ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴛᴛɪᴍᴏ
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E mezzanotte fu.
Nel grande cielo nerastro, mille esplosioni colorati rallegrarono l'atmosfera. Un grande foglio nero su cui spargere tutti i colori dell'arcobaleno, un simbolo di amore, pace, amicizia e buoni sentimenti. Quelle luci, effimere, fragili e deboli, erano proprio come quella serata. Piena di amicizia, di amore, di costanza e di gioia.
Un incanto spezzato dal potere della pace e del stare nei panni degli altri.
I fiori del giardino scolastico, facevano cadere piccole gocce di acqua, che risplendevano sotto le luci dei fuochi artificiali che i cuori scaldava. Yu era seduta vicina a Lilith, su una sedia fuori, a vedere quella magica luce risplendere dentro i loro cuori.
Eunice stava mangiando un po' di dolcetti da sola, guardando le coppiette felici danzare, e Charlie e Krim seguivano l'esempio di Eunice, abbuffandosi a tonnellate, sprofondando nel cibo, come due avvoltoi fanno con il corpo morto di una capra.
Marley era solo, stava bevendo dell'acqua mentre pensava a quella stranissima, bellissima, odiosissima giornata. Vand e Coral era dentro al caldo laghetto del salice per ristorarsi. L'acqua che rifletteva quella luce calda avrebbe presto portato un grande riflesso di oscurità infinita. E infine, una luce oramai uccisa dall'oscurità stava litigando con la misteriosa gemma.
- Non ti voglio più dare retta.. - disse Carol incazzato. La rabbia lo stava consumando dentro, lo faceva morire, lo faceva sudare. - Ah. È questa la mia ricompensa? Per averti reso popolare? Per averti reso un D-.
- Fottiti. -
Rispose lui.
La pietra si illuminò moltissimo, illuminando tutta l'area intorno a Carol, con voce profonda, sdoppiata e sul limite della disperazione, la pietra proclamò
- Ah, questo è il pensiero tuo?
Carol, la tua fine è vicina. Mi hai ripudiata, e adesso sono odiata. Questa è la tua ricompensa? Lo stesso odio che prima davano a te? Le divinità del Mondo Esterno ti guardano, la tua storia è stata scritta nel momento in cui hai detto queste maledette parole. E se le tue parole maledette son, io te maledico.
Carol, Signore del cristallo, io ti tolgo tutto il potere che avevo dato a te, ora sei una persona normale, la persona che eri prima, e sarai di nuovo te stesso! Io invocò il potere delle mie scomparse sorelle, e ti tolgo la mia beneficenza.
Carol, in questa notte di luna, la tua vita, diventerà orribile e piena di cattiveria! -
La luna illuminò la pietra, il raggio di luce proveniente dalla pietra colpita dalla luna colpì Carol.
Egli cadde a terra miseramente, come un albero nella foresta, un albero sul punto di morire.
- Che.. Mi.. Sta.. Succedendo? -
Chiese mentre sangue mischiato a saliva e pezzi del pranzo uscivano dalla sua bocca
- Ora, tu sei legato a me, dovunque andrai, io sarò con te, mascherata da qualsiasi cosa. Perché sei debole? Ti ho prosciugato caro Carol, sei debole, ti ho tolto tutto. Forza fisica e molto potere magico. Non sei più nessuno, e nessuno ti vorrà più! -
Carol, con un ultimo scatto di forza, prese un fazzoletto, prese la pietra, la mise dentro al fazzoletto e la mise in tasca. In quel momento, tutti si scordarono della pietra.
Nemmeno Yuu ricordava. Nessuno.
Nobody.
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Tre settimane erano passate.
Il ricordo della Gemma era sparito da tutti. Nessuno se la ricordava, nemmeno Carol. Ma una cosa tutti se la ricordavano di sicuro.
La discriminazione dei professori nei confronti degli studenti. Chi era un reale prendeva voti più alti di un figlio dei cattivi, pure se i voti dovevano essere per forza bassi.
Alcuni cancellavano il nome dalle verifiche, altri sabotavano i test, altri ancora li cambiavano e davano quelli piu facili ai reali.
Ma ora la situazione stava per cambiare. La storia vecchia sarebbe bruciata per creare un libro nuovo di pace e tolleranza. L'unione nella scuola superava ogni tipo di sesso, genere, sessualità, carattere e dinastia, reale o non. Un gruppo di penne pronte a scrivere una nuova storia presto si sarebbe creato.
Un gruppo di scribacchini.
E i creatori sarebbero stati quattro persone.
Charlotte, Eunice, Yuu e Krim.
La ragazza dal sonno placato, figlia della principessa che secoli dormì.
Colei che credeva di avere una madre non reale.
La figlia di due divinità.
La figlia della Regina Cattiva.
In una giornata di ottobre, quando le foglie cadevano lentamente per terra o, nel caso del piangete salice, nell'acqua, creando dei piccoli cerchi concentrici. Gli uccelli svolazzavano nell'aria, gli scoiattoli camminavano nelle strade dei paesi nel Regno di Cristallo, i fiori erano a pronti a morire e cantavano una deprimente canzone che parlava della loro imminente morte.
E mentre fuori questo accadeva, tutti gli studenti si erano incontrati nella magica stanza nei sotterranei.
I tavoli erano stati messi in fondo alla stanza, alcuni rovesciati per dare spazio alla gente, le ampolle tolte perché facevano partire brutti odori e le librerie spostate per dare spazio ancora di piu. La gente era stanza, adirata, arsa dalle fiamme della perdita di speranza, nel vedere un nuovo futuro e nel vedere tutti uniti.
Quattro giovani pulzella salirono sopra i tavoli in fondo alla stanza.
Eunice, Yuu, Charlie e Krim, tutte mano nelle mano.
- Studenti! -
Disse Eunice
- Non vi siete stancati di queste dopprusi... -
Disse Charlie
- Da parte degli insegnanti, dalla mente chiusa? -
Disse Yu
- Noi abbiamo la soluzione! -
Disse Krim
Tutte e quattro disserò insieme ad alta voce
- Noi diciamo, basta! Basta chiudere il nostro cervello! Basta chiudere la nostra amicizia! Basta chiudere l'amore! Il sangue! La famiglia! Noi diciamo basta a questa manica di insegnanti senza cervello! Fra una settimana, ribelliamoci a tutto e tutti! Facciamo capire la nostra rabbia, la nostra idea e la nostra frustrazione!
Creiamo il Movimento Liberalista Studentesco! -
Tutti fecero delle urla di gioia, di libertà, di amore e di approvazione.
Le quattro ragazze si guardarono negli occhi, felici di aver fatto quello che avevano fatto!
Passò una settimana
Tutti avevano preparato dei cartelloni, qualcosa da lanciare contro la scuola o altro.
Dovevano tutti capire la loro frustrazione e la loro idea!
Noi non siamo i nostri genitori, noi non siamo malattie, noi non siamo diversi, noi siamo esseri umani e abbiamo sentimenti.
La società dell'Accademia sarebbe dovuta cadere, ora.
E dalle macerie, si sarebbe creata una fenice di fuoco, pronta a ricreare il mondo!
L'inverno era finito, ora arrivava la primavera.
Tutti ricordarono quel periodo
" La Primavera Rivoluzionaria".
Al mattino, nessuno degli studenti si fece vivo, nemmeno nei dormitori, erano tutti nascosti nella stanza della riunione del Movimento Liberista.
I professori stavano impazzendo, dove erano quei maledetti ficcanaso?!
Correvano per tutta la scuola alla ricerca degli studenti, oramai dati per scomparsi. E intanto gli studenti se la ridevano, nascosti da tutto e tutti.
E poi accade.
Mezzogiorno arrivò.
Gli studenti uscirono dalla scuola e tutti davanti alle scale del portone si posizionarono.
I professori uscirono arrabbiati e ansiosi
- Dove siete stat-
Un pomodoro lanciato da Vand fermò il Preside
-STA ZITTO BUFFONE! -
Tutti gli studenti gli dettero ragione.
Presero gli striscioni con su scritte le loro idee e iniziarono a urlare
- NOI. SIAMO. ESSERI UMANI.
NOI. SIAMO. ESSERI UMANI.
NOI. NON. SIAMO. I NOSTRI GENITORI
NOI. VOGLIAMO. ESSERE LIBERI -
Tutto questo battendo il pugno in aria.
Alcuni lanciavano pomodori, altri bottiglie pieni di liquido infiammiabile per bruciare solo i muri della scuola, altri facevano vedere i loro cartelloni.
Erano stanchi di essere soppressi, stanchi di esser considerati merda, stanchi di essere stereotipati, stanchi di tutto.
Ma loro non sapevano, e ricordavano, che quei sentimenti di rabbia avrebbero causato un altro conflitto.
La negatività, sottoforma di nebbia viola, iniziò a farsi assorbire dalla Gemma, che la assorbiva innamorata di questi sentimenti, e amava queste cose. Il suo piano era pronto. L'odio si era instillato nella mente di quei giovani, e ora lei aveva tutto il potere di tornare.
La Gemma uscì dai pantaloni di Carol, che era lì a protestare, e volò alta sopra la testa degli alunni, nessuno la notò.
Quando ebbe raggiunto il massimo di odio aspirato, la Gemma si illuminò di un rosso sangue che "accecò" tutti i presenti.
Si voltarono tutti a guardare la Gemma, che era felice di aver raggiunto i suoi obiettivi.
E allora accadde.
La Gemma volò lentamente fino ad uno degli specchi che erano in quel monumento circolare presente da quando era iniziato il ballo.
Quello specchio aveva un punto in alto, nella cornice, vuoto, e la Gemma si incastonò perfettamente in quel punto vuoto.
Grandi nuvole dal color della cenere uscirono nel cielo, facendo capire che molti disastri stavano per accadere.
I fiori morirono, gli scoiattoli scappavano e gli uccelli diventavano cannibali, uccidendosi e mangiandosi tra di loro.
Ansia e paura si mischiò nei sentimenti degli studenti e dei professori, unica cosa che avevano in comune.
E poi, iniziò la nuova Era.
Tutti si allontarono dallo specchio.
La consistenza dello specchio divenne gelatinosa e una figura femminile, coperta dallo specchio, stava uscendo da quello specchio.
Appena uscì, la consistenza dello specchio tornò normale e si poteva vedere la sua tenebrosa faccia.
Era una donna sui quarant'anni.
Aveva dei lunghi capelli neri con sfumature rosse, che tenevano sciolti, così raggiungendole la fine della schiena.
In testa, indossava una corona nera, ma non corona come quella delle regine, più come quella delle principesse, con una gemma rossa incastonata, sembrava fatta di rovi scuri.
La sua faccia era bellissima, aveva dei lineamenti perfetti, le labbra erano poco carnose e gli occhi erano neri come la notte.
Indossava un sacco di orecchini, normali, con pendenti etc.
Indossava un vestito.
La parte superiore era a forma di cuore spezzato nero, facendo vedere un po' di seno, mentre indossava dei lunghi quanti neri.
La sua gonna era gonfia, all'inizio era fatta di seta nera e blu, con pezzi di vetro attaccati e collegati tramite dei fili che le partivano dalla cintura, per poi far partire delle violacee balze di tessuto.
Lei non era la più bella del Reame
Ma un tempo si.
- Oh beh-
Disse lei, con un sorriso cattivo e con una voce candida ma dai tratti malvagi
- Non salutate la vostra Regina? -
Krim la guardò ed esclamò stupita
- Mamma?.. -
- Sono tornata! A dominare questo mondo infame e crudele!
Date il benvenuto a me,
Brunhilde Apfle,
La Regina Cattiva! -
Un silenzio tombale si sviluppò in tutti.
La Regina guardò I professori, punto il dito contro di loro, esclamò un antico incanto e dal suo dito partì un incanto che pietrificò i professori.
Sempre più ansia si sentiva in tutti.
- Mh, ora è meglio liberare i miei compari della Congrega-
Disse per più prendere il suo scettro, dorato con una gemma rossa incastonata sopra, e puntarlo verso il cielo cinereo.
Le nuvole iniziarono ad unirsi creando una specie di vortice nel cielo, fatto solo di nuvole e cenere.
Si fece sempre più grosso, sempre di più e sempre di più.
Gli alunni la attaccavano, ma la magia rimbalzava verso il vortice, dandò più potere alla regina.
Alla fine, le nuvole del vortice divennerò viola e..
Delle entità oscura coperte da nubi uscirono dalla voragine per poi andare in ogni regno.
Erano tutti agli estremi dei regni e corserò con una velocità immane verso la Grande Accademia.
Le nuvole oscure coprirono tutti i regni, tutto il regno e tutte le persone, pietrificandole, e alla fine loro arrivarono.
La Congrega dei malvagi, rinchiusa da decenni nel Paese delle meraviglie.
C'erano tutti, la madre di Vand e Coral, La Fata Cattiva, Il Visir Malefico e molti altri.
Oramai, il regno era invaso.
I ragazzi protagonisti di questa storia, provarono ad attaccare la Regina Cattiva.
Ma lei li bloccò, usò la sua magia per farli volare tutti in aria a suo piacimento e disse
- Vediamo come vi sentite al mio posto -
Per poi lanciare i ragazzi verso le specchio e...
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Krim e gli altri si svegliarono, presi dalla paura e dal dolore.
Erano in uno spazio infinito, colorato di blu, celeste e sfumature gialle.
Un pavimento infinito, di quei colori, si estendeva sotto di loro
- Dove siamo? -
Chiese Carol
- Già infatti -
Dissero Yuu e Lilith
Krim li guardò tristi, con le lacrime agli occhi
- Siamo nel Regno degli specchi, e non possiamo fuggire.. -
Tutti i ragazzi sono chiusi dentro lo specchio. Sarò io, ad un certo punto, che vi dirò come potete uscire
Carol è molto debole, e tutti i vostri oc hanno ansia, paura e dolore nei loro cuori.
Qua ruolate molto e risolvete ogni questione amorosa, perché sarà l'ultimo capitolo in cui si ruola.
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