276 - To a life consumed by slow decay
Ti rannicchi e rimani sotto il getto della doccia, chiudi gli occhi e lasci che l'acqua ti scorra addosso. Non riesci ad uscire da quel ricordo, l'angoscia di quel frammento di te.
Vorresti parlargli... "Gabe sento il tuo dolore... non sei solo... Condividiamo destini simili, se solo potessi parlarti"
Ma sei solo un'ospite e puoi solo assistere.
Hai sentito la sua arroganza trasformarsi in paura quando la luce si è spenta.
«Non fare l'idiota...» hai urlando con la sua voce, così simile alla tua.
Poi ti sei sentito afferrare peri capelli e quando ti sei ribellato ti ha sbattuto la testa a terra
Il colpo ti ha lasciato tramortito mentre l'odore del sangue ha iniziato a riempirti le narici. Lo stai respirando, il tuo odore... Un'altra mano... Perché vogliono toglierti la voce. Hanno paura di quello che potresti dire.
Hai il respiro spezzato, la tenebra, costante presenza, compagna del dolore.
Gabe condividiamo una maledizione. Perché?
Ti ha lasciato a terra e quando ti sei rialzato ti sei sorpreso di essere ancora prigioniero di quei ricordi. Il dolore è la chiave, il dolore vi interconnette tutti e vi permette di comunicare.
Quando si è guardato allo specchio, quando la luce è tornata ha pianto fissando quella maschera rossa di morte eppure per un attimo allo specchio ha visto te, spettro, sei parte di lui e lui è te. Un te che vive in un altro mondo.
Leonard voleva risvegliare i poteri e tu puoi fare lo stesso.
Gabe si sfiora il volto, il sangue gli imbratta il volto.
Quel bagno, ti ricorda un altro luogo.
Il giovane Garvin pressato a terra da Alex. «So che lo vuoi... Ho visto il tuo sguardo... Rilassati piccolo... Sei maledettamente stretto... rendi tutto così difficile...»
Se solo il giovane Garvin fosse stato là con lui, se solo avesse potuto parlare con Gabe, condividere il suo cuore, narrare con il tocco delicato della sua mente.
L'acqua rimuove ogni traccia, la osservi mentre trascina via ogni purpurea macchia.
Riguardi quel volto, sta pensando a come coprire i segni, come nascondere ai propri cari quanto successo. La sua apparente freddezza ti spaventa ma percepisci la verità sotto quella maschera.
È come te, come tutti voi... nasconde le emozioni dietro l'apparenza, ma il mondo vede solamente quella. Il trucco nasconderà le ferite, il cerone coprirà il sangue e la vita gli scivolerà addosso.
Gioca con i capelli, sono molto più ricci dei tuoi, vorresti toccarli, dargli conforto... ma stai già emergendo dalla sua mente e ti ritrovi di nuovo nel labirinto. Sempre solo... Ma in contatto con tutti loro. Le molteplici parti del tuo essere, di Jaan, il cuore del labirinto.
NOTE dell'AUTORE:
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#Writober DAY 3. #PumpKINK
3 – Hair Pulling
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