Ti siedi e ti guardi attorno, ti alzi e esci dalla tua camera. La casa di John ti sembra immensa.
Una intera enorme camera guardaroba, tre camere degli ospiti un parco immenso dietro casa da cui puoi vedere i cerbiatti saltare nel bosco.
Ti avvicini alla camera di John incredula, il ragazzo dorme nella sua stanza. Lo stai davvero
John si girò verso di lei e aprì lentamente gli occhi.
«Mi stai guardando dormire?»
Sussulti e farfugli «No, si, nono... forse...»
Allunga la mano e ti fa cenno di avvicinarti.
Ti siedi accanto a lui sul letto e lo osservi, il volto assonnato, il segno del cuscino sul lato destro del volto, la mascherina da coniglietto appena sollevato. Senti l'ispirazione divampare in te.
«Il tuo sguardo mi dice qualcosa, senti l'ispirazione vero?»
Lo guardi e senti un immenso sorriso allargarsi sul tuo volto.
«Oggi è il mio compleanno...»
John ti sorride di nuovo e si stiracchia come un gattino, la sua cagnolina salta sul letto e ti annusa sospettosa. «Auguri allora, sai già cosa chiedere?»
Ho tutto quello che potrei desiderare, tu sei qua e io... Che altro potrei chiedere se non essere qua con te, la mia ispirazione?
« Raccontami qualcosa...»
Lo guardi, sai che non potrai mai negargli nulla, a queli occhioni di giada come puoi resistere... Credi che sia imbarazzante, non sai se riuscirai però ci provi.

«La notte è fredda al di fuori delle mura, inizialmente avevate pensato di rimanere vicino alle porte serrate ma poi avete compreso, quello è il luogo più pericoloso. Perché in quel luogo le creature si sarebbero quasi certamente immaginati di trovare delle possibili prede. Così vi siete allontanati. Marco non ti lascia un solo istante la mano, come se potessi svanire dietro di lui se solo avesse lasciato la presa, anche solo un momento... Trovate un edificio abbandonato, salite al piano superiore, sbarrate tutte le porte e finestre e vi rannicchiate l'uno vicino all'altro. Senti il battito del suo cuore calmo e ti chiedi come accidenti possa essere così. Il tuo rischia di esplodere. Sollevi lo sguardo e incroci i suoi occhi, vorresti dirgli che non importa quanto la situazione sia difficile sei felice di essere con lui fino alla fine...»

Ti interrompi e ti perdi un attimo nei suoi grandi occhi di giada. Ridi quando ti supplica di continuare cantilenando come un bambino.

«Presto... gli sussurri...» Senti l'ispirazione che scorre dirompente in te, lui è lì, non ti occorre altro.

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E auguri a me!
E grazie mia Musa, ispirami come
sempre, sii sempre te stesso, splendente e meraviglioso come nessun'altro!