Il giorno dopo Louis si alzò presto la mattina, sapendo che avrebbe dovuto iniziare il lavoro alle nove.

Aveva dormito poco, anzi pochissimo, perché il pensiero di ciò che avrebbe dovuto fare con il dottor Styles l'aveva tormentato incessantemente.

Sapeva che era sbagliato e sapeva anche che un medico che si prestava a simili ricatti era un bastardo, ma a lui serviva il migliore e il migliore, a detta di tutti, era proprio Harry Styles.

Gli aveva lasciato il suo numero di cellulare e sperava che un messaggio da parte sua sarebbe arrivato il più tardi possibile.

Fece colazione e, prima di uscire, passò a salutare Daisy e i gemelli, raccomandando loro di badare a Dillon e di non aprire a nessuno la porta.

Non appena salì in macchina per dirigersi al lavoro, si rese conto che era una pazzia e un segno di irresponsabilità lasciare un bambino autistico in mano a bambini poco più grandi di lui, ma non aveva alternative e non poteva fare altrimenti.

Era appena arrivato alla stazione e indossato la divisa da pompiere, quando il suo cellulare vibrò.

Lesse il messaggio e sospirò rassegnato.

Recitava semplicemente:

" A che ora finisci di lavorare?HS "

Louis attese alcuni istanti prima di rispondere, ma poi fu obbligato a farlo e digitò:

" Alle tre, ma prima devo passare dai miei figli e stare con loro un po' di tempo "

" Ti aspetto alle cinque a casa mia, sii puntuale "

Un altro messaggio lo informò dell'indirizzo dell'abitazione del medico e così tutto fu deciso.

Nonostante i tanti pensieri che gli vorticavano in testa, Louis riuscì a svolgere al meglio il suo lavoro senza rivelare a nessuno quanto in realtà fosse preoccupato.

Alle tre terminò il turno, si cambiò, tornò a casa, rimase un po' con i figli e poi uscì nuovamente, inventandosi che doveva sbrigare delle commissioni.

Trovò facilmente la casa di Harry e non si meravigliò di trovare una bellissima villa, circondata da un'alta siepe.

Parcheggiò lì davanti, suonò il campanello e gli venne subito aperto.

Harry lo accolse sulla soglia, vestito completamente di bianco.

Louis entrò in casa e rimase scioccato da quello che vide.

Tutto era bianco...le pareti, i mobili, i pavimenti, perfino le copertine dei libri, accuratamente disposti sulle librerie.

Harry lo lasciò osservare alcuni istanti e poi disse:

" Siediti un minuto, ti devo dire alcune cose di vitale importanza "