziando a baciarmi.

....Non posso crederci, non mi sta respingendo, non mi sta bloccando!!

La sento muoversi sotto il mio corpo, faccio scendere le mani sui suoi fianchi e risalire, fino ad insinuarle sotto la maglia e raggiungere il seno, che scopro essere completamente nudo.

....Cazzo mi sta eccitando parecchio!

Afferro il suo seno e lo stringo tra le mie mani, dalla sua bocca esce un gemito, mi stacco dalle sue labbra e scendo sul collo.

Il suo profumo, la sua pelle così liscia, mi sta fottendo il cervello.

Scendo con le labbra fino ad arrivare al petto, faccio scendere la bretella della maglia, scoprendo un seno, inizio a torturare il capezzolo con la lingua, mentre la sento tirarmi i capelli, faccio scendere l'altra bretella, scoprendo l'altro seno, dove mi precipito a baciarlo e torturarlo

-Jimin..- la sento chiamarmi, alzo il capo guardandola

- Shhh...non dire nulla!- dico, precipitandomi sulle sue labbra.

Mi alzo con il busto e mi sfilo la maglia, sotto i suoi occhi attenti, vedo le sue gote arrossarsi e sorrido a quella visione.

Continuo di nuovo a baciarla, non voglio correre, voglio fare le cose molto dolcemente, senza terrorizzarla, si ferma nel baciarmi e si volta con il volto

-Jimin! Dobbiamo fermarci!- dice, sospiro

-Perchè...! Perchè adesso!?-

-Perchè siamo amici! E gli amici non fanno queste cose!- dice, tornando a guardarmi

-Sono anni che i miei occhi non ti guardano come un'amica!- confessando finalmente quello che avrei dovuto dire molto tempo fa.

I suoi occhi si fanno lucidi e inizia a scuotere il capo

-No! No...io..non è possibile!!- dice, spingendomi per allontanarmi, la lascio alzarsi dal letto

-E' colpa mia! Non sarei dovuta venire! Abbiamo dormito parecchie volte insieme, ma eravamo due ragazzini, adesso non lo siamo più!- mentre una lacrima gli riga il volto

-Lisa...- mi alzo cercando di salvare la situazione

-No!!- mi blocca con la mano

-Facciamo finta che non sia successo e domani torniamo a comportarci normalmente!- dice facendomi sorridere per quelle parole prive di senso logico

-Ti faccio ridere??- dice

-Come puoi dire così?!- le dico, la vedo voltarsi e dirigersi all'uscita

-Lisa..aspetta ti prego!!- dico ma la porta si chiude.

Tiro un calcio alla porta dalla rabbia!

POV LISA

Entro in casa e mi accascio a terra, ho il cuore a mille.

Come ho potuto farlo?

Come ho potuto lasciare che quella situazione continuasse?

E perché le sue labbra mi stavano piacendo troppo?

Appoggio il volto sulle ginocchia, lasciando che le mie lacrime uscissero tranquillamente.

Cerco di concentrarmi nelle mie mansioni, oggi l'aria in cucina è pesante, non so bene il motivo, ma vedo i miei colleghi molto agitati

-Lisa, puoi prendere del burro in frigo!?- chiede Tae, annuisco.

Apro la cella, cercando di non farla chiudere di nuovo, prendo il burro e lo porto a Tae

-Che succede!?- chiedo, cercando di indagare

-Non è una buona giornata! Quando lo Chef Min è nervoso, rende tutto lo staff nevoso!- dice, mettendo il burro nel risotto.

Un tonfo alla porta mi fa sussultare, vedo Yoongi fare il suo ingresso in cucina, si ferma al tavolo di lavoro, dove vengono posizionati i piatti, pronti per essere serviti

-Che cazzo state facendo?! Chi ha fatto questo piatto!?- chiede, alzando il tono della voce.

Il cuoco Will si avvicina

-Io... Chef!-

-Hai cotto troppo la carne!! Quante volte devo dirtelo che l'interno deve rimanere morbido e succoso e non gommoso??!!- dice, afferra il piatto lanciandolo a terra, il forte rumore mi fa spaventare, è la prima volta che lo vedo così arrabbiato

-Rifallo!!- ribatte.

Cerco di non prestare attenzione alla situazione e mentre lo sento urlare ad un'altro cuoco, decido di pulire il banco di lavoro appena utilizzato

-Commis-Chef!!! Chef commis!!!!- ero talmente concentrata a pulire, che non ho fatto caso che mi stava chiamando, fino a quando lo straccio mi viene strappato dalle mani

-Cazzo sei sorda??!!- dice, con uno sguardo duro

-Non l'avevo sentita Chef, mi dispiace!!- lo vedo scuotere la testa

-Non so il perchè io ti tenga ancora quì!- dice, i nostri sguardi si incrociano

-Devi pulire!- dice, indicando il piatto che ha lanciato a terra, annuisco e mi avvicino al piatto, raccogliendo i cocci, ma mi taglio il palmo della mano

-Accidenti!!- dico, bloccando con l'altra mano il sangue che tenta di uscire

-Sei stupida o cosa?!!- dice, incrociando le braccia, lo guardo dal basso, dato che sono in ginocchio ancora

-Ti ho chiesto di pulire e tu ti tagli sporcando ancora di più?!- mi alzo, sento una rabbia percorrere nel mio corpo, odio quando si comporta così, è odioso, stavo per rispondergli quando Tae mi blocca

-Lisa vieni! Qui ci penso io, devi fasciare la mano!- dice, afferrandomi per il braccio, mentre i miei occhi sono ancora incollati a quelli di Yoongi.

Mi siedo nello studio e aspetto Tae prendere la valigetta del pronto soccorso

-Devi stare più attenta!- disinfettando l'area tagliata

-Lo odio!- pensando ancora al suo tono di voce odioso

-E' insopportabile! Non gli va bene nulla!!- aggiungo, mentre vedo Tae ridere

-Come fai a sopportarlo!?- gli chiedo, mentre sta fasciando la mia mano

-Lo conosco da molti anni Lisa!! E' la persona che ammiro di più!-

-Ammiri il suo comportamento!?- chiedo, non capendo come possa provare ammirazione

-Yoongi è la persona che ha lavorato più duramente per realizzare il suo sogno, non si è mai fermato, neanche quando lo trattavano di merda in cucina!-

-Cosa!?- sorride

-Ho fatto la gavetta con lui, prima che aprisse un ristorante tutto suo! Veniva trattato malissimo!.- si avvicina di poco al mio volto

-Ha una cicatrice sulla fronte, gli fu lanciato un piatto per un errore di cottura!- dice tornado a sistemarmi la fascia

-Mi dispiace..- dico, pensando a quello che ha passato

-Quindi, Commis-Chef, se lui si comporta così e perchè vuole il meglio nella sua cucina!- dice, scompigliandomi i capelli, annuisco.

Cerco di lavorare, nonostante la mano fasciata.

Tra una cottura e l'altra, mi rendo conto che si è già fatta l'ora di chiusura.

Come al solito rimango l'ultima, dato che devo pulire quasi tutta la cucina.

Sciacquo lo straccio quando vedo Yoongi entrare in cucina, con una bottiglia di whiskey in mano, che barcolla.

Si appoggia al bancone e mi avvicino a lui, cerco di sorreggerlo, portando il suo braccio sopra la mia spalla

-Chef Min!?..- sbotta a ridere

-Sono uno stronzo vero?..- dice,

-Sì!- ribatto, senza peli sulla lingua, sbotta a ridere di nuovo

-Lo penso anch'io!- dice accasciandosi a terra, e mi trovo a cadere con lui dato che lo sto ancora sorreggendo.

Si porta la bottiglia sulla bocca, ma lo blocco prima che possa berla ancora

-Chef Min! Basta bere!- dico, sfilando la bottiglia dalle sue mani

-Hey ragazzina!- dice,

-Basta bere!!-

-Sei insopportabile...ragazzina!-

-Anche lei!! Chef Min, quanti anni ha!?- chiedo

-28..-

-Beh! Io 27! Quindi perchè continua a chiamarmi ragazzina?!- dico, mentre si volta a guardarmi.

Per una frazione di minuti i suoi occhi sono incollati ai miei, ha le gote arrossate perché è leggermente ubriaco

-La porto a casa!- dico, cercando di farlo alzare.

Chiudo il ristorante e con molta calma cerco di portarlo verso la mia macchina, apro lo sportello e lo aiuto a sedersi.

Faccio il giro e mi rendo conto di avere ancora il camice addosso, lo sfilo, lanciandolo ai posti dietro.

Mi avvicino a lui per prendere la cintura di sicurezza, la sfilo cercando di metterla, una volta fatto, la metto anch'io e parto con l'auto.

Seguo con attenzione la strada che mi sta dando per portarlo a casa.

Entriamo nei condomini più lussuosi che ci sono nel quartiere, scendo dall'auto cercando di farlo uscire

-Si tenga a me, Chef Min!- gli dico, accompagnandolo all'interno del portone.

Prendiamo l'ascensore, che ci porta al 5 piano e una volta arrivati alla porta cerco di fargli digitare il codice, ma non ci riesce

-Chef Min è davvero pesante! La prego si sbrighi!-

-Non mettermi fretta , ragazzina!- alzo gli occhi al cielo.

Riusciamo finalmente ad aprire la porta, accendo le luci e una grande sala appare davanti ai miei occhi, una cucina angolare è posta alla sinistra, mentre a destra prosegue un corridoio, presumo ci sia la camera

-Dov'è la sua camera?- chiedo, mentre lo vedo indicare con il dito , una porta chiusa in fondo al corridoio.

Cerco in tutti i modi di tenerlo saldo e ci incamminiamo verso la camera, apro la porta e lo faccio stendere sul letto

-La mia schiena!!- dico, lamentandomi

-Ragazzina! Nel frigo ci sono delle birre! Ne voglio una!- dice, cercando di sistemarsi sul letto

-No!- gli dico e il suo sguardo si intensifica

-Piuttosto le faccio una tisana!- suggerisco

-No!- ribatte.

Si alzai dal letto, cerco di bloccarlo

-Dove deve andare!?-

-A prendere la mia birra!-

-Gli ho detto di no!- afferro il suo braccio prima che possa cadere, ma il suo corpo si fa troppo pesante e cado sopra di lui, i nostri volti sono vicini

-Allora è un tuo vizio!- dice, sento le mie gote infiammarsi.

Cerco di alzarmi da sopra di lui, ma la sua mano si posa sulla mia schiena tenendomi salda al suo corpo, lo guardo e lo vedo chiudere gli occhi

-Resta così...ancora un pò!- la sua voce è più dolce, e il suo volto cambia espressione.

....Non so che fare!

....Non riesco a muovermi!

Appoggio la testa sul suo petto, aspettando che si addormenti, sento l'altra mano che raggiunge la sua e stringermi più forte a lui.

Sento la vibrazione del mio cellulare, alzo il capo e lo vedo dormire profondamente; afferro il mio cellulare nella tasca dei miei pantaloni, leggo sul display il nome di Jimin oppa e mi scanso da Yoongi con molta lentezza, mi appoggio al mobile e rispondo alla chiamata

-Dove sei!? E' tardi!?-

-Tra poco arrivo!- mantenendo un tono di voce basso

-Perchè parli piano?!-

-Oppa, tra poco arrivo!-

-Dove sei?-

-Al ristorante!- è la prima volta che gli mento e mi sento in colpa

-Perchè sei ancora lì dentro!-

-Ci vediamo dopo!- dico

-Lisa! Aspetta!- non gli do modo di continuare e aggancio la chiamata.

Fisso il telefono sulle mie mani, ripensando a quello che è successo la sera scorsa, il modo in cui mi baciava, il modo in cui mi toccava, scuoto la testa, non voglio pensarci

-Il tuo ragazzo ti sta cercando!?- una voce mi distrae da quei pensieri, mi accorgo che lo Chef Min ha gli occhi aperti e li sta puntando sui miei

-Come ti senti!?- chiedo, avvicinandomi a lui, lo aiuto a mettersi seduto

-La testa!- dice portandosi una mano sopra di essa

-Ti aiuto ad alzarti, così posso metterti a letto!- afferro il suo braccio, ma lo scuote, non permettendomi di prenderlo

-Va a casa! Ti sta aspettando!- torna ad usare, il suo solito tono di voce scontroso

-Non importa! Può aspett..-

-Ti ho detto torna a casa!- facendomi sussultare per il tono alto.

Mi alzo da terra, il suo modo bipolare di comportarsi, mi da ai nervi

-Si riguardi Chef!- gli dico, per poi dirigermi fuori dal suo appartamento.

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