268 - Lost
John si sedette sul balcone di quella grande villa deserta. Assieme a Orlando e al potere oscuro che parassitava Leonard era svanita ogni illusione da essi creata. Si erano ritrovati soli per scoprire che erano sempre stati a un passo dalla meta.
L'oscurità aveva illuso anche Leonard. Non voleva che raggiungesse Jaan e Immanouel, non voleva che la loro storia giungesse a compimento.
Il paesaggio davanti a loro si rivelava per quello che era, la cortina dell'illusoria magia si sollevava mostrando un infinito labirinto. Il luogo che John conosceva bene, che aveva visitato assieme a Chiara, quando i suoi ricordi erano andati perduti. In realtà lui lo aveva visto viaggiando con i suoi poteri, i poteri perduti. Che Leonard aveva risvegliano torturandolo e sottoponendolo a dolorosissime pratiche.
Leonard in quel momento si sedette al suo fianco. Il suo sguardo vuoto mostrava un'improvvisa consapevolezza. Il giovane Garvin aveva tentato di raccontargli cosa il suo corpo aveva vissuto in quei secoli di possessione da parte del male, ma non era stato semplice.
Lo stregone che conoscevano era morto e al suo posto era rimasto un uomo spezzato nuovamente dal dolore e dalla perdita del proprio cuore. Come avrebbe reagito stavolta, avrebbe cambiato il destino di molti.
«Com'è buffa la vita... ho questi ricoridi... Ricordo di aver fatto sesso con te, di averti stretto la gola... di aver... fatto cose orrende... Ma le vivo in modo distaccato. Incapace di vederle come mie azioni...»
John voleva dirgli che non doveva vederle come sue, perché era stato il potere Oscuro a agire tramite il suo corpo ma Leonard riprese a parlare.
«Ma ricordo cose molto belle... Ricordo di aver ritrovato Immanouel, di averlo amato... ancora... E perso... Ancora... Ogni volta che agisco cercando di salvarlo, lo faccio solo soffrire di più...»
«Io ho perso la mia migliore amica... è partita assieme a me... E non riesco a vederla... Se il nostro legame telepatico fosse ancora attivo, se io... fossi ancora in grado di usare i poteri... l'avrei già ritrovata invece... Fisso quell'infinito labirinto e... Siamo entrambi limitati nell'ottenere quello che vogliamo...»
Leonard lo guardò, e nel suo sguardo vitreo per un attimo si accese una fiamma.
I suoi occhi neri riflettevano solo dolore.
«L'ho deluso, l'ho tradito... non merito il suo amore, ma non voglio che sia perduto in questo dedalo di universi... Voglio solo che viva e che sia felice. Anche se dovesse odiarmi per l'eternità, anche se dovesse andare oltre e ricominciare senza di me... Io voglio che viva, è così sbagliato?»
No Leonard, non lo è.
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NOTE dell'AUTORE:
Nelle mie storie, difficilmente ci sono personaggi che si possono chiamare "Villain"
Si il potere Oscuro è un po' il Sauron della situazione ma è... una forza, non una persona.
Ammalia tenta e alle volte accompagna verso sentieri cupi.
Alle volte chi cede lo fa con gusto e ci si ritrova, ci sguazza in quel dì di tenebra.
Come Vance, o Harvey... o Alex...
Loro si inontrano senza indugio, assecondano ogni perversione e se ne appagano.
Vance una volta stappata la botte non vuole richiuderla.
Ama fare del male a J, ama quel dolore al di sopra di tutto. Ma non ha mai amato J, amava il suo bell'aspetto il suo corpo. Ma non gli bastava. Il senso di prevaricazione che il fargli del male gli dava, quello è il Nirvana per lui.
Leonard è diverso... Leonard è complesso...
Lui è nato con una predilezione per la magia oscura e questo lo portato a dei poercorsi difficili.
E l'Oscurità lo ha sedotto facendo leva sulle sue paure.
Ma seguire quel percorso non gli ha dato gioia ne appagamento solo dolore.
Adesso è libero di scegliere.
Guardatelo e capite le scelte.
Lui è il suo primo nemico, perché alla fine le sue azioni finivano sempre per allontanarlo dal suo obbiettivo. Adesso deve comprendere. Se stesso e la realtà che lo circonda.
Molti di quelli che vivono meritano la morte e molti di quelli che muoiono meritano la vita.... Tu sei in grado di valutare Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi... Anche i più saggi... non conoscono tutti gli esiti...
(GANDALF, il signore degli anelli: la compagnia dell'anello)
"Perché sei diventata così dura Elena, così giudicante.....
ma non sei più un'adolescente, il mondo è un posto molto complesso... Ci sono poche cose che sono o bianche o nere... "
TRIAGE
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