291 -Now there's a look in your eyes, like black holes in the sky
John si allontanò con un martellante mal di testa. Aveva discusso per ore con Y'hohanan per ore senza giungere a nessun risultato.
Aveva bisogno di soffrire, aveva bisogno di sentirsi forte per proteggerlo in quel luogo di delirio ma Y'hohanan si rifiutava e John aveva esaurito ogni proposta.
Maël stesso si era schierato contro di lui.
«Non è il modo... non puoi obbligarlo, se I tuoi poteri dovevano tornare lo avrebbero fatto. Invece se non accade non ha senso forzare la mano, ancor meno obbligare Y'hohanan a farti del male. Rinuncia, è la scelta migliore»
Aveva bisogno di ritrovare la serenità che aveva avuto solamente nella mente di J.
La voce di J lo chiamava costantemente, era un'ipnotica melodia.
John si sedette davanti alla porta che tanto lo chiamava.
La scostò di fronte a lui una stanza, quella di J e Marco.
J sorrideva appoggiato a un mobile, Marco lo scrutava fremente.
J sorrise divertito, gli aveva chiesto di restare immobile e lentamente si stava rimuovendo la vestaglia. Prima aveva scoperto una spalla e si era voltato.
John ero certo di poter sentire il cuore di Marco fremere e sussultare guardando la voglia sul suo collo. J gli fece cenno di avvicinarsi e lo fermò a un passo da sé sorridendo soddisfatto dell'effetto ottenuto. J si sfiorò la cintura dell'accappatoio e giocherellò con la corda.
La sciolse con molta calma gustandosi sornione l'espressione di Marco.
Marco si inginocchiò e lo fissò con sguardo colmo di supplica.
J non seppe resistere e si buttò sull'amato che lo afferrò per stringerlo a sé.
«Ti amo» sussurrò Marco tra un bacio e l'altro.
«Lo so...»
Marco scoppiò a ridere «Per fortuna non stanno per imprigionarti nella grafite mio adorato spiritello...»
John chiuse la porta e una lacrima gli rigò la guancia.
Non trovava sollievo nemmeno più d quei ricordi rubati.
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NOTE dell'AUTORE:
#Writober DAY 18. #PumpKINK
18. voyerism
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