14. Un altro duro colpo
Louis tornò a casa in uno stato di strana assenza di emozioni.
Il sesso con Harry non era stato per nulla piacevole, tanto che non era neppure venuto, ma non si sentiva usato o sporco o altro, si sentiva semplicemente vuoto.
Il medico, infatti e con lui la sua casa completamente bianca l'avevano come svuotato di energia e di positività e non vedeva l'ora di tornare dai suoi bambini per riprendersi.
Fu con grande stupore, però, che trovò una donna fuori da casa sua e lo stupore si trasformò in orrore, quando si rese conto che si trattava dell'assistente sociale che si era occupata delle pratiche di adozione dei suoi figli.
Si maledì da solo per non essersi ricordato delle visite mensili che la donna faceva e sperò in cuor suo di non avere conseguenze per aver lasciato i bambini a casa da soli.
Ostentando una sicurezza che non aveva assolutamente, le si avvicinò e la fece entrare in casa.
La donna non notò subito l'assenza di un adulto insieme ai bambini, ma poi Louis, anche se non voleva, dovette metterla al corrente dell'abbandono di Sean e dell'operazione a cui Dillon avrebbe dovuto sottoporsi.
L'assistente sociale si dimostrò dispiaciuta e partecipe dei problemi e, quando se ne andò poco dopo, Louis credette di essersela cavata.
Il giorno dopo, però, quando tornò dal lavoro, vide fuori casa la donna accompagnata da due poliziotti e capì tutto.
Non servirono le sue promesse di assumere una babysitter, non servirono le sue lacrime e nemmeno le urla disperate dei bambini.
Dillon, Daisy e i gemelli vennero prelevati dagli agenti e condotti all'orfanotrofio in attesa che il giudice decidesse cosa fare.
L'assistente sociale, visibilmente provata, disse a Louis:
" So cosa sta provando, ma non potevo agire altrimenti. Ho trovato quattro minori, di cui uno con gravi deficit, a casa da soli. Suo marito se ne è andato, non gode più della sicurezza economica di prima... non posso lasciarle i bambini, almeno finché non si sarà rimesso in sesto "
" L'intervento di Dillon ! " esclamò disperato Louis.
" Ho parlato con il nostro psichiatra " spiegò la donna " e ha detto che il bambino non ne ha bisogno. Ci sono solo poche possibilità che possa migliorare con esso "
" Non è vero..." protestò Louis con gli occhi gonfi di lacrime.
L'assistente sociale scosse la testa e se ne andò, lasciando Louis solo e disperato.
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