301 - Into Darkness
Era al buio... Era stato tanto al buio, in quella cantina.
Quando il Primo lo medicava sapeva che presto avrebbe avuto visita.
Non poteva certo vendere un corpo martoriato e segnato così si prodigava a cospargerlo di uguenti.
Per poi forzarlo a rapporti sessuali sussurrandogli che sarebbe stato solo il primo... di molti altri.
Rimaneva incatenato al letto in attesa, il dolore del metallo a contatto con la pelle lo stordiva, ma non gli faceva perdere la ragione.
Così sentiva le fate che si dilettavano con il suo corpo. Solitamente più di due.
Non parlavano si limitavano a trarre piacere, obbligandolo a soddisfarli tutti assieme.
Subiva passivamente, senza mostrare alcuna emozione il che rendeva loro ancora più facile crederlo un oggetto.
Possono avere il mio corpo, ma un giorno saranno tutti morti per mano mia...
Quando se ne andavano il Primo tornava e si riprendeva il suo giocattolo.
Solo a quel punto gli restituiva la vista e pretendeva di essere baciato.
«Povero cucciolo, sei così solo... Sei mio... Rammentalo sempre...»
«Io l'ho sconfitto, ho sconfitto me stesso... Ho sconfitto la tenebra, l'ho cacciata dal mio cuore e non mi avrà mai più... Non rinnego il passato... Non puoi spaventarmi, non più»
La fata urlò pieni polmoni e l'incubo fu spazzato via.
Gli incubi si disgregavano, e la realtà lentamente riappariva mentre l'Oscurità si ritirava sibilando ferita dalla luce della Fata.
Chiara gli si accostò preoccupata.
«Credevo non ti saresti più risvegliato...»
La fata lo fissò ancora disorientato. «Credevo mi avessi tradito.. Che volessi uccidermi...»
La ragazza lo fissò ferita «Perché? Per via di Lùi? Credi davvero che potrei? Non potrei mai... Ti ama, non voglio farlo soffrire e non voglio far soffrire nemmeno te... Mi offende che mi ritenga così spregevole...»
La fata si guardò attorno, le porte sembravano diverse da quelle che ricordava.
«Le porte si spostano... E...»
Una porta di vetro... nero... oltre vedeva la tenebra osservarli... La porta di Immanouel e Jaan?
Chiara annuì guardando nella sua direzione.
«Sì, la porta è venuta da noi... io credo che sia stato Lùi, credo che sia la dentro e che percependo la tua presenza ci abbia attirato qua...»
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NOTE dell'AUTORE:
#Writober DAY 28. #PumpKINK
28. double pen
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