289 -Fading Smiles
Garvin appallottolò il foglio, Maël gli aveva proibito di scrivere ma lui ne aveva davvero bisogno.
Percepiva così tante parole premere nella sua mente per uscire.
Scrivere era la sola cosa che poteva distoglierlo da quella malinconia e da tutta l'ansia che Leonard gli trasmetteva.
Aspettava che stilassero un piano e stare seduto a non far nulla lo logorava.
Ok, si disse, non devo scrivere di noi... ma se scrivessi di qualcuno che non esiste?
Se io fossi protagonista di un manga che leggevo da ragazzo?
Sailor Moon..
Non doveva farsi vedere da Maël, fortuna nella sua tasca c'erano ben più di un taccuino e una penna. Lo chiamava... Dono Mary Poppins.
Sailor Moon... Sailor Moon....
Serenity guardò verso la terra, una sfera luminosa e bellissima e sospirò.
Era il giorno delle sue nozze, avrebbe spostato un membro della corte che la Creatrice aveva scelto per lui... si sarebbero uniti e fatto sesso sulla grande terrazza di cristallo, così che tutto il popolo avesse potuto testimoniare, il matrimonio era stato consumato.
Non voleva farlo, era terrorizzato all'idea. Eppure, attendevano quel momento da così tanto.
Lui sarebbe stato l'ago della bilancia, colui che avrebbe spezzato la guerra con la Luna Spenta.
Il suo corpo era solamente un tramite per la pace, avrebbe dovuto donarlo ogni giorno affinché la pace divenisse solida e duratura.
Dall'energia di quell'unione sarebbe nato un nuovo essere, il futuro Re.
Un'unione magica.
Si sfiorò il ciondolo a forma di cigno.
Non voleva farlo... Perché il suo cuore apparteneva alla terra, il suo cuore apparteneva a un altro.
«Che stai facendo?»
La voce di Leonard lo fece sobbalzare.
Leonard lo guardò divertito e gli scostò una ciocca di capelli dal volto.
«Non somigli affatto a Jaan, sei molto più... Non so come definirti... Però una cosa in comune con lui ce l'hai... L'incapacità di rispettare gli ordini. La fata ti ha detto di non scrivere, perché pare che tu abbia il dono di rendere reale ciò che scrivi e che questo vi abbia messo in pericolo più volte... Ma tu non riesci a trattenerti vero? Senti le parole premere nella tua mente devi farlo...»
Garvin sentiva il cuore battere all'impazzata. Leonard non attese una sua risposta e gli sedette accanto, rapidamente lesse quando il ragazzo avesse scritto e sorrise interessato.
«Dimmi di più di questo ragazzo... Dal nome femminile... Perché deve sposare un uomo che non ama e fare sesso davanti al proprio popolo...»
Garvin deglutì, non seppe perché lo fece, forse doveva raccontare quella storia a qualcuno, ne aveva dannatamente bisogno.
«Nella mia mente la Principessa sono io... e nel suo mondo, è stato concepito per essere un tramite, uno strumento. Lui si concederà ogni giorno al suo sposo così che rappresentino l'unione e la pace, ma per quanto ne percepisca l'importanza, lui non vuole... Si è innamorato di un principe della terra di nome Endimion... E si sente violato, ha paura di quello che il suo promesso sposo gli farà...»
Leonard lo osservò in silenzio, poi picchiettò sul blocco. «Se sei tu... raccontalo come se lo stessi vivendo... Parlami di questa prima notte di nozze, mostrami quello che proveresti...»
Garvin osservò il blocco, rimase un attimo in silenzio e riprese a scrivere.
Hai paura... non vuoi farlo. Sarà doloroso lo sai... Emotivamente, fisicamente. Eppure a nessuno importa.
Fissi la terrazza, tuo madre annuisce e ti svestono con rapidi gesti. Sei nudo davanti al cielo della luna.
Avanzi ad occhi chiusi trattenendo il respiro.
Hai paura, ti freme il cuore. L'aria ti solletica la pelle e quando di sdrai sull'altare dell'unione di cristallo rabbrividisci.
Ares ti si accorda e il suo volto cavallino è sodisfatto e esaltato. A lui non importa di essere visto, ha vinto, sei diventato suo, conta solo questo.
Ti sfiora i fianchi, le cosce e si pone tra le tue gambe sollevandole.
«Ti prego... Non voglio farlo, puoi opporti...»
«Potrei... Ma non voglio fermarmi... Ti marchierò con il mio seme stanotte e tutte le prossime, e apparentemente questo sancirà la pace, ma non nascerà mai nessuna creatura magica da questa unione, me ne accerterò e tu... sarai costretto a darmi tutto quello che voglio per l'eternità, il tuo popolo sarà fatto schiavo e tu dovrai assistere impotente, piegato sotto di me... Mio servo...»
«Qualcuno lo salverà vero? Non verrà forzato a fare una cosa che non vuole giusto?»
Garvin sollevò lo sguardo su Leonard, i suoi occhi gli apparivano improvvisamente estranei.
Non vi era più nulla della crudeltà dello stregone.
__________
NOTE dell'AUTORE:
#Writober DAY 16. #PumpKINK
16. pubblic sex.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro