264 - Mirror Mirror
Garvin tentò di tamponare il sangue dal naso, la mano gli tremava vistosamente ma non voleva darlo a vedere ai suoi nemici.
Y'hohanan gli strinse la mano.
«Arrenditi Garvin... non serve che perdiate la vita entrambi... mi basta il cuore di uno solo di voi... E quello di Y'hohanan che voglio, non il tuo. Apriremo il varco... anche senza il guardiano... bell'amica... ti ha abbandonato...»
Leonard sorrise soddisfatto. Garvin non aveva possibilità ma tentava.
La Principessa si aggrappò disperata alla mano del compagno. «Garv... lasciami... non voglio morire ma non posso permettere che ti facciano ancora del male...»
«No!» Garvin strinse la mano della Principessa. Non importava quante volte lo colpissero, non si sarebbe messo da parte. Avevano cercato di rubargli tutto. Ma non avrebbe subito ancora.
Un tempo spostava gli oggetti, entrava nella mente degli altri e adesso? Era un inutile umano che affrontava dei mostri. Ma non sarebbe rimasto ad osservarli divorare la Principessa senza far nulla.
La Principessa percepiva la paura, come l'affetto che Garvin provava per lei. E quella sensazione gli dava coraggio. La luce del suo cuore iniziò a splendere e Lo stregone non poté che ritrarsi di fronte a cotanto potere.
Garvin si voltò, aveva udito quella voce nella sua mente e l'aveva riconosciuta.
Lo specchio non mostrava più la stanza ma un luogo grigio, e oltre il varco il giovane Garvin gli sorrideva.
«Cosa stai facendo?» ringhiò lo Stregone con sguardo terrorizzato.
Orlando svanì tra le grida, ma Leonard no... Lui si opponeva alla forza della luce.
«Io esistevo prima di tutto questo ed esisterò ancora...» urlò lo stregone prima di vomitare un ammazzo informe di tenebra.
Leonard divenne pallido e crollò a terra.
Vi distruggerò inutili creature...
Garvin osservò la tenebra svanire ed attraversò il varco.
«Non hai nessun potere su di me...»
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