Non lo vide subito, ma aveva percepito la sua presenza. Ricordava bene la sua aura.
Poi lo vide... appostato dietro la libreria che si mordeva a sangue il labbro, il volto contratto in un gemito soffocato.
La fata sbiancò... Vedeva l'attrazione che provava per Jaan, poteva leggere nella sua mente.
Jaan assieme a Immanouel i loro corpi aderivano alla perfezione.
Ora  capiva i sentimenti di Chiara, e deluso nei propri confronti, non aveva  capito di essere un rimpiazzo... Leonard non aveva mai nascosto quanto  non avesse mai smesso di amare Immanouel... Ma Lùi... Gli aveva detto di  essere andato avanti... Magari era vero ma vederlo masturbarsi pensando a  un altro, per quanto una parte di sé era doloroso...
Detestava tutto di quella situazione.
Era il suo passato eppure influenzava tutto attorno a lui.
L'infelicità di Jaan, la bramosia di Immanouel e... Kia?
Chiara sussultò quando vide se stessa osservare Immanuel chino sulla scrivania.
Era  disgustata, non poteva credere di essere così, guardare Jaan, rubare la  sua intimità, il ragazzo semisvestito, fragile più di sempre esposto a  quei rapaci.
Anche loro gli stavano rubando qualcosa, dovevano aiutarlo e invece lo giudicavano.
«Mi  sento un mostro, come posso esser stata così? La sento è eccitata, è  attratta da quello che vede... Lui si è esposto e non posso credere di  guardarlo in questo modo... Non l'ho mai fatto con Garvin...»
La fata le  poggiò una mano sulla spalla, quel viaggio non solo nel passato e nella  mente di Jaan ma anche nelle loro menti, dovevano accettare quelle  sensazioni, per quanto non volessero.
«Siamo anche questo, forse alla  fine del viaggio non avremo salvato solo Jaan, Immanouel e Leonard...  conosceremo anche l'oscurità che è in noi e che non ci abbandonerà mai  davvero...»

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NOTE dell'AUTORE:
#Writober DAY 30. #PumpKINK
30. glory hole