45. Gnomi e giganti
" Daisy, mancano palline sul lato destro dell'albero! " ripetè per l'ennesima volta Louis, cercando di dare un aspetto presentabile alla loro creazione.
La bimba annuì e cercò di fare il suo meglio, nonostante i suoi fratelli non l'aiutassero per niente, anzi...
David e Duke, infatti, non collaboravano e giocavano seduti sul pavimento con alcune decorazioni a forma di angioletto, mentre Dillon era in cucina con Harry a preparare la cena.
" Cosa sta scucendo qui? " chiese il medico comparendo poco dopo, con indosso ancora il grembiule.
" L'albero fa schifo " sentenziò Louis senza mezzi termini.
Harry, dopo una veloce occhiata al povero abete, si accorse che il pompiere non aveva tutti i torti, così decise di prendere in mano la situazione.
" Adesso ascoltatemi tutti! " sentenziò con le mani sui fianchi " Daisy disponi le palline, Duke e David passategliele e tu, Dillon, togli i nastri colorati dalle confezioni!
Coraggio! "
I bambini si misero subito all'opera e, in men che non si dica, l'albero fu addobbato.
Certo, Harry dovette intervenire per aiutarli a sistemare meglio gli addobbi e per disporre le luci, ma i piccoli se la cavarono comunque egregiamente.
Alla fine rimase solo la punta da mettere....
Il medico rifletté un istante e poi sorrise furbescamente.
" Louis " disse serio " l'albero è alto un metro e sessanta, dici che puoi arrivarci a mettere la punta? "
I bambini ridacchiarono divertiti, mentre il pompiere non sembrava divertirsi affatto.
Harry temette di aver esagerato, così chinò gli occhi e osservò le punte rovinate dei suoi stivaletti di camoscio.
Louis, che non era affatto offeso, provò un istintivo moto di tenerezza nei suoi confronti, così gli si avvicinò e sussurrò:
" Sono un piccolo gnometto, mi aiuti, gigante? "
Harry sollevò di scatto la testa, sorrise con tanto di fossette, lo sollevò teatralmente tenendolo per la vita e lo aiutò a mettere la punta sull'abete.
Quando spensero le luci del lampadario e accesero quelle dell'albero, fecero tutti un sospiro ammirato perché il risultato era davvero bello e capace di scaldarti il cuore.
Louis si avvicinò a Harry, lo strinse a sè e chiese:
" Il giorno del mio compleanno, il 24, ce lo prendiamo per noi? Dici che Maggie potrà occuparsi dei bambini ? "
" Può farlo, gliel'ho già chiesto " rispose Harry.
Louis lo guardò interrogativamente e il riccio spiegò:
" Dobbiamo prendere i regali ai piccoli e poi...e poi....anche a me piacerebbe stare un po' con te "
Louis scosse la testa sorridendo e gli diede un bacio veloce, ma carico di promesse.
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